Molte persone hanno partecipato ieri all’incontro “A 55 anni dalla Strage di Piazza Fontana e dall’assassinio di Giuseppe Pinelli”. È stato ricostruito il ruolo dello stato nella strage, parte di una strategia di terrore, di criminalizzazione del movimento anarchico e repressione generale delle organizzazioni rivoluzionarie del movimento operaio e studentesco. Questa strategia era parte di un piano di svolta autoritaria sostenuta da gruppi di potere internazionali. La risposta di massa fu in grado di rovesciare questo disegno. La campagna contro la Strage di Stato e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, la lotta per riconquistare l’agibilità nelle piazze, e soprattutto la campagna per la liberazione di Valpreda furono lotte unitarie e, alla fine, vittoriose.
La mostra di manifesti storici, alcuni tra i più rappresentativi delle lotte di qiegli anni, resterà esposta anche oggi nella sala della biblioteca “E. Malatesta” presso la sede della FAL in Via deglii Asili 33
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