Skip to content


Un operaio muore dissanguato in un cantiere a Calambrone

da: senzasoste.it

 

La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio in un cantiere dell’ex-colonia Vittorio Emanuele II. Ancora da accertare l’esatta dinamica dell’incidente. La ditta per cui lavorava Antimo Ceccarelli, la Lo Conte Costruzioni SRL, che lavora per il gruppo Bulgarella proprietario della struttura, era già stata sanzionata dall’Asl. Francese, segretario generale della Cgil di Pisa: “Quel cantiere era stato già controllato dalle autorità competenti e sottoposto a precise prescrizioni”.

morti_cantiereUn nuovo morto sul lavoro nel nostro territorio e un interminabile lista di nomi che si allunga ancora una volta per quella che molti hanno chiamato “una guerra senza fine”. Darsi una ragione per una morte è cosa sempre difficile, diventa quasi impossibile quando si muore sul posto di lavoro.

E’ questo ciò che accaduto nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16, ad Antimo Ciccarelli, 57 anni, originario di San Giorgio a Cremano (Napoli), e residente a Cascina. L’operaio è morto dissanguato nel cantiere edile dove lavorava: L’ex colonia Vittorio Emanuele II, edificata tra il 1934 e il 1940, dove secondo i piani di ristrutturazione del gruppo di Andrea Bulgarella, titolare della Edilcentro di Pisa, la società immobiliare proprietaria della struttura, verranno realizzati appartamenti di lusso, un centro benessere, un ristorante e una piscina.

La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e sul posto sono intervenuti i tecnici della Medicina del lavoro per ricostruire l’accaduto. A quanto si è appreso, però, Ciccarelli è morto dissanguato dopo essersi reciso l’arteria femorale. L’operaio si trovava al sesto piano dell’ impalcatura, coincidente con il terzo dell’edificio, quando, forse scivolando su un ferro, si è provocato una profonda ferita a una gamba.

I soccorritori del 118, giunti sul posto in pochi minuti, hanno provato a tamponare l’emorragia ma le condizioni di Ciccarelli sono parse subito disperate e per oltre un’ora si è tentato di rianimarlo senza riuscire però a salvargli la vita. I primi ad intervenire sono stati i suoi compagni di lavoro, poi l’arrivo dei soccorsi e dei Vigili del Fuoco visto che l’uomo si trovava in alto su una impalcatura e dunque si rendeva necessario l’utilizzo dell’autoscala per raggiungerlo e cercare di salvarlo. Un tentativo che però, nonostante gli sforzi, è stato vano. Solo nel tardo pomeriggio la salma è stata portata presso l’istituto di medicina legale per l’autopsia e a disposizione della magistratura. A seguire l’inchiesta aperta dalla Procura sarà il Pubblico Ministero Sisto Restuccia.

Ciccarelli lavorava per l’impresa edile Lo Conte Costruzioni SRL di Melito Iripino ad Avellino, tra i fornitori del gruppo Bulgarella, una ditta che aveva già avuto sanzioni per motivi di sicurezza da parte della Asl.

E che in particolare in quel cantiere ci fossero dei problemi era già noto. A rivelarlo è il segretario provinciale della Cgil di Pisa, Gianfranco Francese, che ricorda come fosse “stato già controllato dalle autorità competenti e sottoposto a precise prescrizioni”. “Ci risulta – aggiunge Francese – che il cantiere avesse subito delle prescrizioni, perché tutto non era a norma come avrebbe dovuto essere: questa morte dunque dimostra che quelle prescrizioni forse sono state disattese e per questo chiediamo con forza di accertare i fatti e le eventuali responsabilità”.

Il segretario della Cgil pisana sottolinea che “purtroppo siamo ancora una volta di fronte a un evento tragico che colpisce profondamente tutta la nostra comunità: un lutto che ancora una volta colpisce chi lavorava in subappalto e ciò ripropone con forza la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro”. “Nelle prossime ore – conclude Francese – d’intesa con gli altri sindacati, decideremo come muoversi visto che è il secondo incidente mortale nel giro di un mese nella provincia di Pisa”.

E su quanto avvenuto interviene anche Stefano Iaccarino, membro della segreteria della Filca, la federazione degli edili della Cisl: “Perché l’operaio – come sarebbe emerso dai primi accertamenti – è morto dissanguato? È stato rispettato il Pos (piano ordinario di sicurezza) che ogni impresa edile è chiamata a redigere quando allestisce un ponteggio? Una cosa è certa: la morte in un cantiere edile non è mai una fatalità”.

La notizia della morte dell’operaio è stata data nel pomeriggio di ieri dallo stesso sindaco nel corso del Consiglio Comunale che ha deciso di mantenere un minuto di silenzio per l’ennesima morte bianca nel nostro territorio.

“Esprimo il dolore e la commozione della città – ha detto Filippeschi – per l’infortunio sul lavoro che è costato la vita ad Antimo Ciccarelli. Sarà sempre più forte l’impegno della città per la sicurezza nel lavoro, per far valere le regole nuove che si sono conquistate e per garantire il massimo di sicurezza in ogni cantiere”.

tratto da www.pisanotizie.it

15 aprile 2011

Posted in Generale, Lavoro.

Tagged with , .