IL SINDACALISMO DI BASE E CONNFLITTUALE DICE NO!
MANIFESTAZIONE REGIONALE SABATO 4 DICEMBRE
FIRENZE PIAZZA della stazione ore 15
Appuntamento per parteciparvi alle ore 12:30 stazione di Livorno
GIOVEDÌ 2 DICEMBRE ORE 17 PRESIDIO E ASSEMBLEA IN PIAZZA GRANDE a Livorno
La Legge di Bilancio prodotta dal governo Draghi conferma il nuovo e pesante attacco alle condizioni di vita dei settori sociali più deboli del paese mentre stanzia ulteriori risorse per le grandi imprese, le rendite finanziarie e il settore militare
Si conferma la linea politica dell’aumento delle disuguaglianze, con aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia.
Sulle pensioni si mantiene il famigerato impianto della Fornero con un rialzo dell’età pensionabile.
Sul Reddito di Cittadinanza si introducono misure per restringerne la platea.
Sul fisco si preannuncia l’abolizione dell’IRAP, cioè dell’unica tassa ineludibile per le imprese.
Vengono sbloccati i licenziamenti attaccando ancora di più l’occupazione, favorendo sfruttamento e precarietà
Crescono i morti sul lavoro e gli infortuni.
Quasi inesistenti gli investimenti pubblici nei settori chiave della vita sociale, come sanità, scuola e trasporti urbani, fondamentali anche per contrastare la diffusione della pandemia.
Viene inoltre riesumato il pericolosissimo progetto di autonomia differenziata, destinato ad aumentare le differenze territoriali e sociali.
A completare il piano di Draghi c’è invece il disegno di legge del governo sulla concorrenza che prepara una privatizzazione selvaggia di tutto ciò che resta ancora di pubblico nel nostro paese: dai trasporti locali all’energia, dall’acqua all’igiene ambientale, dai porti fino alla liberalizzazione dei taxi e ad un rilancio in grande stile della sanità privata. Draghi sta soddisfacendo tutte le richieste di Confindustria con il silenzio complice di Cgil, Cisl, Uil. Il governo dà copertura alle azioni illegali da parte del padronato quando utilizza le squadracce pagate per picchiare lavoratori e lavoratrici in sciopero.
Dopo il riuscito sciopero generale dell’11 ottobre, promosso da tutto il sindacalismo conflittuale e di base la mobilitazione continua
No ai licenziamenti e alle privatizzazioni. Lotta per il salario e il reddito garantito. Cancellazione della Legge Fornero, contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea. Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione. Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti e previdenza pubblica, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale. Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali.
4 DICEMBRE NO DRAGHI DAY!
CIB-UNICOBAS, CUB, USB, USI-CIT