Si è costituito a Livorno il Comitato cittadino LIVORNO NON SI PIEGA, in solidarietà con gli indagati per i presidi e le manifestazioni del 30 novembre, 1° e 2 dicembre 2012, convocati dalla Ex-Caserma Occupata.
Il Comitato è aperto all’adesione di singoli cittadini, organizzazioni e strutture politiche, sindacati, realtà sociali e culturali.
Scopo del Comitato è il sostegno agli indagati e la riaffermazione di quanto avvenuto in quei giorni, culminati con la manifestazione di protesta contro le violenze delle forze dell’ordine svoltasi domenica 2 dicembre, a cui hanno partecipato circa mille cittadini livornesi, conclusasi pacificamente in piazza Cavour.
Il blocco di potere che da anni gestisce la città e i responsabili dell’ordine pubblico hanno tutto l’interesse a criminalizzare chi contesta.
La pubblica accusa ha costruito un teorema accusatorio molto preciso, secondo cui ci sarebbe un gruppo criminale dedito alla violenza che avrebbe organizzato in maniera premeditata il cosiddetto “assalto alla Prefettura” e gli incidenti dei giorni precedenti.
La verità è un’altra.
Alcune decine di manifestanti che, nella serata di venerdì, volevano contestare Bersani come qualche settimana prima era avvenuto senza problemi per Renzi, sono stati repressi duramente, con pugni e manganellate; il presidio di protesta tenutosi il giorno successivo in piazza Cavour è stato caricato dalle forze dell’ordine con violenza inaudita.
La gestione dell’ordine pubblico, caratterizzata da uno spropositato dispiegamento di agenti, da una evidente volontà di creare tensione e da un ricorso alla violenza assolutamente ingiustificato è stato del resto ampiamente criticata e censurata a vari livelli.
Proprio l’atteggiamento violento tenuto dalle forze dell’ordine nelle serate di venerdì e sabato ha determinato la legittima risposta della città. Un migliaio di livornesi sono scesi in piazza nella giornata della domenica, decisi a non rimanere in silenzio di fronte all’ennesimo attentato alla libertà di espressione e manifestazione e a sostenere, insieme all’agibilità politica di tutti, le legittime istanze di cambiamento radicale di cui i movimenti sociali sono portatori e protagonisti.
Il Comitato si impegna a diffondere tra la cittadinanza la verità dei fatti, anche per contrastare le versioni distorte offerte dagli organi di informazione cittadini. La campagna stampa che si è scatenata a scopo diffamatorio contro i manifestanti e la fuorviante attribuzione di reati nei confronti di privati cittadini è inaccettabile e merita una risposta anche in termini di tutela legale.
Il Comitato fa appello a tutti i cittadini, alle organizzazioni e strutture politiche, sindacali, culturali, sociali, a chi ha a cuore la libertà e la tutela dei diritti e dei bisogni dei ceti popolari, ad esprimere la propria solidarietà agli indagati, ad aderire al comitato, a sostenere le iniziative di propaganda, a contribuire alla difesa e al sostegno economico.
“Livorno non si piega!” Comitato di solidarietà