Ieri è morto un operaio a Livorno.
Dashnor Qalliaj era al primo giorno di lavoro per una ditta
appaltatrice all’interno del cantiere navale Benetti.
Dietro le dichiarazioni dei politici,
delle istituzioni, della Azimut-Benetti, dietro lo scaricabarile
delle responsabilità, c’è la realtà dei fatti: Dashnor è stato
ucciso.
E’ stato ucciso da chi negli appalti
gioca al ribasso sulle vite degli operai, è stato ucciso da chi
sfrutta quotidianamente i lavoratori, è stato ucciso dalle
istituzioni che sostengono le politiche padronali, è stato ucciso da
chi ricatta i lavoratori migranti con la minaccia del carcere,
dell’emarginazione, dei nuovi lager e dell’espulsione, da chi cerca
ogni giorno di rompere i legami di solidarietà tra i lavoratori.
E’ neccessario lottare per la sicurezza
sul lavoro e per respingere i sempre più forti attacchi del
padronato. L’unico lavoro sicuro è quello gestito liberamente dai
lavoratori senza lo sfruttamento, la rapina e l’oppressione dei
padroni e dello stato.
Siamo vicini ai familiari, agli amici
ed ai compagni di lavoro di Dashnor Qalliaj.
16/06/2010
Collettivo Anarchico Libertario
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