A Viareggio come a Livorno: istituzioni e padroni protetti dalla magistratura
La lotta non va in prescrizione
La sentenza della Cassazione dell’8 gennaio 2021 sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 ha garantito l’intoccabilità delle istituzioni, dei funzionari dirigenti e dei manager aziendali. È stato dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo plurimo con l’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro che aveva finora evitato la prescrizione. Non potranno quindi più essere giudicate per tale reato Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail, le aziende responsabili per la sicurezza della linea ferroviaria e dei vagoni del convoglio di GPL che quella notte a causa della mancanza di controlli e manutenzione deragliò, uccidendo in una disastrosa esplosione 32 persone, bruciate vive nelle proprie case o in strada. In particolare la sentenza della Cassazione ha tutelato Mauro Moretti, ex amministratore delegato di FS e RFI, che dal 2009 ad oggi ha continuato a far carriera nei colossi a controllo statale, guidando anche Leonardo – Finmeccanica. Ma soprattutto la sentenza rischia di permettere che simili stragi accadano di nuovo. L’eliminazione dell’aggravante di incidente sul lavoro infatti, crea un pericoloso precedente per la tutela della sicurezza di tutte e tutti, garantendo in simili casi l’impunità per chi è responsabile della sicurezza.
Già a inizio dicembre il Tribunale di Firenze aveva respinto la causa civile promossa dai familiari delle vittime del Moby Prince, che chiedevano, accusando lo Stato, di vedere riconosciuta la responsabilità della Capitaneria di Porto per non aver garantito la sicurezza della navigazione nella rada del porto di Livorno e per non aver non aver portato i soccorsi al traghetto.
Negli anni la risposta della magistratura alla richiesta di verità e giustizia dei familiari delle vittime di queste stragi è stata la stessa. Un muro al riconoscimento delle responsabilità dei vertici aziendali e istituzionali.
Per questo è importante sostenere la battaglia dei familiari delle vittime e delle associazioni che giorno dopo giorno continuano a far sentire la propria voce, rendendo possibile che nella società si affermi quella verità che è negata nelle aule di tribunale.
Solidarietà ai tutti i familiari delle vittime delle stragi, in particolare della strage del Moby Prince e di Viareggio, i casi che hanno segnato più tragicamente il nostro territorio. Solidarietà a tutti coloro che sul luogo di lavoro subiscono intimidazioni, sanzioni, licenziamenti a causa del proprio impegno in difesa della sicurezza di tutte e tutti.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese
11/01/21
Che profonda amarezza e che rabbia che con la prescrizione vengano cancellate delle responsabilità gravissime. I responsabili che dovevano garantire la sicurezza ora fanno carriera nelle società
dello stato. È legittimo chiedersi che giustizia è questa che vuole mandare nell’oblio le 32 vittime arse vive dall’ esplosione alla stazione ferroviaria di Viareggio del vagone che trasportava gas. Tutto questo è inaccettabile non si deve tacere, non si può. Tempestiamo i media di messaggi di richieste di giustizia, non si può tacere.