Da "Umanità Nova" settimanale anarchico
Domenica 17 Teodoro
Buontempo, detto "Er Pecora", presidente del partito fascista La
Destra, è stato a Livorno per presentare la lista "Identità e
Territorio" che partecipa alle amministrative locali. Non ha però avuto
una giornata tranquilla. La presentazione che avrebbe dovuto svolgersi
alle 18, si è potuta svolgere solo con un notevole ritardo. Buontempo è
infatti stato sorpreso con alcuni suoi camerati fuori da un noto bar
del lungomare livornese, la notizia si è sparsa rapidamente, e presto è
stato costretto a rifugiarsi all’interno del locale ormai vuoto,
accerchiato da una cinquantina di persone, con le porte sbarrate ed un
pugno di DIGOS all’esterno. Mentre decine di persone inveivano contro
di lui e molti passanti si fermavano ridendo nel guardare il fascista
attraverso le vetrine del bar, attaccato al telefono e visibilmente
agitato, sono arrivati alcuni mezzi di polizia e carabinieri che si
sono posti nel parcheggio dietro al locale,
senza intervenire.
Inizialmente Buontempo ed i suoi (era presente Pecoriello, noto
stragista nero) hanno cercato il contatto con i contestatori per
provocare, per poi sfogarsi con saluti romani in serie. Solo dopo oltre
un’ora hanno osato uscire dal retro, attraverso un cordone di DIGOS per
salire di nascosto in una macchina in mezzo all’antisommossa, si sono
quindi rapidamente diretti verso la sala circoscrizionale dove li
aspettavano meno di dieci persone per la conferenza. Anche là si erano
radunate alcune decine di persone, alta la tensione, alimentata
dall’aggressività dei carabinieri in assetto antisommossa. Anche qui la
gente si ferma e si unisce ai cori, molti alle finestre, i fascisti
rispondono coi saluti romani. Dopo circa un’ora, al termine della
conferenza, i fascisti sono andati via scortati. Si è continuato a
presidiare la zona fino a quando anche le forze dell’ordine non hanno
iniziato ad allontanarsi e la sala non era ormai chiusa.