NO AL RAZZISMO, ALLO SFRUTTAMENTO, ALLA REPRESSIONE DEL DISSENSO
Ogni giorno ci viene
ripetuto che la criminalità è in aumento, soprattutto a causa di persone
immigrate; ma è veramente così?
Il governo bombarda i cittadini con questa campagna di paura e di odio razzista
sfruttando abilmente gli organi di informazione, che alimentano il senso di
paura nel tessuto sociale, aprendo la strada, in nome della “ sicurezza”, a
provvedimenti fortemente autoritari e repressivi nei confronti degli strati
sociali più deboli. Il risultato di queste politiche è l’aumento della
repressione da parte dello stato: si vuole arginare il malcontento sociale
spostando l’attenzione su questioni spesso fittizie e montate ad arte,
favorendo frammentazione e divisione tra quelle fasce sociali che potrebbero
contrastare l’ordine politico ed economico.
La questione della violenza sessuale è, in questo senso, esemplare: secondo le
statistiche del 2007 il 90% degli stupri avvengono all’interno delle mura domestiche
o comunque per mano di familiari e conoscenti,mentre
solo il10% è attribuibile ad estranei. Quello che viene evidenziato ogni giorno
dai mezzi di comunicazione è invece il contrario: i canali d’informazione
concentrano l’attenzione solo su quei "casi esemplari" che permettono
di diffondere nell’immaginario della popolazione l’equazione
immigrato=criminale / immigrato=stupratore.
Per comprendere a fondo quello che sta accadendo è importante analizzare alcuni
aspetti della questione.
b
–IL MODO IN CUI VIENE CREATA L’ "EMERGENZA SICUREZZA" NELLA
ATTUALE SITUAZIONE POLITICA.
-L’USO STRUMENTALE DEGLI STUPRI AL FINE DI FOMENTARE L’ODIO RAZZIALE.
-LA RIDUZIONE DEL RUOLO
DELLA DONNA A PRIMA PROPRIETA’ DEL MASCHIO,
CHE DEVE ESSERE PROTETTA DALLO "STRANIERO INVASORE".
-L’USO DEI FENOMENI DI INTOLLERANZA E DI ODIO RAZZIALE
APPOSITAMENTE ALIMENTATI ALLO SCOPO DI CREARE ANTAGONISMI E ROMPERE I LEGAMI DI
SOLIDARIETA’ ESISTENTI TRA QUEGLI STRATI SOCIALI CHE POSSONO METTERE IN PERICOLO
L’ORDINE POLITICO ED ECONOMICO.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese (F.A.I.)