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Comunicato F.A.L. – UN ALTRO OMICIDIO BIANCO A LIVORNO

Livorno 17/06/2010
Federazione Anarchica Livornese – FAI
Commissione di Corrispondenza
Via degli Asili, 33
57126 Livorno

UN ALTRO OMICIDIO BIANCO A LIVORNO.

Dopo Dashnor Qalliaj, un altro lavoratore muore nell’area del porto di
Livorno.
Francesco Ratti, camionista spezzino di 46 anni, è stato travolto da uno
dei tubi che trasportava,
caduto durante le operazioni di scarico.
La Federazione Anarchica Livornese esprime la propria solidarietà ai
familiari, agli amici e ai
compagni di lavoro delle due vittime.
Mentre le condizioni di vita e di lavoro degli operai peggiorano
continuamente, fino ad essere uccisi
per gli infortuni e le malattie professionali, il Governo attenua le
norme per la sicurezza, smantella
la medicina del lavoro, chiude, con la scusa della mancanza di fondi,
l’Ispesl, l’Istituto superiore per
la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
Chi agita la paura della crisi spinge i lavoratori ad accettare
qualsiasi condizione: i nuovi traffici, i
nuovi lavori sono pagati dagli operai con il proprio reddito, la propria
salute, la propria vita.
La Federazione Anarchica Livornese ritiene indispensabile ricostruire la
solidarietà di classe: non si
lavora dove non c’è sicurezza, non si lavora al di sotto della tariffa
sindacale, non si lavora dove non sono garantiti i diritti dei lavoratori.
L’unione di tutti i proletari, al di là delle differenze di lingua o di
colore della pelle, è l’unica arma
per conquistare una vita degna di essere vissuta, un salario decente,
per attenuare la schiavitù del
lavoro.

Per la Commissione di Corrispondenza

della Federazione Anarchica Livornese – FAI
Tiziano Antonelli

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