La lotta dei lavoratori portuali è la lotta di tutti i lavoratori livornesi, dei disoccupati, dei precari!
Venerdì 22 i lavoratori dell’Agenzia per il Lavoro Portuale e di InTempo sciopereranno per 24 ore, mentre dalle ore 9,30 ci sarà un presidio di fronte alla Prefettura. La giornata di lotta è stata proclamata per l’assunzione dei lavoratori InTempo (il nucleo storico di 27 lavoratori) in ALP, assunzione già concordata con la dirigenza ALP e poi disattesa su pressione delle associazioni che fanno riferimento a Confindustria.
Il presidente di ALP, Massimo Provinciali, è segretario generale dell’Autorità Portuale, e questa detiene il 49% del capitale di ALP.
La Confindustria si batte per imporre il lavoro a chiamata, il lavoro a tempo determinato, il lavoro precario, per piegare i lavoratori alle proprie esigenze e sfruttarli di più. L’Autorità Portuale, che dovrebbe tutelare il rispetto delle leggi, dei regolamenti e dei contratti in porto, a difesa dell’interesse pubblico e quindi anche dei lavoratori, si rivela docile strumento della Confindustria. La CGIL, come ormai da tempo, svolge i lavori sporchi per padroni e istituzioni. Mentre i lavoratori portuali sono in stato di agitazione, apre una trattativa e firma un accordo al ribasso senza informare i lavoratori e le rappresentanze sindacali, perché i membri delle RSU aderiscono ad un sindacato di base e conflittuale, l’Unicobas.
La Federazione Anarchica Livornese invita i cittadini, i lavoratori, i precari, i disoccupati a sostenere la lotta dei lavoratori portuali e a partecipare al presidio, indetto dalle RSU e dalla segreteria provinciale dell’Unicobas, di fonte alla Prefettura venerdì 22 luglio a partire dalle 9,30.
Federazione Anarchica Livornese