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[Livorno] Presidio e Corteo in solidarietà agli arrestati

da indymediatoscana


 


Livorno, 08/07.


Oggi il Coordinamento Studentesco Livornese è sceso in piazza in solidarietà con gli arrestati del 6/7.
Dalle ore 18 di oggi, 8 luglio, si è svolto un presidio sotto la
Prefettura di Livorno, organizzato dal Coordinamento; al presidio hanno
partecipato una cinquantina di persone, soprattutto studenti medi ed
universitari ma anche rappresentanti di organizzazioni politiche e
sindacali.
Sono stati distribuiti numerosi volantini alla cittadinanza (il testo
segue il resoconto), dopo interventi e slogan sotto la Prefettura, i
manifestanti hanno deciso di spostarsi, dietro a due striscioni ("il
movimento studentesco non si arresta! liberi tutti!" e "fuori i
compagni dalle galere"), in corteo verso P.Grande per rendere
l’iniziativa di solidarietà più comunicativa.
Dopo un volantinaggo e numerosi interventi in piazza, abbiamo deciso di
spostarci in P.Cavour per continuare anche là a volantinare e spiegare
alla cittadinanza le ragioni che ci hanno portato a manifestare.
L’iniziativa si è dunque sciolta attorno alle 20 in p. Cavour. Il
bilancio è positivo e riteniamo che iniziative come questa di oggi, e
come quelle che si sono svolte in altre città con cortei ed
occupazioni, possano riuscire a respingere il tentativo di isolamento e
di criminalizzazione che il Governo sta conducendo ai danni del
Movimento Studentesco e non solo.
Abbiamo oggi anche espresso, negli interventi, la nostra solidarietà
agli arrestati ed ai fermati durante le contestazioni contro il g8
svoltesi in questi giorni a Roma.

Coordinamento Studentesco Livornese


volantino:

21 ARRESTI, PERQUISIZIONI, DENUNCE.

IL MOVIMENTO STUDENTESCO

NON SI ARRESTA

LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI!

Nella mattina di lunedì 6 luglio, un’ondata di arresti e perquisizioni
di proporzioni clamorose ha colpito compagni di Torino, Padova, Bologna
e Napoli, attivi esponenti del movimento studentesco e dell’area dei
centri sociali. Sono finiti agli arresti 21 ragazzi, accusati di vari
reati, tra cui resistenza, danneggiamento e lesioni, in merito agli
scontri avvenuti il 17 maggio a Torino durante il g8 delle università.

E’ chiaro che il motivo principale sia da una parte quello di innalzare
la tensione alla vigilia del g8 a L’Aquila, dall’altra quello di
colpire, criminalizzare ed isolare il movimento studentesco.

Questi arresti, queste carcerazioni preventive, pubblicizzate sui media
come brillante operazione per “evitare la reiterazione del reato”,
appaiono in tutto simili agli arresti preventivi che nel ventennio
fascista facevano riempire di sovversivi le carceri delle città quando
veniva un gerarca in visita ufficiale.

E’ chiaro il senso provocatorio e intimidatorio di un’operazione
repressiva così vasta alla vigilia del g8. Stampa e televisione hanno
infatti fin da subito utilizzato la notizia per aumentare la tensione
attorno alle manifestazioni dei prossimi giorni e per riproporre la
mistificante divisione tra "buoni" e "cattivi". La forte e diffusa
mobilitazione di solidarietà, con assemblee, presidii, occupazioni in
moltissime città è stata una risposta importante, che ha impedito
l’isolamento e la criminalizzazione del movimento, che ha impedito che
la disinformazione da parte dei media ufficiali si spingesse ancora
oltre.

Il Governo ha dunque voluto colpire il movimento studentesco. Ormai da
alcuni mesi, con pestaggi e denunce,la repressione ha iniziato a
colpire gli studenti in molte città. Abbiamo già avuto occasione,
purtroppo, di capire che l’intenzione è quella di stroncare un
movimento; quello che in autunno dalle scuole edalle università di
tutta italia ha dato vita ad una mobilitazione di massa, decisa,
autoorganizzata e spontanea. Probabilmente temono un altro autunno di
lotta, un conflitto sociale di portata più ampia. Non è quindi che
l’ultimo tentativo da parte di Governo e padroni, di reprimere la lotta
studentesca per una scuola libera ed autogestita.

A Roma, con le prime contestazioni di questi giorni, abbiamo avuto la
conferma della linea repressiva del governo: oltre 35 fermi e almeno 10
arresti confermati. In due giorni decine di compagni sono finiti agli
arresti.

Arresti e denunce, non ci faranno abbassare la testa, a Livorno come
nel resto d’Italia, la repressione altro non ha ottenuto che infondere
sempre più la certezza di quanto sia necessario rilanciare la
mobilitazione, sia per spezzare ogni tentativo di criminalizzazione ed
isolamento, sia per portare avanti la lotta contro una scuola e
un’università sempre più asservite agli interessi del governo e dei
padroni.

Esprimiamo la nostra solidarietà ed il nostro sostegno a chi è stato
arrestato il 6 luglio ed anche agli arrestati ed ai fermati di questi
giorni a Roma per le contestazoni al g8.

NO ALLA REPRESSIONE!
LIBERTA’ PER GLI ARRESTATI!
ESTENDERE LA SOLIDARIETA’
RILANCIARE LA LOTTA

Coordinamento Studentesco Livornese

Posted in Iniziative, Repressione, Scuola/Università.