A 55 anni dalla strage di Piazza Fontana e dall’assassinio di Giuseppe Pinelli
Domenica 15 dicembre
Federazione Anarchica Livornese – via degli Asili 33
dalle ore 17 – Mostra di manifesti storici – Artisti contro la strage di stato
alle ore 18 – Incontro dibattito – La Strage di Stato che provò a reprimere le lotte studentesche e operaie
a seguire aperitivo buffet
la mostra è aperta dalle 17 alle 20 di domenica 15 dicembre e di lunedì 16 dicembre
nella sala della biblioteca E. Malatesta
nella sala della biblioteca E. Malatesta
Federazione Anarchica Livornese
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Le lotte studentesche e operaie del 1968 e 1969 ebbero una portata decisiva. Lo Stato decise di provare a fermarle con la strategia della tensione, fatta di bombe, stragi, montature repressive, arresti massicci e criminalizzazione del movimento anarchico.
Il 12 dicembre 1969 a Milano, alla Banca dell’agricoltura, una bomba provoca 17 morti e 88 feriti, migliaia di fermi e perquisizioni si svolgono in tutta Italia, alcuni giovani anarchici vengono arrestati. La notte fra il 15 e il 16 dicembre 1969, dopo giorni di interrogatorio ininterotto, muore Giuseppe Pinelli, militante anarchico. Verrà gettato dal quarto piano della Questura di Milano per simulare un suicidio. Con l’assassinio del compagno Pinelli le istituzioni statali, mandanti della strage, intendevano mettere a tacere il movimento anarchico e attribuirgli la responsabilità dell’attentato.
La grande campagna di controinformazione e le lotte degli anni successivi smaschereranno la montatura, otterranno la liberazione dei compagni, riusciranno, contro le menzogne degli organi di informazione ufficiali e dei partiti, ad affermare e diffondere nella società la consapevolezza della diretta responsabilità dello Stato e dei fascisti nella strage di Piazza Fontana e in altri attentati.
Un contributo importante alla controinformazione fu dato anche da molti artisti che, all’inizio degli anni Settanta, misero a disposizione produzioni grafiche e realizzarono manifesti di grande potenza comunicativa nell’ambito della campagna di controinformazione di cui diamo alcuni esempi nella mostra. Un momento di questo impegno fu la mostra “Artisti contro la strage di stato” organizzata per raccogliere fondi dai Gruppi Anarchioci Toscani.
Aldilà di qualsiasi depistaggio e di qualsiasi insabbiamento la verità fu subito evidente, l’abbiamo sempre saputa e sempre affermata:
12 dicembre: la strage è di stato- le bombe sono dei fascisti e dei padroni- Pinelli è stato assassinato
Un contributo importante alla controinformazione fu dato anche da molti artisti che, all’inizio degli anni Settanta, misero a disposizione produzioni grafiche e realizzarono manifesti di grande potenza comunicativa nell’ambito della campagna di controinformazione di cui diamo alcuni esempi nella mostra. Un momento di questo impegno fu la mostra “Artisti contro la strage di stato” organizzata per raccogliere fondi dai Gruppi Anarchioci Toscani.
Aldilà di qualsiasi depistaggio e di qualsiasi insabbiamento la verità fu subito evidente, l’abbiamo sempre saputa e sempre affermata:
12 dicembre: la strage è di stato- le bombe sono dei fascisti e dei padroni- Pinelli è stato assassinato
Federazione Anarchica Livornese
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