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4 Novembre a Livorno: Disertiamo tutti gli eserciti!

Centinaia di persone sono scese in piazza ieri a Livorno per la manifestazione convocata dal Coordinamento Antimilitarista Livornese contro la propaganda di guerra e il militarismo nella simbolica giornata del 4 novembre, in cui lo stato celebra le forze armate e il massacro della Prima guerra mondiale.
Una giornata di lotta che ha riaggregato intorno all’antimilitarismo e all’opposizione al riarmo tutte le forze che si oppongono alla guerra e che hanno animato nelle scorse settimane il movimento di solidarietà a Gaza e alla Global Sumud Flotilla con blocchi, scioperi e manifestazioni.
Il corteo è partito da Piazza della Vittoria dove, sotto il monumento ai caduti, luogo dove si è tenuta la parata militarista istituzionale la mattina, è stato esposto lo striscione “Disertiamo tutti gli eserciti! contro guerra, riarmo, repressione e censura”. In piazza prima della partenza ci sono stati vari interventi al microfono. Il Coordinamento antimilitarista ha sottolineato l’importanza di scendere in piazza in questa giornata, mentre l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole ha denunciato la censura ricevuta dal Ministero dell Istruzione e del Merito, segnalando come il convegno antimilitarista rivolto agli insegnanti si sia tenuto comunque, anche senza il riconoscimento del ministero. Sono poi intervenuti lavoratori in lotta contro i trasporti di armi, i portuali del GAP, ribadendo l’opposizione al militarismo e per rilanciare su una prospettiva più ampia la lotta per i prossimi mesi, USB ha ricordato lo sciopero generale del 28 novembre contro il riarmo e contro la finanziaria, mentre la Rete Livorno Contro le Guerre è intervenuta per ribadire l’importanza della diserzione. Il corteo ha attraversato Corso Amedeo, Piazza Attias e Via Ricasoli scandendo slogan contro la guerra e il militarismo, in solidarietà a Gaza e alla Palestina, in sostegno alla lotta dei lavoratori portuali contro i trasporti di armi, per poi concludersi in Piazza Cavour
Sono intervenuti il collettivo studentesco Scuola di Carta che hanno ricordato la militarizzazione e la repressione nelle scuole, le Donne In Nero Livorno, presenti con un proprio striscione, Non Una Di Meno Livorno che ha riaffermato il legame stretto tra militarismo e dominio patriarcale, l’Associazione Livorno Palestina che ha sottolineato la connessione della propaganda di guerra con il genocidio in corso in Palestina, che prosegue nonostante la falsa tregua siglata su spinta degli USA. È intervenuta infine la Rete Docenti per Gaza, una rete nata nelle scorse settimane di intensa mobilitazione nelle scuole, che ha chiarito come la retorica patriottica e nazionalista nelle scuole intorno alla giornata del 4 novembre sia uno strumento per portare la propaganda guerrafondaia tra lenpiù giovano generazioni. Tra i numerosi striscioni e bandiere si segnalano le altre realtà presenti: ALA, Alternativa libertaria, Asia usb, Attac, Ciclofficina Scintilla, Collettivo anarchico libertario, Coordinamento sanità toscana, Cub, Ex Caserma Occupata, Fed. anarchica livornese, Fed. anarchica elbano maremmana, Movimento Nonviolento, Potere al popolo, Refugio, Rifondazione comunista, Unicobas, Usi.

Ricordiamo le prossime iniziative a cui parteciperemo come coordinamento:

  • Giovedi 6/11 ore 18 assemblea aperta al Refugio
  • Domenica 9/11 ore 9.30 Piazza 2 giugno, pedalata fino a Camp Darby (partenza sia da Livorno sia da Pisa)
  • Sabato 22/11 manifestazione nazionale.a Roma di NUDM contro la violenza di genere
  • Venerdì 28/11 sciopero generale
  • Sabato 29/11 manifestazione a Torino contro la fiera mercato delle armi Aerospace and defense meetings

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CORTEO: 4 NOVEMBRE NESSUNA FESTA PER UN MASSACRO

4 NOVEMBRE NESSUNA FESTA PER UN MASSACRO

17.30 presidio in Piazza della Vittoria (piazza Magenta) e corteo fino a p.zza Cavour

Scendiamo in piazza anche quest’anno il 4 novembe, “festa nazionale” in cui si celebrano le forze armate e la “vittoria” della prima guerra mondiale (1915-1918). Contro la celebrazione di una strage del passato che serve a giustificare le guerre di oggi.

• Rifiutiamo la celebrazione della prima guerra mondiale, un massacro che costò, solo da parte italiana, 650mila morti e 1 milione di feriti

• Rifiutiamo la propaganda militare nelle scuole e sui territori

• Rifiutiamo una propaganda che giustifica politiche belliche, spese militari, economia di guerra

• Rifiutiamo una propaganda che giustifica città militarizzate, zone rosse, controllo sociale

• Rifiutiamo la propaganda della brutalità armata che genera guerra e genocidio

Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti, tutte le politiche di riarmo

Contro chi vuole mettere a tacere la denuncia delle politiche genocidarie dello stato di Israele e le complicità del governo italiano

• Sosteniamo le popolazioni oppresse da guerre e genocidio

• Sosteniamo la diserzione alla guerra, in qualunque forma si manifesti

• Sosteniamo chi si rifiuta di caricare armi nei porti, chi denuncia i trasporti di materiale bellico in ferrovia, chi rifiuta la presenza dei militari nelle scuole, chi fa campagne di boicottaggio, chi sciopera contro la guerra

4 NOVEMBRE IN PIAZZA

CONTRO IL MILITARISMO- CONTRO IL PATRIOTTISMO- CONTRO IL NAZIONALISMO

PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTA

COORDINAMENTO ANTIMILITARISTA LIVORNESE

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7 ottobre a Livorno: TUTTI LIBERI!

7 ottobre a Livorno: TUTTI LIBERI!

La Federazione Anarchica Livornese esprime piena solidarietà ai due fermati durante le cariche di polizia nel corso delle contestazioni del 7 ottobre e ne chiede la piena libertà e il proscioglimento da ogni accusa.

Fin dalla tarda mattinata si è assistito alla militarizzazione del Viale Italia e di parte del quartiere San Jacopo con oltre 15 camionette, lo schieramento di poliziotti all’interno dei Bagni Pancaldi, la presenza di moto d’acqua e gommoni della polizia, e addirittura di un paio di motovedette. Una dimostrazione di forza da parte del governo, condotta con violenza e arroganza, a cui è stata data una risposta partecipata dalle molte persone che dalle 13 alle 19 hanno preso parte alle contestazioni.

Dai video di Sky tg 24 si sente una voce che sulla terrazza dei Pancaldi dice “l’importante è che ne abbiamo arrestato uno”. Negli ultimi decenni non era mai successo, neanche nei momenti di più alta tensione, che in questa città avvenissero dei fermi nel corso di manifestazioni di piazza. Sembra chiaro che tutto quello schieramento militare aveva l’unico scopo di garantire una via di uscita ai ministri, anche a costo di violenze sui contestatori.
I due arresti sono il prezzo pagato dal prefetto per la nomina a commissario straordinario per la Darsena Europa.

Salvini e il suo drappello di ministri hanno provato a fare una spedizione punitiva contro il sentimento ribelle e libertario di una città e della sua classe operaia che in queste settimane ha dimostrato un avanzato livello di lotta e consapevolezza.

Scioperi generali, manifestazioni, blocchi di carichi militari in porto hanno portato nelle strade una nuova fiducia nella forza dell’azione collettiva.

Continuiamo, rimanendo uniti e solidali, la lotta contro il genocidio, contro il riarmo, contro la guerra, contro il governo.

Federazione Anarchica Livornese

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SALVINI, TAJANI, VALDITARA A LIVORNO

SALVINI, TAJANI, VALDITARA A LIVORNO:

BASTA COMPLICITÀ CON LO STATO GENOCIDA DI ISRAELE

CONTRO IL GOVERNO CHE VIETA IL DISSENSO

CONTRO IL RIARMO CONTRO LA GUERRA

7 OTTOBRE DALLE ORE 13 DI FRONTE HOTEL PALAZZO

Oggi martedì 7 ottobre i ministri Tajani, Salvini, Valditara, Calderoli, Giorgetti e Locatelli sono a Livorno. Alle 15 nelle all’Hotel Palazzo si terrà una conferenza di Forza Italia a cui interverrà Tajani – online perché evidentemente temeva le proteste – mentre al Palazzo Pancaldi si terrà un incontro della Lega a cui interverrà Salvini con i ministri del suo partito.

Questa passerella elettorale di ministri arriva mentre Forza Italia presenta un nuovo ddl repressivo, con cui il governo vorrebbe vietare di criticare lo stato di Israele e Netanyahu nelle scuole e nelle università.

Verranno mentre ancora centinaia di membri della Global Sumud Flotilla sono detenuti nelle carceri israeliane. I membri italiani della Flotilla, appena rientrati, hanno denunciano trattamenti disumani e vessazioni da parte dell’esercito israeliano.

Tutto ciò mentre il nostro governo continua a intrattenere rapporti militari, diplomatici e commerciali con lo stato genocida di Israele, e sostiene una accelerazione della politica di riarmo a costo di tagliare tutti i servizi pubblici per i cittadini.

Il Ministro degli esteri Tajani è responsabile della collaborazione con lo stato di Israele, ed è complice degli attacchi alla Flotilla, degli arresti e delle torture che hanno dovuto subire i suoi membri.

Il Ministro delle Infrastrutture Salvini è tra i membri del governo che hanno attaccato più gravemente i lavoratori con la minaccia della precettazione e delle sanzioni in occasione dei recenti scioperi generali.

Il Ministro dell’istruzione Valditara sta imponendo nella scuola sempre più intense forme di sfruttamento e disciplinamento di studenti e lavoratori, e vuole rafforzare la propaganda religiosa, militarista, discriminatoria.

Dopo due grandi scioperi generali e una manifestazione nazionale che ha visto la presenza di due milioni di persone, prosegue la mobilitazione a fianco del popolo palestinese, contro la guerra e il riarmo.

Azione Livorno Antifascista

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Blocchiamo tutto! Uniamoci oggi al presidio permanente al porto di Livorno

Blocchiamo tutto!
Fermiamo il genocidio, fermiamo la guerra, fermiamo il riarmo!
Uniamoci oggi al presidio permanente al porto di Livorno
Partecipiamo alla manifestazione del 27 settembre a La Spezia

Lx anarchicx non possono che essere presenti e parte attiva ai blocchi e alle iniziative di sciopero perché l’anarchismo non è un’ideologia dogmatica ma una pratica concreta. Una pratica coerente con fondamenti e principi, a partire dalla solidarietà.

La giornata di sciopero di ieri è riuscita ad intrecciare la solidarietà al popolo di Gaza e della Palestina e la lotta contro il genocidio condotto dallo stato d’Israele alla lotta contro la guerra, il riarmo e l’economia di guerra. Una giornata che in continuità con gli scioperi contro la guerra degli scorsi anni, ha posto di nuovo al centro la classe lavoratrice e la pratica dello sciopero. Una giornata di scioperi e di blocchi che ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone, con manifestazioni in oltre 80 città. Siamo consapevoli che questo è solo l’inizio, in molte città infatti l’iniziativa non si è spenta. Per vicinanza è importante per noi rilanciare sul blocco della nave statunitense SLNC Severn in arrivo al porto di Livorno in questi giorni e sulla manifestazione antimilitarista che il 27 settembre si terrà a La Spezia (h 15 in p. Brin) contro la mostra navale-militare Seafuture.

In questo momento a Livorno è in corso un presidio permanente all’interno del porto, presso il molo italia, con tende e gazebo sulle banchine dove dovrebbe attraccare la nave SLNC Severn, che recentemente ha trasportato in Israele caterpillar che sono stati corazzati ed utilizzati contro la popolazione palestinese. Si tratta di una nave cargo statunitense che svolge primariamente trasporti di tipo militare e governativo facendo la spola tra i porti che servono le basi militari USA e alleate.

L’assemblea di ieri sera con centinaia di persone presenti al presidio ha affermato con chiarezza che la mobilitazione andrà avanti e che il presidio sarà tenuto all’interno del porto per impedire l’arrivo della nave. È stato annunciato da USB, e anche da alcune sigle confederali, che in caso la nave dovesse entrare in porto scatterà uno sciopero di 48 ore dei lavoratori portuali per impedire le operazioni di scarico.

Smettiamo di credere alle istituzioni, alle segreterie di partito e alle burocrazie sindacali. Chi ci dice che quella nave ha un carico commerciale e che bisogna lasciar fare a loro, che si perde il lavoro a protestare, è il primo a guadagnare dal commercio di armi, dalla stabilità di un sistema politico ed economico che per mantenere intatto il proprio dominio è disposto a radere al suolo il mondo con le bombe, come accade a Gaza.

Sappiamo tutte bene che le armi non sono solo quelle definite dalla legge 185 del 1990, che comunque i guerrafondai e i mercanti di armi cercano costantemente di smontare. Le armi non sono solo quelle che sparano, sono anche materiali di supporto e mezzi che possono essere utilizzati da corpi militari, sono strumenti o prodotti che possono essere usati per ridurre una popolazione alla fame, le merci che sono commerciate con uno stato che sta commettendo un genocidio sono un’arma.

Ma in questo caso è chiaro che la SLNC Severn viene a Livorno perché a pochi chilometri dal porto c’è la base militare statunitense di Camp Darby, il più grande arsenale USA fuori dal suolo americano.

Sosteniamo il Gruppo Autonomo Portuali che da anni porta avanti la lotta contro il trasporto di armi nel porto di Livorno. La loro azione ha posto al centro la militarizzazione del nostro porto che dal dopoguerra è sempre stato snodo centrale per il transito di armi e materiale bellico.

Facciamo appello ad unirsi al presidio a partire da oggi pomeriggio e ad allargare il più possibile la partecipazione. In due giorni con l’azione diretta, l’autorganizzazione e l’autogestione è stato raggiunto già un importante risultato: creare una base di movimento attorno ad un obiettivo concreto. Da questa lotta possiamo creare un precedente che sia d’esempio per tutti.

Federazione Anarchica Livornese

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Scendiamo in piazza sabato 20 settembre a Livorno

Scendiamo in piazza sabato 20 settembre a Livorno
In difesa degli spazi autogestiti, contro la militarizzazione della città, contro la guerra e il genocidio

La Federazione Anarchica Livornese esprime solidarietà ai soggetti colpiti dal crescente clima repressivo in città.
Nelle ultime settimane si è intensificato un attacco alle occupazioni e in particolare a quegli spazi autogestiti di movimento che a Livorno rappresentano una alternativa culturale e un riferimento per l’autorganizzazione delle lotte. Un attacco che ha visto in prima fila i consiglieri comunali di estrema destra Perini e Amadio, sempre pronti a fare propaganda elettorale sulla pelle dei più poveri. I due si sono prima scagliati contro una famiglia senza casa, per negare loro il diritto all’abitare. E poi se la sono presa con il Teatrofficina Refugio. Spazio occupato ormai da 20 anni in un edificio di proprietà del Comune di Livorno. Oltre ad aver recuperato un locale in abbandono, il Refugio rappresenta da anni un punto di riferimento per le sue iniziative politiche e culturali, dove tra le altre cose si tiene ogni anno Effetto Refugio con dibattiti, concerti ed esposizioni. Tra le tante iniziative, in particolare ricordiamo lo spettacolo su Pietro Gori, “Idea d’amor” del 2015. Questo spazio rappresenta un’anomalia in un quartiere preda della speculazione immobiliare e commerciale.
Oggi lo squadrismo usa le aggressioni verbali, spalleggiato dalle autorità governative, per condurre la solita guerra contro i poveri e contro chi si oppone alla repressione e alla guerra.
La campagna dell’estrema destra da una parte si inquadra neĺle iniziative contro gli spazi associativi non allineati, come sta avvenendo in molte città, dall’altra giustifica le crescenti misure repressive messe in atto anche a Livorno dall’autorità di governo.
La volontà di istituire le cosiddette “zone rosse” in Piazza Garibaldi e in Piazza della Repubblica annunciata da parte del prefetto ormai un mese fa, sarebbe un’ulteriore stretta autoritaria in una città già fortemente militarizzata. Il governo ha infatti dato ai prefetti il potere di istituire “zone rosse” in cui vigono forme speciali di controllo, che comprendono il “daspo urbano”, ossia l’allontanamento e il divieto di permanenza in certe zone della città per coloro che sono ritenuti pericolosi, su decisione arbitraria di polizia, anche solo per la cosiddetta percezione della sicurezza. Sono stati gli esponenti locali dei partiti che compongono il governo centrale, a chiedere che dalla prefettura giungesse l’applicazione delle norme previste dal governo. L’amministrazione comunale ha sostenuto l’annuncio della prefettura, limitandosi a criticare la destra. Dopotutto è stato proprio il PD a inventare il daspo urbano nel 2017 con il decreto sicurezza firmato dagli allora ministri Minniti e Orlando. Di fronte alla crescente repressione in città e nonostante quanto affermato in una conferenza stampa, la maggioranza consiliare si è allineata ai diktat del prefetto, senza nemmeno un gesto simbolico di protesta.

La Federazione Anarchica Livornese invita la cittadinanza a non farsi distrarre dalla propaganda su sicurezza e la legalità. La sicurezza la fanno la casa e il reddito sicuri, garantiti dalla libertà di lottare.

La Federazione Anarchica Livornese sostiene il corteo di sabato 20 settembre organizzato da Azione Livorno Antifascista in difesa degli spazi sociali, contro zone rosse autoritarismo e repressione, contro la guerra, contro l’economia di guerra e il genocidio in corso a Gaza.

Scendiamo in piazza, per riprenderci la città, per riprenderci la libertà

Federazione Anarchica Livornese

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Riapre la biblioteca “Errico Malatesta”

Dopo la chiusura estiva la Biblioteca del Circolo Culturale “Errico Malatesta” riaprirà al pubblico da lunedì 8 settembre. Nel consueto orario di apertura della biblioteca e della sala di lettura riprendono le attività di consultazione e prestito con nuovi titoli in catalogo.

Orario di apertura

Lunedì 16 – 20

Giovedì 16 -20

Giovedì mattina (solo su appuntamento)

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Fermiamo il genocidio a Gaza, Blocchiamo la guerra, Blocchiamo tutto!

Fermiamo il genocidio a Gaza
Blocchiamo la guerra
blocchiamo tutto

I potenti e i governi vogliono trasformare il mondo in una grande distesa di macerie e di morti. Tutti hanno gli occhi puntati su Gaza perché Gaza rappresenta il mondo. Perché ciò che vediamo oggi in Palestina ci mostra chiaramente a cosa può arrivare la macchina militare dello stato e del capitale per affermare il proprio dominio, spazzando via intere popolazioni.

Per questo la Federazione Anarchica Livornese sosterrà iniziative di sciopero immediato e di mobilitazione cittadina che dovessero essere messe in atto qualora fosse impedito alla Global Sumud Flottilla di portare il proprio carico di aiuti alimentari e umanitari a Gaza.

Solo con la lotta unitaria e autorganizzata, autonoma da burocrazie sindacali e segreterie di partito si possono raggiungere obiettivi concreti nell’opposizione alla guerra e nella solidarietà internazionale

Federazione Anarchica Livornese

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Corteo Livorno per la Palestina

Oggi in Piazza Grande alle 18 manifestazione organizzata da realtà di movimento

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Festival del Sedici d’Agosto a Roccatederighi

Come ogni anno saremo presenti questo fine settimana al Festival del Sedici d’Agosto a Roccatederighi in ricordo di Sante Caserio. Ci troverete là con il consueto banchetto della stampa anarchica

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