Il giorno 5 gennaio 2010 muore, nel carcere sughere di Livorno, Yuri, un ragazzo di 28 anni. Un’altra morte “sospetta” e inaspettata, come quella ad esempio di Marcello Lonzi. Tutte morti spacciate per “naturali”, tutte giustificate dalle forze dell’ordine, le quali sono appoggiate dal “nostro” stato che le lascia impunite.
Negli ultimi 10 anni sono state 20 le morti dentro il carcere livornese, e 98 in tutta la nazione, alcune spacciate per suicidi, altre per morti naturali…ma la verità è che l’unica causa è attribuibile ad una divisa e ad un sistema carcerario che non può essere riformato ma solo abbattuto.
Ed ecco che questa è l’ennesima bugia da parte delle “nostre” forze dell’ordine, che come ci ricorda la storia, ad esempio con Giorgiana Masi, riescono a tenere il loro segreto…che non è altro che l’omicidio di una persona.
Oggi non siamo soltanto qui per pretendere la verità, ma per non rivivere ancora nel futuro queste stragi da parte delle forze dell’ordine né in una cella né in una piazza. Affinché l’omicidio di Yuri, non rimanga nel silenzio, affinché ogni carcere, luogo di omicidi, abusi sessuali e violenze…sia definitivamente macerie…
OGGI URLIAMO IL NOSTRO ODIO, IL NOSTRO RANCORE E IL NOSTRO DISPREZZO NEI CONFRONTI DELLO
STATO E DEI SUOI SERVI
Collettivo anarchico libertario. Livorno