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21 ARRESTI. ANCORA REPRESSIONE CONTRO IL MOVIMENTO STUDENTESCO

da infoaut.org
 
06.07.2009

[No G8 Torino] L’Onda non si arresta! 21 arresti a Torino Bologna Napoli e Padova per gli scontri di corso Marconi

Questa mattina la digos di Torino, in coordinamento con la Direzione
centrale della polizia di prevenzione, ha eseguito 21 arresti in
diverse città d’Italia contro l’Onda Anomala. Le misure repressive
fanno riferimento agli scontri studenti-polizia del 19 maggio scorso a
Torino, in occasione del corteo in opposizione al G8 University Summit.

A Torino, Padova, Napoli e Bologna sono stati arrestati studenti e
studentesse protagonisti della, già soprannominata, "rivolta di
Torino". 12 di questi sono stati realizzati nel capoluogo piemontese,
gli altri nel resto d’Italia. Il compagno napoletano è stato fermato a
L’Aquila, trovandosi lì in occasione delle mobilitazioni contro il G8
abruzzese.

Arresti più che attesi dall’Onda: la mannaia della repressione non ha
bloccato la rabbia degli studenti e delle studentesse, che in 10mila
hanno attraversato Torino il 19 maggio contro il G8 dell’università,
che in migliaia si sono scontrati con le forze dell’ordine, che
compatti hanno rivendicato in toto la giornata di conflitto. Gli
arresti dell’oggi quindi non possono che essere considerati come il
conseguente costo della rottura di piazza esercitata, dell’esondante
segnale politico lanciato il 19 maggio. "Noi la crisi non la paghiamo,
noi la crisi ve la creiamo!", questo quello che l’Onda ha gridato per
le strade di Torino, questo quello che ha fatto e si prepara a fare per
l’autunno che viene.

Le misure contro l’Onda arrivano, non casualmente, poco prima del G8 de
L’Aquila: fin troppo scontata la tempistica del ministro dell’interno
Roberto Maroni, in combutta con la cabina di regia della "procura
democratica" di Giancarlo Caselli, con quest’ultimo al servizio del duo
Berlusconi-Maroni nella fabbricazione della risposta da dare alla
mareggiata di maggio.

L’Onda non arretra, affronterà anche questo scoglio, non facendosi in
alcun modo intimorire dagli arresti e dalle perquisizioni operate su
scala nazionale, cosciente di aver intrapreso la direzione giusta visti
i risultati politici ottenuti dall’Onda perfetta, nella scelta di un
piano di conflitto e contrapposizione ad una realtà, universitaria e
sistemica, colma e da traformare. L’Onda non si arresta, liber* tutt*.




COMUNICATO DELL’ONDA ANOMALA DI TORINO


Questa mattina la magistratura torinese ha eseguito numerose
perquisizioni ed applicato 21 misure cautelari nei confronti di diversi
studenti ed alcuni militanti del network antagonista torinese che
avevano partecipato alla mobilitazione contro il g8 dell’università di
Torino del 19 maggio scorso.

L’operazione su scala nazionale ha colpito anche studenti di Padova,
Bologna, Milano e Napoli. La magistratura, con un atto più che
scontato, soggiace direttamente alle direttive ministeriali, cercando
di reprimere il movimento di dissenso che, dall’autunno in poi, ha
coinvolto migliaia di studenti in tutta Italia: l’Onda anomala.

Il mandante di questa operazione è evidentemente il ministro Maroni
che, oltre a reprimere il dissenso, compie un’operazione preventiva in
vista dell’imminente g8 dell’Aquila. Tutto troppo scontato. La
prevedibilità di quest’operazione non ci ha certamente colto di
sorpresa: le pratiche repressive utilizzate da governo, magistratura e
polizia si ripetono, ma non riusciranno certamente ad ingabbiare quello
straordinario movimento che da settembre ad oggi ha "inondato" le
scuole, le università e le strade delle nostre città. Gli arresti
dell’oggi contro l’Onda, non possiamo che leggerli ed interpretarli
come attesa conseguenza della rottura di piazza esercitata da migliaia
di studenti e studentesse nella giornata del 19 maggio, che si sono
andati a scontrare con la polizia in opposizione al G8 University
Summit, lanciando segnali ben precisi, di avversione al summit, di
indisponibilità a pagare la crisi, ma anzi di crearla.

Questa operazione non ci farà arretrare di un passo.
Continueremo come sempre, inesorabili, a riprenderci i nostri spazi.
L’Onda non si arresta! Tutti liberi. Subito!


ONDA ANOMALA – TORINO

 

 

Onda vs repressione. Occupazioni a Roma e Venezia


L’Onda Anomala si è subito attivata contro gli arresti degli studenti e
delle studentesse per gli scontri in corso Marconi in opposizione al G8
University Summit di Torino. Tutte le articolazioni dell’Onda sono in
mobilitazione e fermento, per organizzare la risposta alla repressione,
coscienti di essere nel giusto, tranquille nel ritenere le misure
cautelari come l’attesa conseguenza della rottura fatta in piazza, del
segnale politico lanciato in faccia a chi vuole scaricare sempre verso
il basso i costi di una crisi sistemica che debbono pagare coloro che
l’hanno generata.

L’Onda veneziana ha occupato a metà mattina il rettorato
dell’università, lo stesso ha fatto l’Onda romana. A Torino alle 14 è
fissata una conferenza stampa, a Bologna è stato lanciato un
appuntamento alle 12 in via Zamboni, a Napoli a Palazzo Corigliano alle
14, anche a Padova si terrà una conferenza stampa alle 12:30.

Gli arresti non fermano l’Onda, che non si farà ingabbiare dei
meccanismi repressivi, pronta a riprendere il largo per una nuova
mareggiata: iniziando una campagna nazionale per la liberazione dei
compagni e delle compagne arrestati, preprarando una nuova inondazione
per un autunno che viene e che si annuncia bollente!

Posted in Scuola/Università.