volantino che sarà distribuito oggi alla mainfestazione
BASTA GUERRA
Con questo slogan slogan siamo in piazza a Livorno sabato 22 ottobre, insieme ad altre forze politiche, sociali e sindacali che hanno costituito il Comitato 22 ottobre.
Sabato 22 ottobre è il giorno scelto per il rientro dei paracadutisti della “Folgore” dalla missione in Afghanistan e la Livorno ufficiale si prepara ad accoglierli la mattina allo stadio e il pomeriggio alla Rotonda di Ardenza.
Insieme al ritorno delle truppe, le autorità militari e civili celebreranno la battaglia di El Alamein, svoltasi durante la seconda guerra mondiale – combattuta dall’Italia fascista a fianco della Germania nazista, quando i paracadutisti italiani furono sconfitti dall’esercito britannico. In questa occasione ogni anno giungono a Livorno i nostalgici di quello sciagurato periodo.
Dopo le contestazioni degli anni precedenti, nell’ottobre del 2010 abbiamo organizzato insieme per la prima volta una grande manifestazione unitaria che portò in piazza l’opposizione al militarismo, alla guerra, alle spese militari, ai tagli e ad ogni nostalgia fascista. Rispetto allo scorso anno la situazione si è solo aggravata.
La concertazione salariale e le manovre a ripetizione del governo colpiscono i reddito proletario. Con il ricatto del debito si impone agli sfruttati, ai ceti popolari di pagare sulla propria pelle il mantenimento dei privilegi dei governanti, di Confindustria e delle banche, delle forze armate e della Chiesa. Le spese per gli armamenti nel 2010 hanno raggiunto i 23 miliardi e mezzo di euro, 29 miliardi sono stati investiti per acquistare aerei caccia, caccia bombardieri F-35 ed elicotteri da guerra.
La guerra imperialista alla Libia, combattuta anche dalle forze armate italiane, si è aggiunta a quella che si combatte ancora in Afghanistan, e alle altre missioni cosiddette di pace. Questa nuova guerra ha portato con le bombe morte e devastazione in Libia e devastazione sociale in Italia con montagne di euro spese per finanziare la “missione”.
Per questo oggi torniamo in piazza, a dispetto di chi vorrebbe farci tacere, a dispetto di chi vuole dividere i movimenti di lotta in “buoni” e “cattivi” per esprimere la nostra solidarietà a chi è colpito dalla repressione dall’interno e dall’aggressione imperialista all’estero.
Sabato 22 ottobre è il giorno scelto per il rientro dei paracadutisti della “Folgore” dalla missione in Afghanistan e la Livorno ufficiale si prepara ad accoglierli la mattina allo stadio e il pomeriggio alla Rotonda di Ardenza.
Insieme al ritorno delle truppe, le autorità militari e civili celebreranno la battaglia di El Alamein, svoltasi durante la seconda guerra mondiale – combattuta dall’Italia fascista a fianco della Germania nazista, quando i paracadutisti italiani furono sconfitti dall’esercito britannico. In questa occasione ogni anno giungono a Livorno i nostalgici di quello sciagurato periodo.
Dopo le contestazioni degli anni precedenti, nell’ottobre del 2010 abbiamo organizzato insieme per la prima volta una grande manifestazione unitaria che portò in piazza l’opposizione al militarismo, alla guerra, alle spese militari, ai tagli e ad ogni nostalgia fascista. Rispetto allo scorso anno la situazione si è solo aggravata.
La concertazione salariale e le manovre a ripetizione del governo colpiscono i reddito proletario. Con il ricatto del debito si impone agli sfruttati, ai ceti popolari di pagare sulla propria pelle il mantenimento dei privilegi dei governanti, di Confindustria e delle banche, delle forze armate e della Chiesa. Le spese per gli armamenti nel 2010 hanno raggiunto i 23 miliardi e mezzo di euro, 29 miliardi sono stati investiti per acquistare aerei caccia, caccia bombardieri F-35 ed elicotteri da guerra.
La guerra imperialista alla Libia, combattuta anche dalle forze armate italiane, si è aggiunta a quella che si combatte ancora in Afghanistan, e alle altre missioni cosiddette di pace. Questa nuova guerra ha portato con le bombe morte e devastazione in Libia e devastazione sociale in Italia con montagne di euro spese per finanziare la “missione”.
Per questo oggi torniamo in piazza, a dispetto di chi vorrebbe farci tacere, a dispetto di chi vuole dividere i movimenti di lotta in “buoni” e “cattivi” per esprimere la nostra solidarietà a chi è colpito dalla repressione dall’interno e dall’aggressione imperialista all’estero.
Ribelliamoci ad ogni parata guerrafondaia, militarista, nostalgica e nazionalista!
Ribelliamoci a chi ci dice che le stragi le guerre ed i bombardamenti sono umanitari!
Ribelliamoci a chi, a forza di ricatti, continua a chiederci sacrifici a causa della crisi, mentre i soldi per le spese militari, le guerre ed i bombardamenti ci sono sempre!
Ribelliamoci a chi sulla pelle degli sfruttati aumenta i propri profitti, in Italia come in Afghanistan, come nel resto del mondo!
Ribelliamoci a chi ci impone quotidianamente la violenza della guerra, del razzismo, della polizia, del militarismo, dello sfruttamento!
Ribelliamoci ovunque alla guerra, allo stato, al capitale!
FEDERAZIONE ANARCHICA LIVORNESE
COLLETTIVO ANARCHICO LIBERTARIO