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Contro la repressione solidarietà ai compagni/e livornesi!

da: http://www.kronstadt-toscana.org/2013/02/28/contro-la-repressione-solidarieta-ai-compagnie-livornesi/

Contro la repressione solidarietà ai compagni/e livornesi!

Il Gruppo Anarchico Kronstadt Pisa esprime solidarietà ai compagni/e vittime della repressione poliziesca per i fatti accaduti a Livorno nel dicembre scorso. Come emerge dalle informazioni che circolano sui quotidiani locali subito dopo i fatti che hanno visto attivisti livornesi impegnati in tre giorni di lotta fra il novembre ed il dicembre scorso, i poteri forti della città hanno subito cercato di evidenziare la distinzione, fasulla, oltre che trita e ritrita dei buoni e dei cattivi.

Chi manifesta le proprie idee con un cartello e chi manifesta le proprie idee lanciando un fumogeno.. i primi sono buoni i secondi cattivi…

Non entrando nel merito delle singole azioni compiute da ogni attivista e/o semplice manifestante ci sembra opportuno, oltre che falso e autoritario, non continuare ad ingannare le classi subalterne con questi giochini di potere del bastone e della carota.Il teorema è sempre il medesimo: se sei buono bene puoi anche vivere in strada e fare le tue piccole proteste, sei sei buono poi non importa se non riesci a pagare la casa, se sei buono puoi anche farti sfruttare dal padrone di turno e poi quando non servi più essere scaricato come un secchio di rifiuti, in conclusione la possibilità di esprimere ed agire un pensiero critico è sempre più difficile sempre di più la gente si adegua a vivere in modo funzionale al capitale e alla cultura dominante.

Le espressioni di rabbia e di protesta multiformi dovrebbero invitarci a riflettere su come rispondere ai bisogni sociali calpestati da classi dirigenti locali e nazionali attraverso le loro leggi e le loro mani pesanti, forze di polizia carabinieri Digos etc. Invece, Il Partito Democratico, erede nel territorio livornese del Partito comunista Italiano, esattamente come il Popolo delle Libertà nelle sue roccaforti, risponde alla rabbia popolare e alla protesta con manganellate e se non lo fa direttamente, appoggia senza se e senza ma l’operato delle forze di polizia proprio come avvenuto durante i giorni di fine novembre 2012 in ben due occasioni. Quando poi la rabbia popolare esplode i politici adottano il solito teoremino descritto sopra e la loro giustizia architetta astrusi, fantasiosi, e talvolta ridicoli disegni repressivi volti a colpire un po’ nel mucchio, tanto per far ridurre la rabbia e la protesta ad una prova di forza (eliminando anche la più lontana ipotesi di risposta al bisogno insoddisfatto spesso alla radice di rabbia e protesta) e un po’ a tenere impegnati i militanti “più in vista” con obblighi di firma e assurdità varie dato che costoro altrimenti si occuperebbero di rispondere a quei bisogni, o almeno di cercare soluzioni al fianco e all’interno delle classi subalterne.

Questa attività politica dal basso, senza delega e senza mediazioni è la vera gatta da pelare per ogni classe dirigente Pd, Pdl o chiunque altro si trovi al governo di una istituzione. E’ questo di cui hanno paura e e per questo inventano teoremi contro i militanti e chi manifesta perché rispondere a quei bisogni senza mediazioni ed attraverso partecipazione diretta e auto-organizzazione mette in serio pericolo l’equilibrio di rapporti clientelari, privilegi e giochi di potere a cui ogni elites politica deve e vuole sottostare per governare.

Solidarietà con i militanti e gli attivisti colpiti dalla repressione a Livorno!

Posted in Anarchismo, Generale, Repressione.

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