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Emergenza casa. Due famiglie occupano la vecchia sede abbandonata della Circoscrizione 1: il video

circ_1_occupazioneNel pomeriggio di oggi due famiglie hanno occupato la vecchia Circoscrizione 1 di via delle Sorgenti, da tempo abbandonata a se stessa dall’amministrazione comunale come altre numerose strutture in città.

Il video dell’occupazione

Le due famiglie sono reduci da altrettanti sfratti e da mesi di infruttuosi colloqui e domande con l’assessorato al Sociale per l’assegnazione di una casa popolare: la risposta? “Nonostante abbiate i requisiti – queste le parole dell’assessore Cantù – non abbiamo dove mettervi. Non ora almeno, magari tra qualche mese”. Tra le scuse accampate i tagli del governo, la crisi, i furbi nelle case popolari, ecc. La realtà, come ha poi ammesso lo stesso Cantù, è che l’amministrazione ha sottovalutato il problema abitativo per anni. Adesso Livorno si ritrova con quaranta sfrattati al mese (500 l’anno) e nessuno sa come fare, soprattutto perchè la maggioranza lo sono per la cosiddetta morosità incolpevole, coloro che ad un certo punto perdono il lavoro e smettono di pagare l’affitto. Proprio come le due famiglie occupanti.
Magari se non si fossero venduti molti immobili di proprietà pubblica il problema sarebbe stato di più facile soluzione. Forse se non si fossero vendute le case popolari ce ne sarebbero molte di più (un tempo ce n’erano 12.000, ora 7.000 e molta più gente senza lavoro). Peccato che mentre tutti dicano a parole che il problema è grave, per mancanza di risorse e incompetenza niente si muova.
La sede della vecchia Circoscrizione 1 di via delle Sorgenti è una struttura pubblica tenuta vuota senza motivo in un momento in cui andrebbero riempiti anche i garage pur di dare un tetto alla gente. Una struttura che deve immediatamente essere inserita nel lotto degli edifici per l’emergenza abitativa.
Questa occupazione segue di pochi giorni quella di via Bonomo, quando è stato occupato un ambulatorio di proprietà del Comune chiuso da dieci anni e del quale tutti si erano dimenticati: in quel caso la risposta del sindaco è stata quella di inviare venti sceriffi travestiti da vigili per sgomberare l’immobile e mettere la famiglia occupante in albergo per una settimana. Forse la storia si riproporrà oggi o domani: forse verranno a sgomberare e denunciare famiglie che hanno diritto ad una casa popolare o ad una struttura d’emergenza che non c’è. Famiglie che devono avere il diritto, a prescindere da quello che possa dire il sindaco, di non fare dormire i propri figli in macchina.
Perché il dramma dell’emergenza abitativa non può e non deve essere risolto con la forza e con l’arroganza di vigili o polizia, ma con la logica. Per questo è necessario e doveroso adibire velocemente nuovi locali ad uso abitativo senza obbligare i cittadini a fare da soli quello che dovrebbe fare gente pagata da noi che invece ragiona di comprare un palazzo da 850.000 euro per metterci l’archivio del Tribunale.

Link: Occupazione di via Bonomo. Emergenza casa, i nodi vengono al pettine

(red.) 13 luglio 2011

Posted in Casa, Generale, Iniziative, Lavoro.

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