Lunedì 12 alle ore 18 si è svolto a Livorno sotto la Prefettura un
presidio per la scarcerazione di due militanti del Movimento
Antagonista Livornese attualmente detenuti a Sollicciano, in fermo
giudiziario dalla mattina del 12/10.
I due compagni, che domenica 11
si trovavano a Pistoia ad una assemblea per la costituzione di un
coordinamento contro le ronde presso un circolo ARCI, sono stati
portati insieme a tutti gli altri presenti nella Questura di Pistoia
con il pretesto di procedere ad identificazioni. La polizia infatti
aveva fatto irruzione nell’assemblea all’interno del circolo per
effettuare una perquisizione in merito ad una aggressione ai danni dei
fascisti di Casa Pound avvenuta qualche ora prima. Nella notte si è
formato un presidio di fronte alla questura per chiedere la liberazione
dei fermati. Quasi tutti sono stati lentamente rilasciati nel corso
della notte, solo per tre persone, tra cui i due livornesi Alessandro
ed Elisabetta, è stato confermato il fermo.
Al presidio di oggi a
Livorno hanno partecipato oltre 250 manifestanti tra organizzazioni
politiche partitiche e di movimento, studenti, singole persone. Dopo
alcuni interventi di solidarietà dal microfono sotto la Prefettura che
hanno ribadito l’estraneità degli arrestati ai fatti per cui sarebbero
stati incarcerati, il presidio si è trasformato in un corteo non
autorizzato che ha attraversato il centro per raccontare quanto era
successo.
Il corteo è terminato intorno alle 19:30 presso il
Municipio, in P.zza Civica, è stato appeso sulle scale monumentali del
comune uno striscione che chiedeva la libertà per tutti e con decisione
i manifestanti sono entrati nella sala consiliare del Comune dove si
stava svolgendo un consiglio comunale. Il consiglio è stato sospeso
fino alle 21 e una delegazione ha incontrato il sindaco affinché sia
presa una posizione in merito alla questione. Per tutta la serata un
gruppo di manifestanti ha presidiato l’ingresso del Municipio. Sono
state annunciate nuove iniziative di solidarietà.
Il 14 ottobre il GIP ha convalidato gli arresti, attualmente 2 compagni di livorno sono ai domiciliari e un compagno di massa è in carcere a Pistoia. A Livorno ed in altre località della toscana continuano quotidianamente mobilitazioni di solidarietà