11/05, firenze:
LA POLIZIA ATTACCA GLI STUDENTI MEDI A COLPI DI CASCHI E MANGANELLI
AL TERMINE DI UN CORTEO SPONTANEO
NUMEROSI FERITI E DENUNCIATI
Lunedì 11 a Firenze davanti al Liceo Michelangelo la Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini aveva
organizzato una "merenda autoorganizzata" e un presidio contro la repressione nelle scuole e la
soppressione degli spazi autogestiti.
Questo presidio era stato organizzato in seguito alla decisione del preside del Michelangelo, candidato
a Firenze per il centro-sinistra nella lista di Renzi, di vietare alla Rete dei Collettivi di riunirsi
nell’Aula Autogestita, nella quale da tempo si svolgevano le assemblee della Rete.
Questo atto del preside è solo uno degli ultimi tentativi di reprimere, criminalizzare ed isolare gli
studenti della Rete dei Collettivi, gli unici a portare avanti a Firenze una lotta autoorganizzata nelle scuole;
già al Liceo da Vinci al Collettivo Studentesco Autonomo era stato proibito di riunirsi all’interno
della loro scuola.
Il presidio di lunedì aveva portato in piazza circa 60 studenti, a dimostrazione del fatto che denunce,
provvedimenti disciplinari, minacce ed atti repressivi fuori e dentro le scuole non sono riuscti in
questi mesi ad isolare gli studenti della Rete, a bloccare la lotta autoorganizzata.
Vista la presenza di decine di studenti al presidio, è partito dal Michelangelo un corteo studentesco
spontaneo che ha attraversato il centro, fermandosi davanti alla prefettura per poi ritornare di
fronte al Liceo.
Praticamente a fine corteo, a 200 metri dalla scuola, un agente della DIGOS ha aizzato l’antisommossa
contro gli studenti che gli stavano urlando di smettere di filmare i manifestanti. Improvvisamente
quindi gli studenti sono stati caricati prima a colpi dei caschi che ancora la polizia non aveva
indossato e poi a colpi di manganello. Un ragazzo minorenne ferito gravemente al volto è stato
ricoverato con gli zigomi rotti e lesioni ad un occhio, altri hanno dovuto far ricorso al pronto
soccorso, alcuni sono stati fermati e portati in Questura.
Quanti sono riusciti a scppare si sono poi mossi, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, sotto la
Questura per chiedere il rilascio dei fermati e denunciare le violenze subite.
La polizia ha caricato di nuovo, c’è stata una sassaiola e poi una dura carica
che ha disperso il presidio. Sono stati fermati e portati in Questura altri studenti che stavano
scappando, presi dalla polizia che aveva dato il via ad una caccia all’uomonelle strade circostanti.
Quanto è successo a Firenze lunedì è gravissimo, l’attacco della polizia a corteo ormai terminato
e le cariche sotto la Questura confermano il ruolo repressivo e provocatorio delle forze dell’ordine,
finalizzato ad isolare chi lotta.
Alcuni studenti sono finiti in ospedale, alcuni saranno denunciati per manifestazione non autorizzata,
oltraggio, lesioni e danneggiamento.
Ma non sono riusciti ad isolare, anzi, hanno solo rafforzato i legami di solidarietà tra le realtà
studentesche, hanno mostrato qual’è il vero mestiere delle forze dell’ordine.
Vorrebbero infliggere colpi duri agli studenti autoorganizzati di firenze, togliere loro ogni spazio di
azione politica, di autogestione e di intervento, metterli in ginocchio perché nel prossimo anno
scolastico non costituiscano più un problema.
Questi attacchi, che non vanno a danneggiare solo la Rete ma tutti gli studenti fiorentini,
possono esser respinti solo aprendo spazi di intervento là dove la repressione vorrebbe chiuderli,
impedendo con la solidarietà attiva l’isolamento delle realtà studentesche in lotta.
Per questo come Coordinamento Studentesco Livornese abbiamo organizzato mercoledì 13, sotto la
Prefettura di Livorno un presidio di solidarietà agli studenti fiorentini caricati dalla polizia, al quale hanno
partecipato circa una trentina di persone e che si è concluso con un volantinaggio nelle piazze del centro
e con l’affissione di alcuni striscioni.
ESTENDERE LA SOLIDARIETA’,
RILANCIARE LA LOTTA!
COORDINAMENTO STUDENTESCO LIVORNESE