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Livorno: presidio contro la guerra in Libia

da: http://www.kronstadt-toscana.org

 

Venerdì 25 marzo si è tenuto a Livorno un presidio unitario contro l’intervento militare in Libia.

Presenti varie sigle politiche anche se con due diversi appelli: C.S.A Godzilla, Collettivo Anarchico Libertario, Coordinamento Studentesco Livornese, Sinistra Critica, Unicobas, Unione Sindacale di Base. E poi Rifondazione Comunista, SEL, ARCI ed Emergency.

Circa un centinaio di persone erano presenti in Piazza Cavour, per quella che è stata la prima iniziativa di un percorso di mobilitazione che si rende necessario per creare una concreta opposizione all’ennesimo saccheggio da parte degli stati, del capitale, dell’industria bellica e dell’apparato militare.

Sono in programma anche a Livorno, per la prossima settimana, altre iniziative, sia unitarie che specifiche, contro l’intervento in Libia.

Segue il volantino del Collettivo Anarchico Libertario distribuito in questi giorni in città:

NO ALLA GUERRA!

Sabato 19 marzo, una coalizione che vede in prima fila Francia, USA e Gran Bretagna, ha dato inizio ad una serie di bombardamenti sulla Libia con raid aerei e missilistici.
Anche l’Italia sta partecipando, fornendo strutture logistiche e inviando i propri aerei, a quella che fin da subito si è configurata come una vera e propria guerra.
Questo avviene mentre la propaganda parla come sempre di “intervento umanitario”, presentando il conflitto come un modo per aiutare il popolo libico contro l’oppressione di Gheddafi. Ma non c’è niente di più falso.
Una guerra non è mai umanitaria. Quegli stati che adesso muovono guerra a Gheddafi lo hanno sostenuto fino a poche settimane fa, fino a quando è riuscito a garantire la stabilità dell’area e gli interessi delle varie potenze. Il popolo libico si troverà schiacciato tra l’oppressione della dittatura di Gheddafi e la guerra portata dalle forze della coalizione.
Quella che è scattata sabato 19 marzo non è una missione umanitaria, ma una vera e propria “corsa alla Libia”.
Nella confusione sulla guida della coalizione e nella spaccatura della N.A.T.O. emerge la competizione in corso tra le potenze per l’influenza sulla futura Libia. Con il primo bombardamento da parte della Francia è iniziata una corsa nella quale si è inserita anche l’Italia per difendere gli interessi dell’ENI e per mantenere la propria influenza sull’area.
Ad oggi non è ancora chiaro come continuerà il conflitto, non è da escludere che ci possa essere un intervento di terra.

Dobbiamo opporci a questa guerra!

Contro l’ennesima carneficina in nome degli interessi degli stati e dei capitalisti
Contro l’ennesima carneficina mascherata da intervento “umanitario”.
Contro una guerra neocoloniale ed imperialista, in cui si decide la spartizione del Nord Africa a partire dalla Libia, l’influenza sull’area ed il controllo delle risorse del territorio, prime fra tutte petrolio e gas naturale.
Contro le presunte soluzioni di quegli organismi diplomatici che servono solo a legittimare gli interessi degli stati e a creare nuovi equilibri per il capitale.
Contro una guerra che come sempre verrà pagata duramente dai lavoratori e dalle lavoratrici siano di origine italiana o straniera in termini di sfruttamento, di precarietà, di riduzione dei servizi, di repressione del dissenso, di razzismo.

Ribelliamoci a chi ci dice che le stragi le guerre ed i bombardamenti sono umanitari
Ribelliamoci a chi, a forza di ricatti, continua a chiederci sacrifici a causa della crisi, mentre i soldi per le spese militari, le guerre ed i bombardamenti ci sono sempre.
Ribelliamoci a chi sulla pelle degli sfruttati aumenta i propri profitti, in Italia come in Libia, come nel resto del mondo.
Ribelliamoci a chi ci impone quotidianamente la violenza della guerra, del razzismo, della polizia, del militarismo, dello sfruttamento.
Ribelliamoci ovunque alla guerra, allo stato, al capitale!

Collettivo Anarchico Libertario – Livorno

Posted in Antimilitarismo, Antirazzismo, Generale, Iniziative, Internazionale, Lavoro, Repressione.

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