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[Firenze] PRESIDIO ANTIELETTORALE E CONTRO I C.I.E.

No
ai C.I.E No ai Lager

Continue violenze,
abusi, maltrattamenti. Questa è la quotidianità di chi è internato
in un Centro di Identificazione ed Espulsione (C.I.E.), in uno dei 12
campi di prigionia per migranti senza documenti che sono attivi in
Italia.
Sono ormai moltissime le testimonianze e frequenti sono le
notizie di scioperi della fame, proteste e rivolte all’interno di
queste strutture.

I C.I.E. nascono come Centri di Permanenza Temporanea (C.P.T.) nel
1998, con la legge Turco-Napolitano durante il governo D’Alema. Fin
da subito si caratterizzano per la funzione di lager per clandestini,
che negli anni resterà immutato. Dall’estate 2008 all’estate 2009,
l’attuale governo ha sfornato nuove norme sulla sicurezza,
trasformando, tra le altre cose, i C.P.T. in C.I.E., ed ha innalzato
fino a 180 giorni il limite massimo di detenzione. Con queste nuove
leggi inoltre, si istituisce il reato di clandestinità e si apre la
strada ad una vera e propria stretta repressiva che non colpisce solo
chi lotta, ma tutti gli sfruttati.

Strutture come i C.I.E.
sono proprio questo: hanno una chiara funzione repressiva come
strumenti per rendere ancora più ricattabile la massa di sfruttati
di origine straniera.
Uno di questi centri, ha dichiarato il
Ministro degli Interni Maroni, sarà costruito anche in Toscana entro
il 2010. Le decisioni vere e proprie saranno prese, pare, subito dopo
le elezioni regionali, con la nuova giunta. Intanto quello della
costruzione di un C.I.E in Toscana è divenuto uno dei temi della
campagna elettorale ed oltre alla ovvia posizione favorevole del PDL,
si è chiarita anche la posizione della sinistra istituzionale.
Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Verdi, Italia dei Valori
e coloro che appoggiano il candidato del PD Enrico Rossi, sostengono
infatti la costruzione di C.I.E. piccoli e volti all’integrazione.
Una posizione di pura facciata, visto che i C.I.E. devono seguire le
leggi nazionali e non possono avere una funzione diversa da quella
stabilita dal governo. Ma anche una posizione che chiarisce da che
parte stiano certe forze politiche. Non possono infatti esistere dei
C.I.E. "umani", sono strutture disumane, rispetto alla
quali si può solo prendere una posizione chiara e netta. Non ci sono
sfumature possibili.

Queste posizioni confermano l’importanza
dell’astensionismo, del rifiuto del voto e della delega. Solo
attraverso la lotta e l’azione diretta è possibile incidere sulla
realtà, solo con la lotta è possibile fermare la costruzione di un
C.I.E. In Toscana e chiudere tutti gli altri lager già
presenti
sul territorio.


Saremo in Piazza
Sant’Ambrogio a Firenze, venerdì 19 marzo, dalle ore 18.

Sono
invitate a partecipare tutte le realtà che lottano contro i C.I.E.
Senza compromessi.

Anarchici Toscani

 

Posted in Iniziative.