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CORTEO NAZIONALE CONTRO GLI OMICIDI DI STATO 16 GENNAIO A LIVORNO – ORE 11:00 P.dellaRepubblica

l’appello alla partecipazione firmato da Maria Ciuffi:

MORTI DI STATO ovvero ASSASSINATI dallo STATO nelle GALERE ITALIANE e nelle STRADE

NELLE CARCERI ITALIANE SI MUORE?

Venerdì 18 dicembre il giovane Uzoma Emeka, 32 anni nigeriano, muore in
circostanze misteriose nel carcere di Castrogno (Teramo); tre mesi
prima aveva assistito al pestaggio da parte delle guardie di un altro
detenuto. Come accade sempre in questi casi le "autorità" spiegano gli
omicidi con la solita frase "decesso per cause naturali" ma è
sufficiente vedere le foto del corpo di Marcello Lonzi per capire che
non c’è assolutamente niente di naturale – eppure dopo più di sei anni,
un’archiviazione, una riapertura del caso e un iter di esami e perizie
costosissime – per Marcello Lonzi si attende a breve una risposta
proprio dalla Procura di Livorno. Purtroppo la lista dei morti nelle
carceri italiane è lunga e non ha mai fine (nel 2009 sono stati 175 i
morti, il numero più alto registrato dal 2000 ad oggi per un totale di
1564 persone in neanche 10 anni), è un bollettino di guerra, quella
stessa guerra che lo Stato Italiano conduce contro i proletari anche
mediante le galere. Recentemente la morte di Stefano Cucchi che
stranamente ha interessato parecchio stampa e tv, gli stessi che non si
sono per nulla occupati della recente archiviazione per la morte di
Aldo Bianzino, avvenuta nel carcere di Perugia. Federico Aldrovandi
pestato a morte una notte mentre tornava a casa da solo e non
dimentichiamo neanche Carlo Giuliani ucciso dal potere che veniva
duramente contestato nelle giornate del G8 di Genova nel 2001. E quante
sono le morti che nessuno rivendica, quelle facilmente occultabili,
quelle di tanti e tante immigrate che non avendo il permesso di
soggiorno scompaiono come se non fossero mai esistiti? E nei CIE
(Centri di Identificazione ed Espulsione), cioè galere speciali per
soli immigrati/e, sono botte e suicidi, quindi omicidi da parte dello
Stato, messi a tacere e considerati effetti collaterali della guerra
contro l’immigrazione.

Noi non dimentichiamo né perdoniamo gli assassini in divisa.

NELLE CARCERI ITALIANE SI MUORE PERCHE’ SI VIENE UCCISI.

SABATO 16 GENNAIO 2010
Manifestazione a Livorno
Concentramento ore 11.00 in Piazza della Repubblica
Apriranno il corteo alcune mamme dei giovani assassinati e sottolineano
che non sono gradite bandiere di partito né passerelle per personaggi
politici.


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