pubblichiamo la convocazione dell’iniziativa di piazza di NUDM Livorno per la giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere
SABATO 28 NOVEMBRE ore 16-17.30
PRESIDIO in PIAZZA XX settembre
PRESIDIO in PIAZZA XX settembre
in piazza perché:
• L’emergenza sanitaria ha inasprito la violenza sessuale, espressione di una società patriarcale e sessista
• Se la violenza è presente nelle nostre vite Noi siamo presenti contro la violenza.
• Contro una violenza che agisce quotidianamente e concretamente sui nostri corpi rispondiamo con la presenza fisica dei nostri corpi in piazza.
• Non vogliamo essere né vittime, né una statistica sulle nuove povertà, né soggetti accudenti di una società che ci opprime e ci sfrutta.
• Vogliamo levare la nostra voce contro la violenza di una società sessista e patriarcale, che non va accudita ma smontata dalle fondamenta
Per questo saremo in piazza. Vogliamo esserci insieme, con attenzione estrema alla tutela di tutt*.
Siamo il grido altissimo e feroce
di tutte quelle donne che più non hanno voce!
di tutte quelle donne che più non hanno voce!
SABATO 28 NOVEMBRE ore 16 PIAZZA XX SETTEMBRE
Oggi più che mai la violenza attacca le nostre vite e i nostri generi, sia che si tratti della violenza direttamente agita che di quella portata avanti da politiche discriminatorie
– aumento esponenziale della violenza domestica, inasprita dal confinamento nelle case e nelle famiglie
– aumento delle emergenze gestite dai centri antiviolenza
– aumento delle violenze omolesbobitransfobiche
– aumento dello sfruttamento e della violenza economica soprattutto nei confronti delle donne, delle migranti e delle soggettività non conformi: ulteriore precarizzazione, disoccupazione, peso dello smartworking e del lavoro di cura, esposizione al contagio dei lavori di cura, pulizie, igienizzazione etc.
– aumento della fragilità sociale e della dipendenza dal nucleo familiare
– aumento della difficoltà di accesso all’aborto e alla contraccezione gratuita, così come alle terapie ormonali per le persone trans e a tutti i servizi di supporto alla salute sessuale
– aumento delle emergenze gestite dai centri antiviolenza
– aumento delle violenze omolesbobitransfobiche
– aumento dello sfruttamento e della violenza economica soprattutto nei confronti delle donne, delle migranti e delle soggettività non conformi: ulteriore precarizzazione, disoccupazione, peso dello smartworking e del lavoro di cura, esposizione al contagio dei lavori di cura, pulizie, igienizzazione etc.
– aumento della fragilità sociale e della dipendenza dal nucleo familiare
– aumento della difficoltà di accesso all’aborto e alla contraccezione gratuita, così come alle terapie ormonali per le persone trans e a tutti i servizi di supporto alla salute sessuale
Oggi più che mai è necessario praticare la solidarietà transfemminista!
SE CI SI FERMA NOI SI FERMA IL MONDO
NonUnaDimeno – Livorno