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Profughi a Livorno e in Toscana, comunicato dell’Assemblea contro i Centri di Espulsione

LIBERTA’ PER TUTTE E PER TUTTI!

SOLIDARIETA’ AI MIGRANTI

 

In questi mesi il governo ha voluto creare strumentalmente a Lampedusa una situazione di emergenza che poteva essere evitata. Alcune migliaia di uomini e donne, provenienti soprattutto dal Nord Africa sono stati costretti per settimane a vivere in condizioni disumane a Lampedusa senza consentire loro di transitare e di spostarsi liberamente. si sono create così tensioni con gli abitanti dell’isola e si è costruita mediaticamente la paura dell’invasione, alimentando ovunque sentimenti di razzismo.

In questi giorni arrivano anche a Livorno ed in Toscana i migranti giunti negli ultimi tempi a Lampedusa. A Livorno è stata attrezzato l’ostello di Villa Morrazzana per la permanenza di 30 persone. La soluzione toscana di piccoli centri di accoglienza si è imposta sull’ipotesi della megatendopoli di Coltano prospettata in un primo momento. Si è detto da ogni parte che una struttura del genere, recintata da filo spinato e militarizzata, sarebbe stata un lager, ritenendo tale sistemazione inaccettabile dal punto di vista umanitario. Non dimentichiamo però che lager simili in Italia esistono già da diversi anni: sono i C.I.E., Centri di Identificazione ed Espulsione.

Sono strutture recintate e supersorvegliate da militari, dove per il solo fatto di essere privo di documenti e quindi clandestino, si viene carcerati, privati della libertà personale, isolati dai contatti con l’esterno, sottoposti a ispezione e controllo continui da parte delle forze dell’ordine, spesso sottoposti a violenze.

Anche questi sono dei lager!

La regione toscana aveva a suo tempo dato la disponibilità a costruirne uno sul proprio territorio.

E’ ora di fare chiarezza: se i lager sono inaccettabili, come vanno sostenendo i vari sindaci toscani che hanno proposto la soluzione dei piccoli centri di accoglienza, la strada deve essere una sola:

no definitivo alla costruzione di un C.I.E. In Toscana e libertà di circolazione per tutti coloro che vengono accolti in queste settimane nelle strutture.

I migranti con le loro proteste e con le loro fughe dimostrano quotidianamente che intendono spostarsi, ricercare una propria collocazione, costruirsi un futuro. Il governo, al contrario, alimenta la paura dell’invasione.

In questo periodo di crisi, di attacco ai salari, ai contratti, di tagli alla sanità, ai servizi e all’istruzione, questa emergenza può deviare la rabbia ed il malcontento verso gli immigrati, verso gli stranieri, disinnescando ogni conflitto sociale.

 

L’Assemblea contro i Centri di Espulsione fa appello a tutte le antirazziste e gli antirazzisti affinché in queste settimane si alzi il livello di mobilitazione al fine di:

-Portare solidarietà concreta ai migranti

-Vigilare attivamente sul rispetto dei diritti dei migranti

-Respingere ogni forma di detenzione

-Sostenere i migranti nella rivendicazione della libertà di circolazione

 

Assemblea contro i Centri di Espulsione

 

Posted in Antirazzismo, Antisessismo, Carcere, Generale, Iniziative, Internazionale, Lavoro, Repressione.

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