Pubblichiamo l’appello delle realtà toscane della FAI in vista della manifestazione “Insorgiamo” del 26 marzo a Firenze
Per una presenza anarchica alla manifestazione del 26 marzo a Firenze
H 14.30 p. Vittorio Veneto
Nessun sussidio ai capitalisti, nessuna fiducia nelle istituzioni – più reddito meno tempo di lavoro per tutt*!
La lunga lotta degli operai della GKN, sostenuti della popolazione locale, ha dimostrato la forza reale che l’azione diretta degli sfruttati può mettere in campo contro la violenza del capitalismo “sfrutta, mordi e fuggi”. Quel capitalismo che sta mettendo in crisi migliaia di operai* e precar*, con le tante vertenze occupazionali aperte nel nostro paese.
Purtroppo la vertenza GKN, nonostante il grande tessuto di solidarietà che ha avuto attorno, non è riuscita a rompere del tutto la pratica di una difesa operaia fatta fabbrica per fabbrica.
L’accordo sindacale che ne è venuto fuori salva per il momento i posti di lavoro – e non è cosa da poco! – ma permette alla vecchia proprietà di andare a sfruttare altrove, lasciando alle casse pubbliche il compito di traghettare i lavoratori verso un futuro che non può esser dato per scontato.
Le cose forse non potevano andar meglio di così in mancanza di un percorso chiaro di indipendenza e autorganizzazione complessiva del movimento operaio italiano.
Un percorso che lo sciopero generale dell’11 ottobre – promosso da tutto il sindacalismo alternativo e di base – ha cominciato ad indicare, ma che va ancora largamente costruito.
Ad un padronato sempre più teso a massimizzare lo sfruttamento del lavoro operaio, ma anche teso a depredare le risorse pubbliche senza le quali non riuscirebbe a vivere, bisogna opporre una piattaforma composta da obbiettivi unificanti, come:
– la riduzione del tempo di lavoro e la riduzione dell’età pensionabile per dividere il lavoro esistente tra occupat* e disoccupat*;
– un reddito garantito a tutti, per spostare risorse dai sussidi alle imprese, vero assistenzialismo per ricchi, verso il benessere delle classi sfruttate.
Per fare questo è necessario sviluppare realmente il percorso di unità, di organizzazione e di lotta, fuori dalle burocrazie sindacali di Cgil, Cisl e Uil, avviato con lo sciopero generale dell’11 ottobre.
Come anarchiche e anarchici federati della Toscana intendiamo essere protagonisti, con il nostro contributo fattivo e di idee a questo percorso, difficile ma necessario.
Federazione Anarchica Italiana
Gruppi e individualità della Toscana