Di fronte alle elezioni comunali, la
posizione degli anarchici non cambia: votare è inutile, è la lotta
che decide.
Qual è infatti il reale spazio delle
amministrazioni locali, di fronte a problemi come quello della
gestione del territorio, della casa, della sanità, della sicurezza?
Qual’è la natura di classe delle scelte che vengono compiute dai
comuni, dalle provincie?
Il governo centrale, su questioni come
quella dei rifiuti, dell’impatto ambientale, dei trasporti rosicchia
progressivamente i poteri di controllo delle autorità locali; dove
questi poteri non sono limitati da nuove leggi sono limitati dalla
mancanza di risorse, come per la sanità e l’istruzione.
I provvedimenti presi dalle
amministrazioni locali sono incapaci poi di affrontare la cronica
carenza di case per i proletari: la costruzione di case popolari è
ferma, il patrimonio pubblico viene svenduto, sulla crisi dei mutui
gli enti locali non hanno i mezzi per incidere. I provvedimenti presi
hanno l’unico risultato di distribuire in modo diverso la rendita
immobiliare.
La rendita immobiliare, prodotto
mostruoso della proprietà privata, è una questione con cui
l’analisi di classe, in Italia, non si misura mai. La rendita e i
suoi percettori sono ignorati ufficialmente da politici, sociologi ed
economisti; in realtà sono i protagonisti reali della politica
locale. Chi vuole partecipare alla sua spartizione partecipi pure
alle elezioni comunali; chi vuole cambiare realmente non può che
affidarsi all’autorganizzazione e all’azione diretta.
A S S E M B L E A D I BA T T I T O
Per discuterne insieme
venerdì 29 alle ore 21:30
presso la F.A.L. – Via degli Asili 33 57126 Livorno
Federazione Anarchica Livornese
Collettivo Anarchico Libertario