SOSTENIAMO LE LOTTE STUDENTESCHE
A Livorno come in tutto il paese il movimento studentesco nato nelle scuole superiori sta portando nelle ultime settimane nelle piazze un nuovo protagonismo delle generazioni più giovani. L’opposizione all’alternanza scuola lavoro, ai tagli all’istruzione, al nuovo esame di stato, oltre al tema dell’edilizia scolastica che è esploso in questi due anni di pandemia, sono alcune delle questioni al centro delle lotte di questi giorni.
Manganellate a chi manifesta, divieti per i cortei, denunce, sgomberi violenti delle scuole occupate, minacce e ricatti. Le autorità – presidi o questori a seconda dei casi – hanno provato ad usare il pugno duro contro le proteste. Anche a Livorno non sono mancati i violenti tentativi repressivi delle istituzioni, per delegittimare, ridicolizzare e intimidire chi sta portando avanti questa lotta.
Per questo esprimiamo solidarietà verso lə studentə in lotta livornesi che si sono vistə negare la libertà di manifestare in piazza, hanno dovuto subire minacce di presidi e questore durante le occupazioni di queste settimane. L’apice di questo clima repressivo si è visto al liceo Enriques dove venerdì 11 si sono presentate le camionette del reparto mobile di Firenze per sgomberare la scuola occupata.
La prefettura, la questura, la provincia e il provveditorato, insieme ai dirigenti scolastici sono gli artefici di questo tentativo di reprimere il movimento studentesco. Sono gli unici responsabili di un clima di tensione nelle scuole che non si è mai visto in questa città negli ultimi decenni, almeno in modo così generalizzato.
Lə studentə in lotta hanno già dato una lezione a questi signori, non facendosi intimidire e proseguendo le iniziative di protesta.
La morte di Lorenzo Parrella e Giuseppe Lenoci nei tanti percorsi di formazione lavoro che incatenano le più giovani generazioni alla precarietà e allo sfruttamento già prima dei 18 anni, è il risultato dell’asservimento della scuola agli interessi delle aziende con le riforme degli ultimi 30 anni, sostenute da tutti i partiti che ora siedono in parlamento. È ora di dire basta alla scuola dello sfruttamento e dell’autoritarismo.
Le lotte studentesche di queste settimane danno indicazioni valide per tuttə: riprendiamoci tempi e spazi di libertà per confrontarci e creare legami solidali, blocchiamo la produzione, rovesciamo i divieti, organizziamoci per lottare e cambiare dal basso la società.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese
18/02/2022