Skip to content


24 e 25 aprile in piazza contro la guerra e il fascismo

In piazza contro la guerra e il fascismo

Il 24 e il 25 aprile come Coordinamento Antimilitarista Livornese abbiamo organizzato insieme ad altre realtà delle iniziative contro la corsa al riarmo, contro tutte le guerre, per la solidarietà internazionalista. L’insurrezione popolare del 25 aprile 1945 non solo pose fine al fascismo ma anche alla guerra voluta dal regime. Per questo siamo scesi in piazza il 24 aprile con un presidio alla lapide del Partigiano in Via Ernesto Rossi, a cui hanno partecipato decine di persone con numerosi interventi al microfono. Nel corso del presidio abbiamo esposto lo striscione “No alla guerra no al fascismo no al militarismo” che abbiamo portato in piazza anche il giorno successivo. La mattina del 25 aprile eravamo presenti di nuovo di fronte alla lapide, contestando, al passaggio della manifestazione istituzionale quelle politiche di guerra, riarmo e militarismo di cui il governo e le istituzioni sono responsabili, complici del genocidio in Palestina, della guerra in Europa orientale e della generale escalation bellica globale.

Di seguito il testo del volantino che abbiamo distribuito nel corso delle iniziative:

NO ALLA GUERRA NO AL FASCISMO NO AL MILITARISMO

Il 25 aprile, culmine della lotta di liberazione fu un’insurrezione vittoriosa contro la guerra e contro il governo fascista che la volle.

Quest’anno l’80° anniversario cade nel momento in cui i governi dell’Unione Europea e dell’Italia accelerano la marcia verso la guerra. Il piano di riarmo Readiness 2030 indica la data in cui essere pronti per la guerra e le spese da sostenere: 800 miliardi, che dovranno essere presi a prestito.

Ciò vuol dire che la spesa per gli interessi schiaccerà ogni altra voce dei bilanci statali.

La preparazione alla guerra sarà un’altra scusa per tagliare la sanità, la scuola, le pensioni e aumentare le tasse.

I governi europei non si armano né contro la Russia né contro la Cina. Si armano contro i propri cittadini che subiranno i tagli dei servizi sociali, si armano per reprimere le proteste. È per questo che il governo italiano vara l’ennesimo decreto sicurezza in tre anni, che limita ancora la libertà di protestare. Anche la guerra tariffaria iniziata dall’amministrazione USA è un altro passo verso la guerra mondiale. Le politiche di riarmo non sono un deterrente contro le guerre, ma solo un incentivo a intensificare i conflitti. I conflitti provocati dall’imperialismo crescono di numero e di intensità, facendo decine di migliaia di morti fra le popolazioni civili, dalla Palestina alla Birmania, dal Congo all’Ucraina, dal Sudan allo Yemen e così via.

* Contro le guerre e chi le arma

* contro le produzioni e i traffici di armi

* contro la militarizzazione della scuola e della società

* contro le menzogne di chi cerca di fare del 25 aprile una scadenza patriottica nazionalista e militarista, di cui tentano di appropriarsi quelle forze reazionarie che ci trascinarono in guerra a fianco dei nazisti

* per un 25 aprile realmente antifascista, popolare, antimilitarista

ORA E SEMPRE RESISTENZA

Posted in General.


No Responses (yet)

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.



Some HTML is OK

or, reply to this post via trackback.