Tutti i soggetti politici e sindacali, i comitati, le realtà ed i singoli sono invitati a partecipare all’assemblea cittadina di martedì.
PER ESSERE NO TAV NON OCCORRE ESSERE VALSUSINI,
BASTA ESSERE INFORMATI
- Questa opera è totalmente INUTILE: La regione Piemonte 20 anni fa stimava che i passeggeri tra Italia e Francia sarebbero cresciuti da 1 milione e mezzo fino a 7 milioni e 700 mila in dieci anni; ora invece sono 700 mila, un decimo del previstoeinfatti ilvecchio treno Torino – Lione è stato soppresso. Quindi si è cambiato il progetto per fare il TAV per le merci anziché per i passeggeri. Si potrà così risparmiare 30 minuti (!!!) nel trasporto delle merci. Il commercio annuo tra Italia e Francia è salito fino al 2000 e poi è crollato, passando da 8 a 2,5milioni di tonnellate di merci. La linea esistente ha una capacità di 20 milioni di tonnellate. La nuova linea ferroviaria Torino-Lione, tra l’altro, non sarebbe nemmeno ad Alta Velocità per passeggeri perché, essendo quasi interamente in galleria, la velocità massima di esercizio sarà di 220 km/h, con tratti a 160 e 120 km/h, come risulta dalla VIA presentata dalle Ferrovie Italiane. Per effetto del transito di treni passeggeri e merci, l’effettiva capacità della nuova linea ferroviaria Torino-Lione sarebbe praticamente identica a quella della linea storica (attualmente sottoutilizzata nonostante il suo ammodernamento terminato un anno fa e per il quale sono stati investiti da Italia e Francia circa 400 milioni di euro) che tra l’altro è già una linea Tgv che collega da anni Torino con Parigi.
- Questa opera è DANNOSA: vi è un forte rischio inquinamento a causa dei lavori (migliaia di camion e gas di scarico prodotti oltre ai materiali da rimuovere), aumenterebbe fortemente il dissesto idrogeologico sia in superficie che nelle falde sotterranee (già causati dalla costruzione e ammodernamento della attuale ferrovia, delle due strade statali e dell’autostrada con viadotti e trafori. Si vedano inoltre gli irrimediabili danni prodotti dal TAV qui in Toscana, nel Mugello), per non parlare della presenza accertata di amianto e uranio nelle montagne valsusine (L’ AGIP il 15 Aprile 1977 nel pieno fermento nucleare italiano si dichiarò interessata ad effettuare estrazione di materiali radioattivi proprio in quei luoghi. Lo stesso fece la ditta francese Minatome nel 1981. Si veda a lato il rilevamento in Bequerel di una roccia estratta in quelle valli, che è risultato superiore a quelli di Chernobyl). Qui si possono trovare maggiori e precisi riferimenti:
http://www.notav.info/documenti/nella-miniera-duranio-a-giaglione/
- Questa opera è un FINANZIAMENTO ALLE MAFIE E AI PARTITI: tutti questi soldi mossi nell’appalto pubblico agevolano l’infiltrazione della mafia nei cantieri. Nei sistemi di appalti e sub-appalti si crea un mix esplosivo di concessioni lavorative e voti pilotati verso i partiti.
Le ditte interessate dai lavori sono la CMC (cooperativa rossa di cui Pier Luigi Bersani fu amministratore), la ROCKSOIL (fondata e guidata da Giuseppe Lunardi – Ministro dei trasporti del governo Berlusconi) e IMPREGILO (33% del Gruppo Gavio, latitante in passato e indagato per corruzione con reato prescritto – 33% Gruppo Benetton noto per lo sfruttamento nel tessile asiatico e per la sottrazione di quasi un milione di ettari ai Mapuche in sud america – 33% Gruppo Ligresti patteggiò 4 anni nell’inchiesta Tangentopoli e ora di nuovo in attività).
Questa una dichiarazione di Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e Membro della Commissione Antimafia dal 1987 al 1994: “Ci attivammo come Commissione Antimafia perchè l’avvio del progetto e del conseguente cantiere fu accompagnato da bombe e attentati contro le imprese che si trovavano lungo la tratta. Per questo, decidemmo di aprire un’inchiesta, perché mi resi conto che nell’opera confluiva anche la malavita organizzata, al fine di lucrare somme ingenti attraverso la moltiplicazione dei costi. E’ venuto fuori che nella Tav partecipavano politici corrotti e imprese della mafia”.
Il 25 Febbraio 2012 scritto in piccolo su diversi quotidiani esce questa notizia: «Il rapporto del nucleo investigativo dei carabinieri di fine dicembre è stato depositato dalla Procura a disposizione dei legali dei 191 indagati di “Minotauro”: ridefinisce questi legami e estende ombre nuove su appalti pubblici, compresa “la commessa aggiudicata da Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) per realizzare la recinzione nel cantiere di Chiomonte”». Bruno Iaria nipote di Giovanni Iaria (esponente del PSI e attualmente in carcere per legami con la ‘ndrangheta) già arrestato per estorsione e detenzione d’armi, definito dai carabinieri come il capo della “locale” della ‘ndrangheta a Cuorgné (Torino), è stato dipendente della Italcoge tra 2006 e 2007. La stessa Italcoge che ha eseguito i lavori preparatori per il Tav a Chiomonte, in Val di Susa. Anche Roberto Saviano scrive: “Tutti parlano di Tav, ma prima di ogni cosa bisognerebbe partire da un dato di fatto: negli ultimi trent’anni l’Alta velocità è diventata uno strumento per la diffusione della corruzione e della criminalità organizzata, un modello vincente di business […]Questa è una certezza giudiziaria e storica.” E ancora: “Le mafie si presentano con imprese che vincono perché fanno prezzi vantaggiosi che sbaragliano il mercato, hanno sedi al nord e curricula puliti, e il flusso di denaro destinato alla Tav rischia di diventare linfa per il loro potenziamento, aumentandone la capacità di investimento, di controllo del territorio, accrescendone il potere economico e, di conseguenza, politico. Non vincono puntando il fucile. Vincono perché grazie ai soldi illeciti il loro agire lecito è più economico, migliore e veloce. Lo schema finanziario utilizzato sino ad ora negli appalti Tav è il meccanismo noto per la ricostruzione post-terremoto del 1980: il meccanismo della concessione, che sostituisce la normale gara d’appalto in virtù della presunta urgenza dell’opera, e fa sì che la spesa finale sia determinata sulla base della fatturazione complessiva prodotta in corso d’opera, permettendo di fatto di gonfiare i costi e creare fondi neri per migliaia di miliardi. La storia dell’alta velocità in Italia è storia di accumulazione di capitali da parte dei cartelli mafiosi dell’edilizia e del cemento. Il tracciato della Lione-Torino si può sovrapporre alla mappa delle famiglie mafiose e dei loro affari nel ciclo del cemento. Sono tutte pronte e già si sono organizzate in questi anni.”
Aggiungiamo inoltre che Paolo Comastri, direttore generale di Ltf, è stato condannato in primo grado per turbativa d’asta nell’ambito della gara di appalto per il tunnel di Venaus. Comastri era difeso da Paola Severino, attuale Ministro della Giustizia. Il Ministro della giustizia è l’avvocato difensore di chi voleva imbrogliare lo Stato in un’asta sui lavori del TAV.
Questa opera è un enorme SPRECO DI DENARO PUBBLICO: Le cifre parlano da sole. E’ comunque assurdo pensare che l’Italia pagherà il 57% di un’opera che passa solo per il 30% sul nostro territorio. La stima del costo è di 18-20 MILIARDI di euro e questi sono solo i preventivi, ma come sappiamo i costi in Italia lievitano in corso d’opera. Il costo medio al km per linee ferroviarie ad Alta Velocità è di 9,3 milioni di euro in Giappone, 10,2 in Francia, 9,8 in Spagna e 62,5 in Italia!!!!!!!!!!!!
NON E’ VERO CHE IL TAV E’ SOLO INUTILE
IL TAV E’ ANCHE DANNOSO!