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Immigrazione: seconda fuga in 48 ore dal Cie di Brindisi, dopo l’ennesima guerriglia

Gazzetta del Mezzogiorno, 28 maggio 2010


Seconda rivolta con evasione dal centro di Restinco, in
sole 48 ore, da parte di un gruppo di detenuti nordfricani pe lo più di
nazionalità tunisina. Dopo i disordini verificatisi nella serata di
lunedì – sfociati nella fuga di 9 extracomunitari in attesa di
identificazione e nel leggero ferimento di cinque uomini del dispositivo
di sorveglianza – l’altra notte, intorno alle 12, i circa
settantacinque stranieri presenti nella parte della struttura destinata a
chi non ha i requisiti per restare in Europa hanno dato vita ad un vero
assalto ai danni dei militari del San Marco e delle forze dell’ordine
che piantonavano le uscite del recinto interno. La massa di
extracomunitari, oramai priva di controllo, è riuscita a sfondare uno
dei cancelli facendosi strada col lancio di sedie e di oggetti
contundenti, fino ad impegnare il personale di guardia in un vero e
proprio scontro fisico che, fortunatamente, non ha comportato altri
feriti.
E mentre una parte dei detenuti ingaggiava la guerriglia in prossimità
del cancello sfondato, un altro gruppo di ribelli è riuscito a scalare
l’alto muro di cinta che costituisce l’ultimo anello di recinzione che
divide la struttura dall’esterno. Così, raggiunti i campi circostanti, i
fuggitivi hanno fatto perdere ogni loro traccia. Pare che in questa
circostanza siano stati circa quindici i nord africani evasi dal Centro
di identificazione e di espulsione (Cie) di Restinco.
Ed a nulla è servita l’immediata mobilitazione, anche in questo caso, di
tutte le pattuglie di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza di
servizio in città al momento della sommossa. Via radio sono state fatte
convergere in forze presso il Cie, ubicato pochi chilometri fuori
dall’abitato. Ma al loro arrivo la prima ondata di ribelli aveva già
sfondato e la fuga dei quindici era ormai avvenuta. Nelle campagne della
zona sono state subito disposte ricerche, sfociate in una caccia
all’uomo che però non ha sortito effetti. Il tutto mentre all’interno
del centro il lavoro degli addetti alla sorveglianza e dei rinforzi
intervenuti a dar manforte era tutt’altro che finito.
La parte dei ribelli rimasta a forza all’interno del della struttura,
infatti, ha continuato a scontrarsi con gli addetti alla sorveglianza
rimanendo a lungo in agitazione e dando vita ad una serie di schermaglie
e di ulteriori tentativi di assalto alle recinzioni. Una situazione di
guerriglia protrattasi fino alle cinque di ieri mattina. Solo allora si è
registrata una tregua, anche se per tutta mattinata è stato necessario
mantenere la massima allerta, con funzionari della Questura e della
Prefettura rimasti sul posto fino alla tarda mattinata per valutare
momento per momento il dafarsi e disporre misure idonee a scongiurare
ulteriori situazioni di scontro.
Il bilancio delle due sommosse verificatesi tra lunedì sera e ieri
notte, a questo punto, è di 24 nordafricani evasi. Si tratta per lo più
individui già colpiti da decreto di espulsione, spesso ritenuti
responsabili di reati commessi nei loro luoghi d’origine o in altri
paesi europei, bloccati poi in Italia da clandestini recidivi.

Posted in Antirazzismo, Carcere, Generale.

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