Diserta la guerra
diserta le elezioni
Assemblea-dibattito
per rilanciare la lotta contro la guerra e contro ogni governo
Sabato 20 gennaio
h. 17:30
Presso la sede della FAL
in Via degli Asili 33, Livorno
I giovani sono una fetta di mercato appetibile, ricercati da chi vuole usarli e sfruttarli.
Anche il Presidente della repubblica Sergio Mattarella tiene presente questo businness e nel discorso di fine anno ha fatto appello ai ragazzi del ’99, che sono iscritti per la prima volta nelle liste elettorali, perché partecipino in massa alle elezioni.
Ha paragonato gli attuali ragazzi del ’99 con quelli della prima guerra mondiale, quando i nati nel 1899, non ancora diciottenni, vennero mandati al macello al fronte per fermare l’esercito austro-ungarico dopo la disfatta di Caporetto. Il paragone ci dice molto sulla considerazione che hanno le classi dominanti per le masse oppresse e sfruttate: esse contano solo come carne da cannone, e l’accostamento fra i nuovi elettori e i massacrati nelle trincee della guerra del 1915-1918 per la grandezza di Casa Savoia dovrebbe illuminare i giovani del 1999 sul destino che li attende.
Sulla stessa falsa riga Mattarella ha parlato del “lungo periodo di pace del nostro Paese e dell’Europa”. Ma ancora oggi in Ucraina è in corso un sanguinoso conflitto. I paesi europei in questi decenni sono comunque stati in guerra, Francia e Regno Unito soprattutto, dalla crisi di Suez alla guerra d’Algeria. Mentre l’Italia, proprio nel 1999, partecipa alla guerra contro la Federazione Jugoslava (Serbia), contro la Libia nel 2011, e oggi invia truppe di occupazione in Niger.
La pace dei padroni e dei governanti consiste solo nella possibilità di sfruttarci sempre di più.
Come le guerre sono immani massacri per la gloria dei generali, per l’arricchimento dei pescecani capitalisti e per il potere degli Stati, così le elezioni servono solo a consolidare il potere della borghesia. I giovani che andranno a votare per la prima volta riceveranno solo l’illusione di poter cambiare le cose.
Ogni volta che la democrazia ha minacciato gli interessi delle classi privilegiate, queste hanno usato tutta la violenza del potere che deriva dal monopolio della ricchezza per rovesciare il sistema democratico e imporre governi succubi del potere economico. Questa è l’origine del fascismo e del nazismo.
La Repubblica è basata sul lavoro, il lavoro è la fonte di ogni ricchezza di cui minoranze privilegiate si appropriano grazie all’ordinamento giuridico e alla proprietà dei mezzi di produzione.
I giovani del 1999, come i loro antenati di cento anni fa, aspirano ad una società più giusta e più libera, ma la partecipazione alle elezioni è uno degli inganni di cui si serve il Governo per mantenere l’attuale organizzazione sociale. L’astensionismo quindi è un primo segnale di insubordinazione, a cui deve seguire un impegno concreto per cambiare le cose.
Le menzogne di Mattarella sono uno strumento di governo. Gli uomini politici con l’inganno cercano di spingere le masse oppresse e sfruttate ad accettare l’oppressione e lo sfruttamento. D’altra parte la menzogna, per essere efficace, deve dare un’immagine distorta della realtà e delle intenzioni delle classi dominanti, degli obiettivi che intendono raggiungere con le loro menzogne.
Noi siamo di parte, dalla parte degli sfruttati e della rivoluzione sociale. La critica della visione offerta dalla comunicazione ufficiale è la premessa indispensabile alla critica dello sfruttamento e dell’oppressione, alla trasformazione sociale. I ragazzi del ’99 hanno già provato sulla propria pelle le contraddizioni dell’attuale formazione sociale; ora è bene che prendano coscienza delle possibilità che hanno di cambiarla, con l’azione diretta e l’autorganizzazione.
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