Nessun campo lager sì ai diritti No alla guerra e all’hub militare, sì alle politiche di pace
Siamo fermamente contrari all’allestimento della struttura di Coltano, destinata ai migranti e ai profughi sbarcati a Lampedusa. Si tratta di un luogo isolato, chiuso da due recinti di filo spinato, pensato per sorvegliare e rinchiudere. Di fatto si sta costruendo un “CIE”, un centro di detenzione, tra l’altro a due passi dall’aeroporto: è evidente che da lì si effettueranno espulsioni e respingimenti. Noi siamo contrari ai centri di detenzione per migranti, comunque denominati. Pensiamo, anzi, che non esistano CIE “buoni”, modelli “umani” o “umanizzabili” di gestione di queste strutture: la loro funzione è da sempre quella di rinchiudere ed espellere, di negare la libertà di movimento e i diritti fondamentali. Noi siamo fermamente contrari alla guerra in Libia, per più ragioni. La più evidente è che la guerra è mossa da interessi economici e geopolitici e non da intenti umanitari o democratici; una altra importantissima è data dall’inequivocabile dimostrazione che hanno dato i popoli maghrebini di potersi affrancare senza l’intervento militare di potenze straniere che mirano esclusivamente a controllare la politica economica, migratoria ed energetica della sponda Sud del Mediterraneo. Noi siamo contrari all’HUB militare di Pisa, da cui partiranno le prossime missioni militari italiane all’estero, che aumenterà il numero di voli che sorvolano il territorio pisano, il livello di rischio per la nostra città e l’inquinamento ambientale.
Per noi, però, tutto questo non significa opporsi all’arrivo o all’accoglienza dei migranti. Al contrario. Riteniamo molto pericolose le affermazioni di chi dice che “il territorio è saturo”, e che perciò “non possiamo accogliere anche i profughi”. Abbiamo sentito, in questi giorni, frasi apertamente xenofobe, come quella secondo cui Coltano, ospitando già centinaia di rom, non potrebbe farsi carico anche dell’accoglienza di cittadini tunisini e libici. Noi vogliamo far sentire una voce diversa. La voce di chi rivendica i diritti dei migranti. Di chi si oppone alla guerra, e che proprio per questo sostiene il diritto alla protezione per chi fugge da situazioni di conflitto. Non esiste nessuna “emergenza profughi”: gli sbarchi di questi giorni sono un fenomeno numericamente rilevante ma tutt’altro che ingestibile. Sono le politiche del governo a creare un’emergenza che non c’è, a suscitare paure per legittimare soluzioni repressive ed espulsive. E noi non vogliamo assecondare questa logica, né avallare la paura e la diffidenza nei confronti dei profughi.
Chiediamo che i migranti siano accolti al di fuori di ogni circuito detentivo o di reclusione, in luoghi aperti dove si possa liberamente entrare e uscire. Chiediamo forme di protezione che garantiscano il diritto di restare in Italia, e che impediscano espulsioni e respingimenti, non solo per chi viene dalla Libia (come persino la normativa vigente consentirebbe). Chiediamo, in particolare, che sia dato pieno accesso alla procedura per la richiesta di asilo o di protezione umanitaria e sussidiaria. Chiediamo che si attivino adeguate iniziative finalizzate all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo.
Per questo saremo in piazza sabato 02 aprile per un presidio contro questa barbarie.
Appuntamento in piazza XX settembre alle ore 15:00
Assemblea per i diritti dei migranti