Stamani siamo scesi in piazza con altr* compagn* toscan* in solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori GKN!
Di seguito il testo del volantino che abbiamo distribuito al partecipatissimo corteo convocato dai lavoratori e lavoratrici GKN
Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori GKN!
I gruppi e le individualità della Toscana aderenti alla Federazione Anarchica Italiana appoggiano la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori GKN, e sostiengono tutti i lavoratori e le lavoratrici sotto attacco a causa delle lotte che stanno portando avanti.
La lista delle chiusure e dei licenziamenti è lunga: dalla Whirlpool alla Vitesco, dalla siderurgia all’industria del turismo.
La loro battaglia è anche la nostra!
Questi sono solo i primi risultati dell’accordo per i licenziamenti fra il governo Draghi e CGIL-CISL-UIL, più sensibili all’andamento dei profitti che al reddito delle classi sfruttate.
Mentre i padroni licenziano e si abbuffano con le risorse del Recovery Plan, il Parlamento vota all’unanimità il rinnovo delle missioni militari all’estero. Per i generali e i pescecani del complesso militare industriale i soldi ci sono, per il reddito di disoccupati e precari non si trovano mai!
Il fondo Melrose Industries, proprietario della GKN, ha realizzato nel 2020 profitti per quasi 400 milioni, e la controllata GKN Automotive ha contribuito per più di 95 milioni. Nel bilancio ambientale e sociale, il consiglio di amministrazione si vanta di tenere nella massima considerazione i dipendenti e il loro benessere, tanto che Melrose Industries è stato classificato come “investimento etico socialmente responsabile”. Una sommatoria di imbrogli!
Nel caso della GKN siamo di fronte ad un attacco politico. I padroni e il governo oltre a difendere i propri profitti, vogliono piegare un esempio di resistenza operaia, per procedere con una nuova offensiva contro la classe lavoratrice. Le lavoratrici e i lavoratori della GKN in questi anni hanno rappresentato un esempio di combattività operaia, che si è espressa nei risultati ottenuti nelle vertenze aziendali, negli organismi che ha deciso di darsi chi lavora nella fabbrica, come nelle posizioni espresse da tali organismi.
Sono stati costruiti solidi legami di solidarietà non solo con realtà operaie dello stesso settore, ma anche con le lotte che negli ultimi anni si sono intensificate nel tessile di Prato o nella logistica, settori in cui viene impiegata soprattutto manodopera immigrata, in condizioni di estremo sfruttamento, imposto con violenza brutale dai padroni. Una solidarietà che nei fatti spazza via le menzogne di una classe dominante che vorrebbe imporre nella società la guerra tra lavoratori più “garantiti/autoctoni/anziani” e lavoratori più “ricattabili”. Menzogna ideologica in cui molti partiti, a destra come a sinistra, sguazzano.
L’innovazione tecnologica e la svolta digitale diminuiscono i tempi di lavoro ma, anziché produrre una riduzione del carico di lavoro per tutti, i padroni riducono il numero degli occupati, aumentano ritmi e tempi di lavoro, riducono il salario delle persone occupate, oltre a rendere sempre più precario il rapporto di lavoro. Le misure del Governo, basate sul mito della crescita economica, favoriscono questo processo.
La logica del Piano di Ripresa e Resilienza è proprio questa: legare i finanziamenti alle performance aziendali. Solo le aziende sane potranno restituire i prestiti ricevuti, e solo le aziende che licenziano e che riducono i salari aumentando i profitti sono aziende sane. In questa politica il Governo ha il sostegno dell’Unione Europea e di tutte le forze parlamentari.
Non c’è nulla da sperare, quindi, da questo o quel rappresentante: i tavoli istituzionali sono truccati. Il massimo che potremo ottenere è un po’ di cassa integrazione e di essere licenziati per raccomandata anziché per mail. L’unico limite all’arroganza di padroni e Governo è la forza e l’unità che sapremo opporre.
Il Governo, le istituzioni non sono mediatori ma alleati dei padroni!
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario fino al completo assorbimento della disoccupazione, abbassamento dell’età pensionabile!
Unità e autonomia delle classi sfruttate per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, per la trasformazione della società!
F. A. I. – FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA
Gruppi e individualità della Toscana