MANI
IN ALTO QUESTA E’ UNA RAPINA !!
Appello
a tutti i lavoratori : costruiamo dal basso l’opposizione contro la
manovra del governo
La “manovra”
finanziaria varata da Berlusconi e Tremonti nei giorni scorsi prende
a pretesto la crisi economica e le politiche Europee per spostare
colossali fortune a favore dei ricchi, degli speculatori, delle
banche. Una vera e propria mannaia si sta abbattendo sui lavoratori
pubblici, una guerra senza quartiere a tutto il pubblico impiego,
alle retribuzioni, ai diritti, alla dignità, ma poi saranno colpiti
anche i contratti privati. Dopo aver blaterato per mesi sulla fuori
uscita dalla crisi, taroccando realtà, bilanci e conti, la manovra
da 24 miliardi mostra la ferocia di questo governo: un attacco senza
precedenti alle condizioni di vita di milioni di lavoratori pubblici.
Blocco
delle retribuzioni per quattro anni fino al 2013, proroga per altri
due anni del blocco delle assunzioni, licenziamento del 50% dei
precari, elevamento a 65 anni, a partire dal 2016, dell’ età
pensionabile per le donne, riduzione delle finestre di uscita per
coloro che matureranno il diritto ad andare in pensione, slittamento
e rateizzazione della liquidazione,
sono solo alcune delle ricette proposte dal governo per salvare
ancora una volta banche, evasori, corrotti e speculatori finanziari.
Ma la stangata non finisce qui: con il taglio di dieci miliardi in
due anni per comuni e regioni assisteremo ad un aumento della
tassazione locale o all’ennesimo taglio dei servizi sociali. Proprio
qualche giorno fa i dati OCSE collocavano i salari italiani agli
ultimissimi posti, e da circa 20 anni vengono chiesti sacrifici ai
lavoratori per ripianare un debito che nel corso del tempo è sempre
aumentato.
Per coloro
che hanno generato la crisi, nemmeno un euro di sacrificio: neanche
un euro pagheranno i possessori di grandi patrimoni, o coloro che
hanno usufruito dello scudo fiscale, o quegli speculatori che hanno
fatto shopping finanziario con i nostri soldi.
Lo
smisurato debito pubblico, causato dagli ingenti interessi che gli
stati (tra cui l’Italia) pagano a favore di banche, redditieri e
speculatori, viene agitato per poter regalare ulteriori interessi e
risorse proprio a coloro che sono i responsabili della crisi, anzi
chi ha costruito in violazione dei piani regolatori, stuprando il
territorio e anteponendo il proprio interesse personale all’interesse
generale, viene premiato col probabile, mascherato condono edilizio!
Occorre
respingere in maniera unitaria tra lavoratori pubblici, privati,
migranti, precari, cassa integrati, disoccupati..questo disegno ,
rivendicare il ritiro delle misure antipopolari e l’adozione di
misure concrete e massicce contro la speculazione finanziaria, misure
draconiane contro l’evasione fiscale. Occorre organizzarsi dal basso
e le forze politiche, sociali, sindacali che non vogliono
abbandonare la difesa dei diritti di lavoratori, devono trovare una
convergenza unitaria per sostenere un’ampia mobilitazione, che
permetta di difendere realmente il mondo del lavoro e gli interessi
popolari.
Vi
invitiamo a discutere venerdi 11 giugno ore 21,30 presso la sala
della circoscrizione 2 , scali Finocchietti
con
:
Gigi Malabarba del
Coordinamento “Uniti contro la crisi” di Milano
Tiziano Antonelli del
Comitato di lotta per il diritto al lavoro
Comitato Livornese
di lotta per il diritto al lavoro
Cip v. verdi 151 0762010 per
info comitatodilottalavoro@gmail.com