CINEFORUM APRILE 2013: Programma completo
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– Aprile 5, 2013
Dove trovare Umanità Nova a Livorno? Nuovo punto di diffusione!
Da oggi a Livorno è possibile trovare il settimanale anarchico Umanità Nova anche presso l’edicola Dharma, Viale di Antignano 110.
Elenco aggiornato dei punti di distribuzione in città del settimanale anarchico Umanità Nova.
– Edicola Dharma, Viale di Antignano 110
– Edicola in Piazza Damiano Chiesa
– Edicola in Piazza Grande all’angolo con Via Pieroni, di fronte al bar Sole
– Libreria Belforte in Via della Madonna 31
– Presso la sede della Federazione Anarchica Livornese in Via degli Asili 33, durante l’apertura settimanale del giovedì dalle 18 alle 20 ed in occasione di assemblee, dibattiti o altre iniziative nella sede.
Il giornale è anche diffuso in piazza durante manifestazioni, presidi e banchetti.
www.umanitanova.org
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– Marzo 30, 2013
Aperitivo anticlericale e proiezione di Mala Junta
CINEFORUM APRILE 2013
presso la Federazione Anarchica Livornese in Via degli Asili 33, Livorno
Giovedì 04/04
ore 20 – aperitivo anticlericale
ore 22 – Mala Junta, di Eduardo Aliverti
Un documentario del 1996 sulla dittatura militare che dal 1976 al 1983 in Argentina si rese responsabile, per eliminare ogni forma di dissenso, dell’incarcerazione e della tortura di migliaia di persone, di oltre 2.300 omicidi politici e di 30000 desaparecidos.
Da poche settimane è stato eletto papa Jorge Mario Bergoglio. Un conservatore che predica l’assistenza per i poveri, perché i poveri restino al loro posto e non si ribellino. Sostenitore e complice della dittatura argentina, assieme all’intera Chiesa Cattolica che consigliava e benediceva i generali sanguinari. Un curriculum perfetto per un papa.
Altre proiezioni in programma:
Venerdì 12/04
ore 20 – aperitivo
ore 21:30 – La sposa siriana, di Eran Riklis
Giovedì 18/04
ore 20 – aperitivo
ore 21:30 – Libertarias, di Vincente Aranda
Lunedì 22/04
ore 20 – aperitivo
ore 21:30 – Queimada, di Gillo Pontecorvo
Collettivo Anarchico Libertario
collettivoanarchico@hotmail.it
http://collettivoanarchico.noblogs.org/
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– Marzo 29, 2013
06/03 “Lavoro, democrazia, autogestione” presentazione del libro e cena sociale
sabato 6 aprile
ore 17
presso la Federazione Anarchica Livornese, in Via degli Asili 33
presentazione del libro:
Lavoro, democrazia, autogestione
Correnti libertarie nel sindacalismo italiano
(1945 – 1969)
di Giorgio Sacchetti
“… Occorre cercare strade nuove, soluzioni nuove ed avere il coraggio di ricorrere ad azioni nuove…”
[Umberto Marzocchi, cit. a p. 249]
Giorgio Sacchetti nell’ultimo libro, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944-1969), pubblicato dell’editrice Aracne di Roma nel maggio 2012 [pp. 372, euro 21], mette a frutto le sue conoscenze tanto del mondo sindacale e del lavoro quanto dei movimenti libertari e di protesta nel secondo dopoguerra.
Attraverso una dettagliata e per molti versi originale analisi, l’autore sostiene la tesi secondo cui all’interno del sindacalismo italiano dalla Liberazione al biennio ’68-’69 ci sia stato un percorso -plurale ma coerente – libertario e autogestionario.” da Umanità Nova, n.33/2012,
a seguire
ore 19:30
Concerto del Coro
Garibaldi d’Assalto
ore 20:30
cena sociale
per info e prenotazioni
tel. 3339861219
Federazione Anarchica Livornese
cdcfedanarchicalivornese@virgilio.it
Collettivo Anarchico Libertario
collettivoanarchico@hotmail.it
http://collettivoanarchico.noblogs.org
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– Marzo 28, 2013
Turchia: “Sfruttamento, Padroni ladri!”
riceviamo e pubblichiamo
Turchia: Azione Anarchica Rivoluzionaria (Devrimci Anarşist Faaliyet) contesta il padrone della Ermenegildo Zegna che licenzia i lavoratori sindacalizzati.
Sfruttamento, Padroni ladri!
I lavoratori della ISMACO (società in subappalto di Ermenegildo Zegna) che sono stati licenziati per aver aderito ad un sindacato e per aver iniziato a fare attività sindacale nella fabbrica in cui lavoravano, stanno resistendo da 90 giorni. Il 14 marzo i lavoratori della ISMACO hanno saputo che il padrone avrebbe visitato la fabbrica nella zona franca di Tuzla (sobborgo di Istanbul). I lavoratori hanno perciò deciso di contestare questa “visita”; come Azione Anarchica Rivoluzionaria (Devrimci Anarşist Faaliyet) abbiamo partecipato alla protesta.
Francesco Lasorte, General Manager per la Turchia di Ermenegildo Zegna, è stato per tutto il giorno l’obiettivo degli slogan dei lavoratori. Ci siamo uniti alla manifestazione in corso con solidarietà ed entusiasmo, con il nostro striscione in italiano con su scritto “Sfruttamento, Padroni ladri!”.
Per tutto il giorno il padrone è stato nella fabbrica, dove il prezzo di ogni singola camicia prodotta equivale allo stipendio mensile di un lavoratore. Ermenegildo Zegna deve riconoscere il sindacato e deve accettare la sindacalizzazione dei lavoratori nei centri di produzione in Europa. Ma Zegna non riconosce il sindacato in Turchia, e incrementa il loro sfruttamento come non può fare in Europa. Ermenegildo Zegna sta cercando in ogni modo di impedire l’organizzazione dei lavoratori.
Lasorte non è uscito dalla zona franca, nonostante al termine dell’orario di lavoro tutti lavoratori abbiano lasciato gli stabilimenti. Abbiamo urlato al padrone italiano in una lingua che comprenderà.
I lavoratori non sono soli.
Tutti i padroni sono nei palazzi, tutti i lavoratori sono nelle strade.
Distruggiamo i nemici dei lavoratori.
Rivolta, Rivoluzione, Anarchia!
Devrimci Anarşist Faaliyet (Azione Anarchica Rivoluzionaria)
http://anarsistfaaliyet.org/fabrika/sfruttamento-padroni-ladri-somurucu-hirsiz-patronlar/
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– Marzo 17, 2013
In solidarietà ed in lotta con i migranti di Via Pietrasantina Pisa
da: http://www.kronstadt-toscana.org/2013/03/06/in-solidarieta-ed-in-lotta-con-i-migranti-di-via-pietrasantina-pisa/
In solidarietà ed in lotta con i migranti di Via Pietrasantina Pisa

Il Gruppo anarchico Kronstadt Pisa esprime massima solidarietà ai profughi del campo di via Pietrasantina.
Per l’ennesima volta l’amministrazione della città di Pisa sceglie di rispondere alle esigenze ed ai bisogni delle classi più sfruttate e disagiate, sbarrando le porte a qualsiasi possibilità di inserimento sociale e lavorativo.
I profughi lasciati a sé stessi, senza alcun interesse da parte del comune e dell’assessore alle politiche sociali Maria Paola Ciccone, hanno dunque autonomamente scelto di occupare la struttura nella quale erano stati temporaneamente collocati. Scelta dettata dall’incompetenza delle istituzioni nel fornire un’adeguata assistenza, sia dal punto di vista sociale che lavorativo, ai profughi nonché dall’estremo ritardo con cui il comune ha indetto un tavolo di trattativa per affrontare il disagio provocato dalle stesse istituzioni.
Lottare al fianco dei migranti oggi, come di tutte le classi sub’alterne è per noi fondamentale al fine di creare quella comunità umana , unico progresso reale fondato sull’emancipazione dalle diverse oppressioni che quotidianamente soffriamo.
Un esempio di lotta dal basso auto organizzata e autogestita emerge oggi dai ragazzi di via pietrasantina e dai solidali che hanno deciso di schierarsi al loro fianco.
Come anarchici e anarchiche condanniamo l’operato delle istituzioni, miopi e ai reali bisogni delle classi disagiate ed esprimiamo il massimo sostegno e la massima solidarietà all’occupazione portata avanti dai profughi.
Se mai fosse necessario ribadiamo ancora una volta il nostro invito a tutte/i gli/le sfruttati/e a agire in prima persona senza affidarsi o delegare nessuno per vedere garantite risposte concrete ai propri bisogni!
Gruppo anarchico Kronstadt-Pisa
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– Marzo 9, 2013
Contro la repressione solidarietà ai compagni/e livornesi!
da: http://www.kronstadt-toscana.org/2013/02/28/contro-la-repressione-solidarieta-ai-compagnie-livornesi/
Contro la repressione solidarietà ai compagni/e livornesi!
Il Gruppo Anarchico Kronstadt Pisa esprime solidarietà ai compagni/e vittime della repressione poliziesca per i fatti accaduti a Livorno nel dicembre scorso. Come emerge dalle informazioni che circolano sui quotidiani locali subito dopo i fatti che hanno visto attivisti livornesi impegnati in tre giorni di lotta fra il novembre ed il dicembre scorso, i poteri forti della città hanno subito cercato di evidenziare la distinzione, fasulla, oltre che trita e ritrita dei buoni e dei cattivi.
Chi manifesta le proprie idee con un cartello e chi manifesta le proprie idee lanciando un fumogeno.. i primi sono buoni i secondi cattivi…
Non entrando nel merito delle singole azioni compiute da ogni attivista e/o semplice manifestante ci sembra opportuno, oltre che falso e autoritario, non continuare ad ingannare le classi subalterne con questi giochini di potere del bastone e della carota.Il teorema è sempre il medesimo: se sei buono bene puoi anche vivere in strada e fare le tue piccole proteste, sei sei buono poi non importa se non riesci a pagare la casa, se sei buono puoi anche farti sfruttare dal padrone di turno e poi quando non servi più essere scaricato come un secchio di rifiuti, in conclusione la possibilità di esprimere ed agire un pensiero critico è sempre più difficile sempre di più la gente si adegua a vivere in modo funzionale al capitale e alla cultura dominante.
Le espressioni di rabbia e di protesta multiformi dovrebbero invitarci a riflettere su come rispondere ai bisogni sociali calpestati da classi dirigenti locali e nazionali attraverso le loro leggi e le loro mani pesanti, forze di polizia carabinieri Digos etc. Invece, Il Partito Democratico, erede nel territorio livornese del Partito comunista Italiano, esattamente come il Popolo delle Libertà nelle sue roccaforti, risponde alla rabbia popolare e alla protesta con manganellate e se non lo fa direttamente, appoggia senza se e senza ma l’operato delle forze di polizia proprio come avvenuto durante i giorni di fine novembre 2012 in ben due occasioni. Quando poi la rabbia popolare esplode i politici adottano il solito teoremino descritto sopra e la loro giustizia architetta astrusi, fantasiosi, e talvolta ridicoli disegni repressivi volti a colpire un po’ nel mucchio, tanto per far ridurre la rabbia e la protesta ad una prova di forza (eliminando anche la più lontana ipotesi di risposta al bisogno insoddisfatto spesso alla radice di rabbia e protesta) e un po’ a tenere impegnati i militanti “più in vista” con obblighi di firma e assurdità varie dato che costoro altrimenti si occuperebbero di rispondere a quei bisogni, o almeno di cercare soluzioni al fianco e all’interno delle classi subalterne.
Questa attività politica dal basso, senza delega e senza mediazioni è la vera gatta da pelare per ogni classe dirigente Pd, Pdl o chiunque altro si trovi al governo di una istituzione. E’ questo di cui hanno paura e e per questo inventano teoremi contro i militanti e chi manifesta perché rispondere a quei bisogni senza mediazioni ed attraverso partecipazione diretta e auto-organizzazione mette in serio pericolo l’equilibrio di rapporti clientelari, privilegi e giochi di potere a cui ogni elites politica deve e vuole sottostare per governare.
Solidarietà con i militanti e gli attivisti colpiti dalla repressione a Livorno!
Posted in Anarchismo, Generale, Repressione.
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– Marzo 9, 2013
28/02 ASSEMBLEA PUBBLICA IN SOLIDARIETA’ CON GLI INDAGATI DEL 2 DICEMBRE
ASSEMBLEA PUBBLICA IN SOLIDARIETA’ CON GLI INDAGATI DEL 2 DICEMBRE
Giovedì 28 Febbraio, ore 21
Circoscrizione 4, Piazza Damiano Chiesa
In data 17 febbraio si è svolta una importante assemblea presso l’ex Caserma Occupata alla quale hanno partecipato molte realtà solidali e singole persone interessate dai provvedimenti di indagine relativi ai fatti del 30 novembre , 1 e 2 dicembre.
In quella occasione sono stati ribaditi alcuni aspetti importanti che vorremmo rendere pubblici affinché tutta la cittadinanza abbia una visione più chiara di quale sia l’attacco che alcune realtà politiche e autogestite stanno attualmente subendo.
La pubblica accusa, affidata ai PM Marrara e Masini, nella sua richiesta di misure cautelari per 14 militanti ha costruito un teorema accusatorio molto preciso.
A suo avviso i 36 indagati fanno parte di un gruppo criminale dedito alla violenza che ha organizzato in maniera premeditata il cosiddetto “assalto alla Prefettura” e gli incidenti dei giorni precedenti.
A suo avviso i 36 indagati fanno parte di un gruppo criminale dedito alla violenza che ha organizzato in maniera premeditata il cosiddetto “assalto alla Prefettura” e gli incidenti dei giorni precedenti.
La realtà non è affatto questa.
In quei giorni i manifestanti hanno subito numerose cariche violente ed “ingiustificate”, che hanno di fatto generato la reazione spontanea e determinata di centinaia di Livornesi che hanno scelto di non rimanere in silenzio di fronte all’ennesimo attentato alla libertà di espressione e manifestazione.
Anche lo stesso Giudice per le Indagini Preliminari ha, almeno in parte, smontato il teorema della pubblica accusa dimostrando come la gestione dell’ordine pubblico in quei giorni sia stata sicuramente sbagliata.
Ripudiamo qualsiasi tentativo di “ridurre” la questione ad un confronto fisico tra “antagonisti” e polizia.
Durante la contestazione a Bersani e il giorno successivo si è palesata la chiara intenzione da parte del PD locale e del Questore Cardona di reprimere in maniera violenta le legittime istanze di cambiamento radicale di cui i movimenti sociali sono portatori e protagonisti.
Invitiamo quindi tutta la cittadinanza sensibile a partecipare all’assemblea pubblica cittadina che si svolgerà il giorno giovedì 28 febbraio alle ore 21 presso la circoscrizione 4 in Piazza Damiano chiesa.
Assemblea solidale con gli indagati del 2 dicembre
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– Febbraio 27, 2013
22/02 Astensionismo e prospettive di lotta – ASSEMBLEA + APERITIVO
VENERDì 22/02 ORE 18
presso la Federazione Anarchica Livornese
in Via degli Asili 33
ASSEMBLEA-DIBATTITO
su astensionismo e
prospettive di lotta
a seguire: aperitivo, chiacchiere, cibo, musica, libri e giornali
NON VOTARE
NON PARTECIPARE ALLA TUA OPPRESSIONE
La sfiducia nei confronti delle istituzioni e dei partiti sta crescendo sempre di più. I governi che si sono susseguiti, lo Stato ed i suoi apparati mostrano il loro vero volto corrotto, oppressivo e
repressivo, sostenendo senza mezzi termini gli interessi padronali e difendendo i privilegi di chiesa, militari e caste varie, gettando la maggior parte della popolazione nella miseria.
Sempre a caccia di poltrone
In tempo elettorale questa sfiducia si manifesta in un aumento dell’astensionismo, ma c’è anche chi sfrutta quella che dai media è definita “antipolitica” per candidarsi proponendo improbabili “rinnovamenti” e “pulizie” del parlamento, governi formati da “gente comune”. Questi sono solo i vecchi trucchi di chi sgomita per conquistare una poltrona in periodi di crisi politica.
Pensare di cambiare qualcosa andando a votare è solo un’illusione.
Nessuna conquista popolare, nessun reale cambiamento sociale può
passare attraverso il voto, attraverso l’azione di un governo.
Lo Stato è il problema
In tutta Europa i governi impongono con la violenza ai lavoratori e alle lavoratrici sempre maggiori sacrifici per garantire i profitti di pochi. Lo Stato attraverso l’azione del governo deve sempre difendere gli interessi della classe dei proprietari per assicurarsi il loro appoggio.
Un rinnovamento dello Stato quindi, un parlamento “pulito” fatto di politici onesti che ci conducano ad una società più giusta non è che una chimera, pura finzione. Questo vale anche per i sedicenti governi rivoluzionari. La storia è piena di governi e burocrazie che “in nome del popolo” hanno bloccato rivoluzioni e fatto arretrare le conquiste dei lavoratori. Ma se non ci bastano gli errori del passato basta guardare sull’altra sponda del Mediterraneo come le
rivoluzioni in Tunisia ed in Egitto, dopo la caduta delle vecchie dittature trovino i loro principali nemici nell’esercito e nei nuovi governi che massacrano il popolo e riempono le carceri proprio come quelli precedenti. Si capisce allora che nello Stato non può esserci soluzione, perché lo Stato è il problema.
Autogestione
Se governi e padroni sono il problema, allora la soluzione siamo noi, uomini e donne che lavorano. Lo stanno capendo in molti ormai. In Grecia i lavoratori non credono più alle promesse e alle belle parole, hanno deciso di organizzarsi dal basso, senza padroni. Sono nate così molte esperienze di autogestione, e proprio in questi giorni sta iniziando a funzionare una fabbrica di materiale edile completamente autogestita dagli operai a Salonicco, un esempio di come sia
concretamente possibile una società libera da padroni e governanti.
Azione diretta
Anche le singole conquiste dei lavoratori, l’affermazione dei diritti, le lotte ambientali non possono essere delegate alla bontà di un governo. Dalla riduzione dell’orario di lavoro alla scala mobile, dall’aborto all’autodeterminazione delle donne, dal nucleare alle lotte contro gli inceneritori, tutte le vittorie sono state raggiunte dai grandi movimenti di lotta.
Sono stati parlamento e governi invece a smantellare alcune di queste conquiste, è nelle istituzioni che si attenta quotidianamente alle nostre libertà. È con l’azione diretta, con la lotta in prima persona, solidale e dal basso, senza capi e burocrazie che si possono ottenere concreti risultati a vantaggio di tutti.
FEDERAZIONE ANARCHICA LIVORNESE – COLLETTIVO ANARCHICO LIBERTARIO
cdcfedanarchicalivornese@virgilio.it – collettivoanarchico@hotmail.it
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– Febbraio 21, 2013
Comunicato cdc FAI su repressione a Livorno
http://www.federazioneanarchica.org/archivio/20130216cdc.html
Solidarietà con i compagni livornesi vittime della repressione!
36 indagati, 8 obblighi di firma, diverse perquisizioni per l’ennesima inchiesta contro l’opposizione politica e sociale nel nostro paese.
Era il 30 novembre 2012. Una trentina di persone con bandiere No Tav contesta pacificamente il comizio del segretario del PD Bersani, a Livorno per le primarie del centro sinistra. La polizia interviene caricando i manifestanti per bloccare la protesta.
Il giorno successivo, un presidio itinerante per il centro cittadino indetto per denunciare gli eventi della sera prima viene caricato a freddo e con violenza per impedire la manifestazione.
Di fronte a questa provocazione decine di passanti si uniscono ai compagni appena caricati.
Il 2 dicembre un migliaio di livornesi rispondono alla violenza della questura, attraversando in corteo il centro cittadino in modo comunicativo e determinato, dimostrando che la città tiene alta la testa e non è disponibile ad accettare ulteriori provocazioni.
Tre mesi dopo la parola è passata alla magistratura che punta sulla premeditazione costruendo un teorema che inscriverebbe i tre giorni di lotta in un unico disegno. Sebbene le proposte dei PM di otto arresti e sei detenzioni domiciliari siano state respinte dal Gip, resta in piedi un apparato inquisitorio, che si fonda sulla responsabilità collettiva, il concorso, la premeditazione.
In quest’operazione della magistratura c’è la volontà di colpire chi ha osato contestare le scelte di un partito che, mutando vesti e denominazioni, governa interrottamente la città di Livorno dal dopoguerra.
C’è la volontà di colpire la solidarietà con il movimento No Tav, un movimento sotto attacco perché resiste all’imposizione violenta di un’opera inutile, perché ha reso visibile il sistema di drenaggio di risorse pubbliche a fini privati, che è la trama sottesa alle grandi opere.
Il messaggio è chiaro: chi reagisce ai soprusi della polizia finisce nel mirino della magistratura.
A Livorno come ovunque in Italia normali manifestazioni di piazza, i picchetti degli operai o i blocchi delle strade delle popolazioni resistenti, vengono trattati in termini di ordine pubblico.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana esprime la propria solidarietà ai compagni livornesi, tra i quali un compagno della Federazione Anarchica Livornese e due del Collettivo anarchico libertario livornese. Invita inoltre tutti quanti hanno a cuore le sorti della libertà ad esprimere solidarietà e a battersi per far crollare la montatura.
La miglior risposta al moltiplicarsi delle operazioni repressive è nel moltiplicarsi ed estendersi delle lotte sociali.
La Commissione di Corrispondenza della FAI
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– Febbraio 18, 2013