La settimana appena trascorsa è stata
una settimana di ripresa della lotta nella scuola. In tutta italia
gli studenti sono tornati in piazza a migliaia, sono partite le
mobilitazioni negli istituti con occupazioni ed autogestioni e c’è
stato il primo sciopero dei lavoratori della scuola.
In particolare in toscana il movimento
studentesco è tornato a farsi sentire in molte città.
(pisa)
Il 5 di ottobre si è svolto a Pisa un
corteo per contestare la presenza di Gelmini e Brunetta al CNR per un
convegno. I ministri, a seguito di una campagna contro di loro e alla
convocazione del corteo hanno poi rinunciato alla presenza. Il corteo
è riuscito, nonostante fosse in realtà una manifestazione convocata
più da parte di aree di movimento che non da un organismo
studentesco, e nonostante i limiti che pone la semplice opposizione
alla presenza dei singoli ministri. Sarebbe infatti stato necessario
gettare le basi per una nuova e più ampia mobilitazione. In ogni
caso è stata una ottima occasione per tornare in piazza, hanno
partecipato oltre mille studenti, soprattutto medi, e un centinaio di
persone da fuori provincia, soprattutto da Livorno e da Massa.
(livorno)
A Livorno fin da prima dell’inizio
dell’anno scolastico è ripresa l’attività del Coordinamento
Studentesco Livornese che riunisce gli studenti universitari e
soprattutto medi dei vari istituti della città. Dopo settimane di
presidi, volantinaggi, assemblee, cortei spontanei e altre iniziative
(riportate sui numeri precedenti di questo giornale), si è svolto un
corteo studentesco nella mattinata di mercoledì 7. Alla
manifestazione hanno partecipato oltre 3000 studenti, che hanno prima
raggiunto il concentramento con cortei dalle varie scuole e poi hanno
attraversato insieme il centro, paralizzando la città. Da ogni
scuola si è avuta una partecipazione numerosa ed organizzata, con
striscioni e slogan, hanno partecipato al corteo anche lavoratori, in
particolare una delegazione dei cassintegrati ex Delphi con un
proprio striscione. Il corteo ha attraversato le vie del centro con
volantinaggi, slogan ed interventi, riscuotendo spesso l’appoggio dei
passanti.
Giunti in Piazza del Cisternone, dove il corteo avrebbe
dovuto fermarsi per dar luogo ad una assemblea in piazza, si è
invece proseguito, vista la partecipazione e la volontà dei
manifestanti di andare avanti. Si è dunque arrivati all’incrocio tra
V.le Carducci e l’Aurelia nel suo tratto urbano, dove si è svolta
una assemblea. Gli interventi hanno evidenziato l’importanza di
questa giornata di lotta, l’importanza di creare legami con le altre
città, visto che i giorni successivi sarebbero stati fondamentali
per il rilancio del movimento a livello nazionale.
Sulla base di
questo corteo si è svolto nel pomeriggio di sabato 10 un presidio in
P.Grande che, nonostante la pioggia, ha visto la partecipazione di
una cinquantina di studenti. L’assemblea del Coordinamento
Studentesco livornese, tenutasi lunedì 12 ottobre ha deciso di
lanciare nuove iniziative di mobilitazione. E’ stato infatti deciso di tornare in piazza il 15 ed il 22 ottobre con
due presidi studenteschi in P.zza Cavour alle ore 17, è stata poi
fissata al 26 ottobre mattina la data per un prossimo corteo
studentesco che coinvolga ancora tutte le scuole della città. Per
quanto riguarda le singole scuole la situazione è in continua
evoluzione e si stanno tenendo in questi giorni assemblee autogestite
per decidere come proseguire le mobilitazioni da dentro gli istituti.
(firenze)
La giornata del 9 ottobre, che ha visto
anche il primo sciopero nel settore scuola, nell’ambito studentesco è
stata una giornata di mobilitazione diffusa su tutto il territorio.
Inizialmente nata da una convocazione dell’UDS “(“sindacato
studentesco” istituzionale fortemente legato alla cgil), ma poi
divenuta in diverse città una manifestazione promossa da assemblee
più allargate, senza presenza di bandiere di organizzazioni
specifiche e su piattaforme più radicali. Questo è ad esempio
quello che è avvenuto a Firenze dove, a seguito del movimento dello
scorso anno e delle dure repressioni in primavere ed estate,
dall’inizio dell’anno scolastico si è formata una assemblea di
studenti medi autoorganizzati. Tale assemblea ha creato una
piattaforma dai contenuti molto radicali sulla quale sono riusciti a
coinvolgere tutte le organizzazioni studentesche. Il corteo del 9 a
Firenze non è stato quindi un corteo dell’UDS ma un corteo
autoorganizzato di oltre 10000 studenti, che nonostante la pioggia
hanno attraversato il centro ed i viali fino a raggiungere la sede di
Confindustria. Sempre a Firenze il 10, come era stato annunciato il
giorno prima al corteo, sono state occupate più di dieci scuole ed
alcune facoltà, nuove assemblee si sono svolte poi lunedì 12.
A Firenze dunque sta crescendo un
movimento studentesco forte, di massa e radicale, che si muove per
via assembleare ed in una prospettiva di lotta ampia.
La settimana appena trascorsa dunque è
stata molto importante per la ripresa del movimento e, nonostante le
differenze riscontrate nelle varie città, vi è la possibilità di
una crescita del movimento studentesco.
C’è da notare però che la situazione
è molto diversa rispetto allo scorso anno. L’informazione mainstream
non fa considerare la scuola e l’università come temi “caldi”.
Le mobilitazioni, pur avendo ancora un carattere di massa coinvolgono
un minor numero di studenti. In alcune situazioni il contenuto di
piattaforme e rivendicazioni si fa più radicale. L’ambiente
universitario è ancora abbastanza fermo, forse anche perché sconta
l’errore di aver orientato l’intero movimento dell’Onda dello scorso
anno sull’opposizione a singoli provvedimenti, senza cercare di
costruire una più ampia prospettiva di lotta. Nel contempo è
proprio ora che l’attacco del Governo si fa più pesante. Dalla
settimana appena trascorsa giungono le prime risposte a questo
attacco, spetta a noi fare in modo che queste risposte si traducano
in un nuovo movimento.