Lottiamo per una vita libera dai veleni!
Il 17 dicembre scorso, durante una violenta libecciata, il cargo “Venezia” della
compagnia armatrice Grimaldi, “perde” al largo della Gorgona due semirimorchi con 198 fusti tossici (catalizzatori di monossido di cobalto e molibdeno) provenienti da un araffineria siciliana. Capitaneria, Prefettura ed amministrazioni locali hanno atteso ben 11 giorni prima di divulgare la notizia del disastro. Soltanto grazie alla controinformazione di comitati e associazioni ecologiste si è venuti a conoscenza del pericolo: il materiale contenuto nei bidoni “persi” al contatto con l’aria può infiammarsi, sprigionando polveri e gas nocivi, ed è tossico per la fauna marina.
A distanza di due mesi continuano a susseguirsi versioni contrastanti sulla ricostruzione dei fatti da parte delle autorità e della compagnia armatrice Grimaldi, principale responsabile del disastro.
L’annuncio dell’inizio delle operazioni di recupero dei bidoni non corrisponde ad una reale volontà da parte della compagnia Grimaldi di procedere rapidamente ed a proprie spese al recupero.
Come sempre le istituzioni (Capitaneria, enti locali, Prefettura) tutelano il profitto dell’armatore, del produttore e trasportatore delle sostanze tossiche, invece della salute delle popolazioni.
La storia si ripete, anche se con le dovute distinzioni. Come in Val Susa, come a Napoli, come all’Aquila, come a Casale Monferrato, come nella Livorno rigassificata col consenso della stragrande maggioranza dei partiti politici: da parte delle istituzioni solo disinteresse, minimizzazioni, imposizione di nocività.
Il diritto alla salute dei singoli e della collettività può essere tutelato solo attraverso l’autorganizzazione e l’azione diretta.
Solo impegnandosi in prima persona e lottando fuori e contro le istituzioni si può imporre:
-CHE SI METTANO IN AZIONE TUTTE LE MISURE PER RECUPERARE I BIDONI
-CHE SI FACCIA LUCE SU COSA EFFETTIVAMENTE E’ ACCADUTO SUL CARGO
VENEZIA LA NOTTE DEL 17 DICEMBRE
-CHE I RESPONSABILI DEI SILENZI E DELLE OMISSIONI SIANO MESSI DI FRONTE ALLE LORO RESPONSABILITA’
18 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE
organizzata da Vertenza Livorno – rete per la difesa della salute e dell’ambiente
ORE 15 PIAZZA CIVICA
Scendiamo in piazza sabato 18 febbraio a Livorno, non solo per difendere la salute e l’ambiente, ma anche contro la repressione nei confronti del movimento NO TAV, che in Val di Susa è ormai da anni un esempio per tutti coloro che lottano contro la violenza dello Stato e le devastazioni ambientali del capitalismo.
Un esempio raccolto anche dalle lotte popolari per la difesa della salute e dell’ambiente che pure nella nostra città si sono sviluppate in questi anni, come questa mobilitazione contro i veleni in mare.
Il 25 febbraio ci sarà in Val di Susa una grande manifestazione nazionale contro la repressione a cui sarà fondamentale partecipare. Libertà per i NO TAV!
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.
Collettivo Anarchico Libertario