riceviamo e pubblichiamo questo testo dalla Turchia.
Rivolta di massa in Turchia contro il terrorismo di Stato
Dopo due giorni di protesta contro la gentrificazione urbana di Gezi Park (il più grande parco di Piazza Taksim, dove le aree verdi vengono continuamente distrutte), la gente ne ha avuto abbastanza della brutalità e della violenza della polizia.
Nel silenzio dei media, l’aumento degli attacchi del governo alle libertà individuali e le mire imperiali dello stato che cerca di trarre vantaggio dalla situazione in siria, hanno trasformato il recente conflitto in rivolta.
Gli scontri continuano durante tutto il giorno e la notte del 31 maggio. Almeno sette civili sono stati uccisi dagli attacchi della polizia, centinaia sono stati feriti, centinaia sono in stato di fermo di polizia e vengono picchiati e talvolta torturati dalla polizia.
Tutti i templi del capitalismo hanno dovuto chiudere a Taksim. C’è grande solidarietà nelle strade. Molti piccoli negozi, case e università hanno aperto le porte ai manifestanti. La Camera Turca degli Architetti e l’Ufficio Turco degli Ingegneri si sono trasformati in ospedale con medici e infermieri volontari che soccorrono e curano i manifestanti feriti.
In numerose zone di Istanbul le stazioni della polizia sono state assaltate. Gruppi fascisti sono stati attaccati dagli anarchici. Gli abitanti della sponda asiatica della città che volevano unirsi alla rivolta sono stati bloccati dalla polizia, ma dopo mezzanotte hanno camminato sull’autostrada, hanno attraversato a piedi il ponte sul Bosforo e lo hanno fatto.
Il primo ministro ha accusato i social network di diffondere notizie sulle uccisioni perpetrate dalla polizia allo scopo di innalzare la tensione, ed ha ironicamente chiamato fascisti coloro che condividono queste informazioni.
Le proteste si sono diffuse in tutta la Turchia. La gente è in strada ad Ankara, Izmir, Eskisehir, Isparta e in molte altre città.
Queste proteste non sono solo per Gezi Park come i media controllati dallo stato continuano a dire. Gli scontri sono ora espressione della rivolta di centinaia di migliaia di persone che protestano contro l’oppressione e la violenza dello Stato.
Noi come anarchici rivoluzionari siamo e saremo nelle strade, contro la violenza della polizia e il terrorismo di Stato.
Ci aspettiamo azioni di solidarietà da tutti gli anarchici e gli antiautoritari nel mondo.
Ovunque è Istanbul e ovunque è resistenza contro il terrorismo di Stato, la violenza della polizia e lo sfruttamento capitalista.
Azione Anarchica Rivoluzionaria
(Devrimci Anarşist Faaliyet) 01/06/13