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Comunicato di solidarietà al movimento studentesco

Il Collettivo Anarchico Libertario
esprime solidarietà a tutti gli studenti che da oltre un mese stanno
lottando contro una scuola sempre più autoritaria e classista. E’
chiaro che quanto è avvenuto lunedi’ mattina all’Istituto Nautico,
non è che la manifestazione più evidente del clima repressivo,
diffuso in tutte le scuole della città, che stanno montando Questura
e dirigenze scolastiche. Abbiamo infatti avuto notizia dagli studenti
stessi, di minacce ed intimidazioni portate avanti dalle stesse
autorità scolastiche in quasi tutte le scuole. Queste sperano,
minacciando bocciature, provvedimenti disciplinari, esclusioni da
alcuni servizi, di soffocare la protesta e spaccare il movimento
studentesco.

Il nostro appoggio agli studenti è totale, soprattutto in vista del corteo studentesco di lunedì 26.


Collettivo Anarchico Libertario

 

Posted in Scuola/Università.


MANIFESTO CORTEO ANTIFASCISTA REGIONALE A PISTOIA SABATO 24

manifesto corteo antifa pistoia

Posted in Antifascismo.


Appello per uno spezzone Anarchico alla manifestazione di Pistoia di Sabato 24

pubblichiamo questo appello presente su: http://anarchicipistoiesi.noblogs.org

 

A seguito dei fatti di Domenica
11 Ottobre
, per chi non lo sapesse devastazione del circolo di Casapound
Pistoia, la Polizia decideva prima di identificare, poi di deportare in
questura ed infine di arrestare tre compagni e denunciarne 8 con l’accusa di…essere
stati presenti ad un assemblea a 150 metri dal covo fascista. Tra gli otto
denunciati c’è anche un nostro compagno (l’unico pistoiese).


Considerato che molti compagni
hanno dato la loro disponibilità a partecipare sarebbe una buona idea
raggrupparci tutti in un nostro spezzone.


I motivi per farlo sono vari:
Viste le adesioni regionali la presenza di area comunista (in tutte le sue
declinazioni) sarà preponderante, ma a Pistoia il gruppo più numeroso e quello
più attivo (collaborando assieme a compagni d’altra area) è proprio il nostro,
quindi vorremmo che il corteo di Sabato, oltre naturalmente a portare
solidarietà attiva ai tre arrestati ed agli otto denunciati, riuscisse a
rimarcare anche la presenza Anarchica/Libertaria in città, che dopo anni di
lavoro sta nuovamente tornando a rivestire un ruolo importante nelle realtà di
base pistoiese. Oltretutto pensiamo che sia anche un buon modo per dare un
segnale a livello regionale, che dica a gran voce che in questo momento in cui
il capitalismo neoliberista si sta riassettando creando quello che tutti
vediamo, in questo momento in cui il giro di vite autoritario si sta facendo
sempre più stretto, nel momento in cui il mondo del lavoro e la società civile
sono sotto violento attacco, ora che la fascistizzazione della società sta
diventando sempre più preoccupante…noi ci siamo!


Certo, non è con un corteo, ma
con il lavoro che ogni gruppo ed ogni compagno svolgono giornalmente che le
nostre idee ed il nostro orizzonte riusciranno a pervadere questo presente
illibertario ma…ma la risposta che riusciremo a dare Sabato potrebbe essere un
ulteriore passo.


 

 ALESSANDRO, ELISABETTA ED ALESSANDRO LIBERI!


 


Anarchici Pistoiesi.

Posted in Antifascismo.


Pistoia-Corteo regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la repressione

In seguito ai fatti di Domenica
11 Ottobre
, facciamo appello a tutte le realtà antifasciste toscane a
partecipare al corteo che si terrà a Pistoia, Sabato 24, per chiedere
l’immediata liberazione dei tre compagni sequestrati dall’autorità giudiziaria
pistoiese ed il ritiro delle denunce a carico degli altri otto.


Denunciamo il comportamento
ignobile della DIGOS di Pistoia che, senza alcuna giustificazione, ha da prima
perquisito i locali dell’ex Circolo Primo Maggio -non trovando alcuna prova-
dove stava svolgendosi un assemblea del nascente coordinamento toscano contro
le ronde. In seguito ed in maniera ancora più arbitraria ha deciso di deportare
tutti i partecipanti all’incontro in questura, per procedere ad una seconda
identificazione (la prima era già avvenuta sul posto). Dopo 12 ore di sequestro
tre compagni sono stati arrestati, ed altri 8 denunciati a piede libero.


E’ palese l’accanimento della
questura pistoiese contro persone totalmente ed evidentemente estranee ai
fatti, accanimento che sembra voler servire da monito a tutti coloro che
decidono di auto-­organizzarsi per far fronte a delle emergenze sociali -in
questo caso le ronde- alla repressione e alla fascistizzazione della società,
che molti sembrano o vogliono non vedere.


Impossibile non notare poi, di
come il concetto dei due pesi e due misure si sia palesato in questa vicenda:
salta infatti subito all’occhio la mole di attestati di solidarietà giunti ai “fascisti
del terzo millennio” ed al consigliere comunale del pdl che queste sedi
frequenta, da parte di tutte lerealtà “democratiche” cittadine, da destra e da
sinistra, che a suo tempo tacquero o si dimostrarono “timide” nel portare
solidarietà al compagno ferito in un aggressione di stampo fascista il 13
Dicembre 2008.

Alessandro, Elisabetta ed
Alessandro LIBERI SUBITO!


Per la loro immediata
liberazione, per la cancellazione delle denunce, per ribadire che la
repressione non fermerà tutti coloro che non accettano di subire passivamente
la violenza del sistema,in solidarietà ai compagni massesi sotto processo per
la vicenda delle ronde popolari antifasciste ed antirazziste, per la chiusura
dei covi nazifascisti, contro la criminalizzazione dell’antifascismo militante.


 


Sabato 24 Ottobre 2009 Corteo
regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la  repressione.


 


Concentramento ore 16:00 presso
la Stazione di Pistoia.


 


Info ed adesioni:
raf-pt@canaglie.org

Posted in Antifascismo.


Sulla mobilitazione antifascista regionale

 

PER IL RILANCIO DELLE LOTTE SOCIALI CONTRO FASCISMO E REPRESSIONE


Tre persone in questo momento sono
private della loro libertà, tre compagni che nei loro territori sono
impegnati in percorsi di lotta sono stati colpiti dalla repressione.
La Questura di Pistoia, senza alcuna prova, ha voluto, con i tre
arresti e le otto denunce per la devastazione della sede fascista di
Casa Pound, criminalizzare i partecipanti all’assemblea contro le
ronde.

Questo attacco deve fermarsi ed i
compagni devono essere liberati.


Alla solidarietà si rende ovviamente
necessario affiancare l’antifascismo, come è avvenuto nelle
immediate mobilitazioni a sostegno dei compagni arrestati. La lotta
antifascista, per essere efficace, ossia per togliere effettivamente
ogni spazio politico a tali organizzazioni, non può essere separata
da un rilancio delle lotte e del conflitto sociale. L’antifascismo
non può avere basi legalitarie o costituzionaliste, questo non per
motivi ideologici o di principio, ma per motivi estremamente pratici:
leggi e costituzioni sono valide fino a quando chi governa lo ritiene
opportuno. L’antifascismo è nato per difendere i lavoratori e la
popolazione, per garantire uno spazio alle loro lotte, come
autodifesa di massa. Mentre la costituzione, non arrivò che molto
dopo.

L’antifascismo deve essere praticato
dagli organismi di base, dai collettivi delle scuole, dai comitati di
quartiere, dai lavoratori, non può divenire una semplice pratica di
controllo del territorio.

Deve essere una pratica diffusa di
autodifesa. Solo così, affiancato alle lotte in ogni ambito, può
efficacemente isolare i fascisti e chiudere loro ogni spazio. Là
dove si è lasciato spazio vuoto, abbandonando le lotte e il
conflitto sociale, i fascisti hanno avuto modo di stabilirsi. Là
dove ci si è ridotti ad una semplice pratica antifascista, più o
meno legalitaria, ma a senso unico, senza che serva a supportare
ulteriori lotte in altri campi, vi è stata maggiore difficoltà a
contrastare questi personaggi. Rilanciamo quindi percorsi di lotta
dal basso. Da questi, da una pratica diffusa ed antiautoritaria può
partire una posizione efficace contro il fascismo e contro la
repressione.


Apprendiamo dal recente documento
pubblicato in rete dal Movimento Antagonista Livornese, che la
mobilitazione antifascista regionale del 24 ottobre a Pistoia, decisa
in una assemblea alla quale hanno partecipato moltissime realtà e
singoli compagni da tutta la regione, sarebbe stata spostata a
Livorno per la stessa data. Dato che tale documento non sembra avere
la forma di una proposta, ma quella di una decisione già presa,
scavalcando di fatto quella che era stata l’assemblea di mercoledì
scorso, riteniamo che la convocazione del corteo a Livorno sia
avvenuta con dei metodi che non condividiamo.

Al di là dei motivi che hanno portato
a ritenere più adatto un corteo a Livorno, non è condivisibile che
una singola organizzazione politica decida di rovesciare la decisione
di una assemblea tanto ampia e varia senza convocare una nuova
assemblea per discutere la questione o senza quantomeno consultare
tutti coloro che avevano partecipato alla precedente decisione. Ferma
restando la nostra solidarietà e il nostro sostegno alle
mobilitazioni, riteniamo che, se si sceglie un percorso assembleare
ed unitario, i passaggi debbano essere rispondenti a tale scelta.



Collettivo Anarchico Libertario – Livorno
Federazione Anarchica Livornese (F.A.I.)

Posted in Antifascismo.


Comunicato del Collettivo Anarchico Libertario sui fatti di Pistoia

Il Collettivo Anarchico Libertario esprime la propria solidarietà ai
compagni arrestati in seguito ai fatti di domenica scorsa a Pistoia.
Una persona infatti è in carcere a Pistoia e due persone sono ai
domiciliari, mentre altre sono denunciate per la sola colpa di aver
partecipato ad una assemblea contro le ronde in un circolo ARCI.
Infatti domenica 11 ottobre a Pistoia la polizia ha fatto irruzione
senza mandato in una assemblea alla quale stavano partecipando realtà
da tutta la toscana. Questo è stato fatto con il pretesto di cercare
prove per collegare i partecipanti all’assemblea all’aggressione a
danno di una sede fascista, avvenuta poche ore prima nella stessa
città. Nonostante nessuna prova sia stata trovata, nonostante i
compagni siano completamente estranei  ai fatti, i partecipanti
all’assemblea sono stati portati in Questura dove hanno trascorso
l’intera notte. La mattina tre compagni sono stati trattenuti agli
arresti. Già dalla sera di domenica è partita una forte mobilitazione
di solidarietà attiva con un presidio sotto la Questura di Pistoia che
è durato l’intera notte. Quanto è successo è gravissimo, è chiaro che
si è voluto colpire chi cerca di costruire percorsi di lotta, che si è
voluto colpire il movimento antifascista pistoiese e toscano. I
compagni devono essere subito liberati. Il Collettivo Anarchico
Libertario appoggia le mobilitazione che a Livorno come in altre città
si stanno svolgendo per ottenere la libertà dei compagni arrestati.

LIBERI TUTTI LIBERI SUBITO!

Collettivo Anarchico Libertario

Posted in Repressione.


Comunicato della Federazione Anarchica Livornese sui fatti di Pistoia

Livorno 12/10/2009


Federazione Anarchica Livornese – FAI

Commissione di Corrispondenza

Via degli Asili, 33

57126 Livorno


La Commissione di Corrispondenza della
Federazione Anarchica Livornese (FAI) esprime la propria solidarietà
nei confronti degli antifascisti arrestati a Pistoia dopo i fatti di
domenica 11 ottobre.


Domenica pomeriggio un consigliere del
Popolo della Libertà e un aderente ad un’organizzazione neofascista
chiamano la polizia per un’aggressione che si sarebbe verificata
all’interno della sede neofascista e che avrebbe portato alla
devastazione dei locali.

La
polizia arriva e non trova nessuno. Per non andarsene a mani vuote,
si è diretta a poche centinaia di metri al Circolo Arci Primo Maggio
dove era in corso un’assemblea. La polizia
ha perquisito il
circolo non trovando niente di ciò che cercava (spranghe o bastoni
secondo il verbale di perquisizione) allora ha deciso di portare
tutti partecipanti dell’assemblea (una ventina in tutto, provenienti
da varie città della Toscana) in questura. Secondo la teoria della
polizia queste persone, fra cui molte donne e molti over40, avrebbero
fatto irruzione nella sede di neofascist e devastato i locali,
dopodichè si sarebbero diretti a poche centinaia di metri al circolo
e avrebbero fatto tranquillamente la loro assemblea. Una teoria
assurda che infatti non ha trovato alcuna prova concreta ma che non
ha impedito alla polizia di fare tre arresti (due ragazzi e una
ragazza, questa con gravi problemi di salute agli occhi, uno di Massa
e due di Livorno). Al momento non si conoscono ancora le motivazioni.
Nel mentre un centinaio di persone si sono riunite fuori
della
questura di Pistoia per protestare contro i tempi lunghissimi di
riconoscimento (12 ore) in cui sono stati trattenuti in questura
senza motivo. All’uscita molti dei fermati si dichiaravano
completamente allibiti dal comportamento della questura che ha
prelevato venti persone a caso da un circolo lasciandole 12 ore in
una stanza per un’identificazione che invece avevano già fatto sul
luogo quando tutti avevano consegnato le loro carte d’identità.


Chiede
l’immediato rilascio degli arrestati;


aderisce
al presidio indetto dal Movimento Antagonista Livornese di fronte
alla prefettura di Livorno per oggi 12 ottobre alle ore 18.00;


invita
i cittadini, gli antifascisti, i lavoratori, le organizzazioni
antifasciste e del movimento operaio ad aderire e a partecipare alla
manifestazione di oggi e alle successive che saranno concordate.


Libertà
per gli antifascisti.


Per
la Commissione di Corrispondenza

della
Federazione Anarchica Livornese – FAI

Tiziano
Antonelli

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TRE ANTIFASCISTI ARRESTATI A PISTOIA

Lunedì 12 alle ore 18 si è svolto a Livorno sotto la Prefettura un
presidio per la scarcerazione di due militanti  del Movimento
Antagonista Livornese attualmente detenuti a Sollicciano, in fermo
giudiziario dalla mattina del 12/10.
I due compagni, che domenica 11
si trovavano a Pistoia ad una assemblea per la costituzione di un
coordinamento contro le ronde presso un circolo ARCI, sono stati
portati insieme a tutti gli altri presenti nella Questura di Pistoia
con il pretesto di procedere ad identificazioni. La polizia infatti
aveva fatto irruzione nell’assemblea all’interno del circolo per
effettuare una perquisizione in merito ad una aggressione ai danni dei
fascisti di Casa Pound avvenuta qualche ora prima. Nella notte si è
formato un presidio di fronte alla questura per chiedere la liberazione
dei fermati. Quasi tutti sono stati lentamente rilasciati nel corso
della notte, solo per tre persone, tra cui i due livornesi Alessandro
ed Elisabetta, è stato confermato il fermo.
Al presidio di oggi a
Livorno hanno partecipato oltre 250 manifestanti tra organizzazioni
politiche partitiche e di movimento, studenti, singole persone. Dopo
alcuni interventi di solidarietà dal microfono sotto la Prefettura che
hanno ribadito l’estraneità degli arrestati ai fatti per cui sarebbero
stati incarcerati, il presidio si è trasformato in un corteo non
autorizzato che ha attraversato il centro per raccontare quanto era
successo.
Il corteo è terminato intorno alle 19:30 presso il
Municipio, in P.zza Civica, è stato appeso sulle scale monumentali del
comune uno striscione che chiedeva la libertà per tutti e con decisione
i manifestanti sono entrati nella sala consiliare del Comune dove si
stava svolgendo un consiglio comunale. Il consiglio è stato sospeso
fino alle 21 e una delegazione ha incontrato il sindaco affinché sia
presa una posizione in merito alla questione. Per tutta la serata un
gruppo di manifestanti ha presidiato l’ingresso del Municipio. Sono
state annunciate nuove iniziative di solidarietà.

Il 14 ottobre il GIP ha convalidato gli arresti, attualmente 2 compagni di livorno sono ai domiciliari e un compagno di massa è in carcere a Pistoia. A Livorno ed in altre località della toscana continuano quotidianamente mobilitazioni di solidarietà

Posted in Repressione.


RESOCONTO MOBILITAZIONI STUDENTESCHE (dal 5 al12 ottobre)

La settimana appena trascorsa è stata
una settimana di ripresa della lotta nella scuola. In tutta italia
gli studenti sono tornati in piazza a migliaia, sono partite le
mobilitazioni negli istituti con occupazioni ed autogestioni e c’è
stato il primo sciopero dei lavoratori della scuola.

In particolare in toscana il movimento
studentesco è tornato a farsi sentire in molte città.


(pisa)


Il 5 di ottobre si è svolto a Pisa un
corteo per contestare la presenza di Gelmini e Brunetta al CNR per un
convegno. I ministri, a seguito di una campagna contro di loro e alla
convocazione del corteo hanno poi rinunciato alla presenza. Il corteo
è riuscito, nonostante fosse in realtà una manifestazione convocata
più da parte di aree di movimento che non da un organismo
studentesco, e nonostante i limiti che pone la semplice opposizione
alla presenza dei singoli ministri. Sarebbe infatti stato necessario
gettare le basi per una nuova e più ampia mobilitazione. In ogni
caso è stata una ottima occasione per tornare in piazza, hanno
partecipato oltre mille studenti, soprattutto medi, e un centinaio di
persone da fuori provincia, soprattutto da Livorno e da Massa.



(livorno)

A Livorno fin da prima dell’inizio
dell’anno scolastico è ripresa l’attività del Coordinamento
Studentesco Livornese che riunisce gli studenti universitari e
soprattutto medi dei vari istituti della città. Dopo settimane di
presidi, volantinaggi, assemblee, cortei spontanei e altre iniziative
(riportate sui numeri precedenti di questo giornale), si è svolto un
corteo studentesco nella mattinata di mercoledì 7. Alla
manifestazione hanno partecipato oltre 3000 studenti, che hanno prima
raggiunto il concentramento con cortei dalle varie scuole e poi hanno
attraversato insieme il centro, paralizzando la città. Da ogni
scuola si è avuta una partecipazione numerosa ed organizzata, con
striscioni e slogan, hanno partecipato al corteo anche lavoratori, in
particolare una delegazione dei cassintegrati ex Delphi con un
proprio striscione. Il corteo ha attraversato le vie del centro con
volantinaggi, slogan ed interventi, riscuotendo spesso l’appoggio dei
passanti.
Giunti in Piazza del Cisternone, dove il corteo avrebbe
dovuto fermarsi per dar luogo ad una assemblea in piazza, si è
invece proseguito, vista la partecipazione e la volontà dei
manifestanti di andare avanti. Si è dunque arrivati all’incrocio tra
V.le Carducci e l’Aurelia nel suo tratto urbano, dove si è svolta
una assemblea. Gli interventi hanno evidenziato l’importanza di
questa giornata di lotta, l’importanza di creare legami con le altre
città, visto che i giorni successivi sarebbero stati fondamentali
per il rilancio del movimento a livello nazionale.
Sulla base di
questo corteo si è svolto nel pomeriggio di sabato 10 un presidio in
P.Grande che, nonostante la pioggia, ha visto la partecipazione di
una cinquantina di studenti. L’assemblea del Coordinamento
Studentesco livornese, tenutasi lunedì 12 ottobre ha deciso di
lanciare nuove iniziative di mobilitazione. E’ stato infatti deciso di tornare in piazza il 15 ed il 22 ottobre con
due presidi studenteschi in P.zza Cavour alle ore 17, è stata poi
fissata al 26 ottobre mattina la data per un prossimo corteo
studentesco che coinvolga ancora tutte le scuole della città. Per
quanto riguarda le singole scuole la situazione è in continua
evoluzione e si stanno tenendo in questi giorni assemblee autogestite
per decidere come proseguire le mobilitazioni da dentro gli istituti.

 

(firenze)


La giornata del 9 ottobre, che ha visto
anche il primo sciopero nel settore scuola, nell’ambito studentesco è
stata una giornata di mobilitazione diffusa su tutto il territorio.
Inizialmente nata da una convocazione dell’UDS “(“sindacato
studentesco” istituzionale fortemente legato alla cgil), ma poi
divenuta in diverse città una manifestazione promossa da assemblee
più allargate, senza presenza di bandiere di organizzazioni
specifiche e su piattaforme più radicali. Questo è ad esempio
quello che è avvenuto a Firenze dove, a seguito del movimento dello
scorso anno e delle dure repressioni in primavere ed estate,
dall’inizio dell’anno scolastico si è formata una assemblea di
studenti medi autoorganizzati. Tale assemblea ha creato una
piattaforma dai contenuti molto radicali sulla quale sono riusciti a
coinvolgere tutte le organizzazioni studentesche. Il corteo del 9 a
Firenze non è stato quindi un corteo dell’UDS ma un corteo
autoorganizzato di oltre 10000 studenti, che nonostante la pioggia
hanno attraversato il centro ed i viali fino a raggiungere la sede di
Confindustria. Sempre a Firenze il 10, come era stato annunciato il
giorno prima al corteo, sono state occupate più di dieci scuole ed
alcune facoltà, nuove assemblee si sono svolte poi lunedì 12.

A Firenze dunque sta crescendo un
movimento studentesco forte, di massa e radicale, che si muove per
via assembleare ed in una prospettiva di lotta ampia.


La settimana appena trascorsa dunque è
stata molto importante per la ripresa del movimento e, nonostante le
differenze riscontrate nelle varie città, vi è la possibilità di
una crescita del movimento studentesco.

C’è da notare però che la situazione
è molto diversa rispetto allo scorso anno. L’informazione mainstream
non fa considerare la scuola e l’università come temi “caldi”.
Le mobilitazioni, pur avendo ancora un carattere di massa coinvolgono
un minor numero di studenti. In alcune situazioni il contenuto di
piattaforme e rivendicazioni si fa più radicale. L’ambiente
universitario è ancora abbastanza fermo, forse anche perché sconta
l’errore di aver orientato l’intero movimento dell’Onda dello scorso
anno sull’opposizione a singoli provvedimenti, senza cercare di
costruire una più ampia prospettiva di lotta. Nel contempo è
proprio ora che l’attacco del Governo si fa più pesante. Dalla
settimana appena trascorsa giungono le prime risposte a questo
attacco, spetta a noi fare in modo che queste risposte si traducano
in un nuovo movimento.

Posted in Scuola/Università.


CONTRASTIAMO LA SPIRALE AUTORITARIA

Manifestazione Sabato 10 ottobre ORE 15.00 ALESSANDRIA
Partenza dai giardini della stazione  (C.so Crimea)

Il "pacchetto sicurezza", varato dal parlamento italiano rappresenta una ulteriore tessera del disegno del governo di destra tendente ad aumentare la militarizzazione del territorio. Prevede un inasprimento delle pene e una brutale attenzione verso i migranti, come se il problema fossero loro. Risolve tutto con la carcerazione senza regole e la deportazione e detenzione, senza rispetto per qualsiasi diritto umano. I "centri di identificazione e espulsione" (C.I.E.) hanno preso il posto dei già famigerati "Centri di permanenza temporanea" (C.P.T.).
Anche solo il cambio del nome di queste strutture indica le loro vere intenzioni. In questi lager mascherati da dormitori negli ultimi mesi ci sono state proteste e rivolte che hanno provocato feriti e in qualche caso addirittura dei morti, a causa del sovraffollamento e delle condizioni disumane di trattamento.
La maggior parte dei migranti accolti in queste prigioni "temporanee", vengono poi restituiti, come pacchi, al paese che li ha lasciati partire (Libia) e qui lasciati marcire in campo di concentramento posti nel deserto. Viene comunque praticata una politica di respingimento dei migranti che cercano di approdare in Italia via mare.
Le prime pagine dei quotidiani sono state spesso riempite con notizie sulle violenze subite da donne ad opera di nord africani o rom, e per quanto tali azioni ci facciano ribollire il sangue nelle vene, non dimentichiamo che almeno l’80 % delle violenze sono subite in ambito familiare.
Le cronache ci hanno raccontato degli assalti alle ville isolate da bande di efferati rapinatori, che non si sono fermati davanti a nulla per ottenere il loro bottino, ma nessuno ci ha spiegato che tali atti brutali sono permessi dalla criminalità italiana.
     Invitiamo a partecipare alla manifestazione tutte le persone amanti della libertà, tutti gli antifascisti che riconoscono le somiglianze fra le ronde civiche e le camicie nere, tutti gli antirazzisti che comprendono quanto le culture dei migranti possono arricchire la nostra, tutti gli individui che con l’apporto delle loro sensibilità e convinzioni possono permetterci di costruire un movimento anti-autoritario.

Laboratorio Anarchico PerlaNera, CSA Lacandona, Unione Sindacale italiana di Alessandria, Comitato Lavoratori Cileni in Esilio, Individualità anarchiche e libertarie

per contatti: lab.perlanera@libero.it –  Salvatore 3474025324

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