*_BOMBA FASCISTA ALLA SEDE COBAS_*
Questa mattina, [giovedì 17 giugno n.d.r.] alle ore 1,26,
a Terni, in Via del Lanificio, è stata
fatta scoppiare una bomba
carta davanti al Centro Sociale Germinal
Cimarelli, in cui ha la sede
provinciale anche la Confederazione Cobas.
E’ un atto gravissimo
di chiara matrice fascista, sia per le modalità
che per la
tempistica, un atto che non ha precedenti nella nostra
regione e che
apre scenari inquietanti.
E’ un gesto inaudito che peggiora il
già pesante clima di intimidazione
che da qualche tempo grava sulla
nostra città, che si aggiunge agli
“avvisi orali” del Questore di
Terni contro 12 persone (tra cui il
coordinatore provinciale della
nostra organizzazione sindacale)
diffidate per aver organizzato
pubbliche manifestazioni antifasciste e
per aver contrastato le
iniziative xenofobe della Lega Nord o alle
dichiarazioni di esponenti
del centro destra locale che legittimano di
fatto gli squadristi di
casapound.
Questo atto gravissimo è una sfida alla democrazia,
alla libertà di
pensiero, di parola, di attività politica e
sindacale; ha l’obiettivo di
spaventare i cittadini, di indurli a
stare zitti, proprio nel momento in
cui il Governo attua con i suoi
provvedimenti economici una vera e
propria macelleria sociale, che
sta, finalmente, suscitando le proteste
delle più diverse categorie
sociali, di cui il recente blocco degli
scrutini è stata la
dimostrazione più evidente.
In questa situazione, i neofascisti
dimostrano semplicemente di aver
appreso la lezione dei loro
antenati: essere i cani da guardia della
borghesia capitalistica,
soprattutto quando questa attraversa crisi
economiche devastanti come
è quella odierna. Non ci lasciamo intimidire
e ribadiamo che il
fascismo è la soppressione di ogni libertà
individuale e civile, il
bavaglio ad ogni forma di democrazia e
l’oppressione da parte del più
forte,che si nasconde nell’ombra.
La Confederazione Cobas non
solo denuncia questo atto, non solo ne mette
in risalto la viltà, ma
chiama anche le/i cittadine/i alla
mobilitazione, alla vigilanza
democratica e, soprattutto, ad
intensificare le lotte sociali, poiché
questo è il modo migliore, per
sbarrare la strada agli sgherri
fascisti ed ai loro mandanti che
vogliono essere anche i padroni
delle nostre vite.
CONFEDERAZIONE COBAS DI TERNI
*_COMUNICATO
STAMPA- BOMBA FASCISTA DAVANTI AL CENTRO SOCIALE CIMARELLI_*
Stanotte
giovedi 17 giugno alle ore 01.26 è esplosa una bomba carta
davanti
al cancello del Centro Sociale Autogestito Germinal Cimarelli,
sede
anche dell’Organizzazione Sindacale “COBAS”. Due compagni che si
trovavano
nel centro di documentazione, posto al primo piano, hanno
sentito
dei rumori all’esterno. Quando si sono affacciati hanno visto
una
macchina che si allontanava velocemente, poi il bagliore
dell’esplosione
ed infine hanno sentito il boato. Tanta la paura nel
quartiere,
alcuni cittadini svegliati dall’esplosione hanno dato
prontamente
l’allarme e in breve è intervenuta una macchina dei
Carabinieri che
hanno solo potuto accertare l’accaduto. Risultava
sottratto anche uno
striscione politico in solidarietà con la Palestina
affisso lungo
via del Lanificio
”/Ci riteniamo fortunati – /dichiarano i
ragazzi presenti nello stabile/
– perché ci trovavamo all’interno
della struttura e non nel giardino
perché altrimenti l’ordigno ci
sarebbe esploso addosso/”.
L’attentato è di chiara matrice
fascista, sia per la dinamica che per la
tempistica. Nella notte,
intorno alle ore 24.00, erano stati visti
appartenenti
all’organizzazione neofascista Casapound attaccare uno
striscione a
Ponte le Cave. Altre volte era accaduto che i neofascisti
attaccassero
manifesti e striscioni a Terni, ma mai ci saremmo aspettati
un
attacco contro la nostra sede.
Riteniamo che questo “/salto di
qualità/” sia figlio della
legittimazione che questi individui hanno
ricevuto grazie all’azione
intimidatoria che il Questore ha messo in
atto con gli “avvisi orali”
contro coloro che avevano contestato i
neofascisti all’aviosuperficie.
Ricordiamo che il Questore nelle
notifiche degli avvisi orali agli
antifascisti definisce i
neofascisti“/un gruppo di sportivi
paracadutisti/”.
L’attentato
avviene dopo che da parte di esponenti del PDL e della
destra locale
sono state espresse dichiarazioni di legittimazione degli
stessi
“paracadutisti”. Vorremmo sapere cosa hanno da dire i signori
Raffaele
Nevi e Alfredo De Sio che proprio ieri hanno parlato nei nostri
confronti
(che denunciavamo la grave intimidazione della Questura
attraverso
gli “avvisi orali” alle pubbliche proteste antifasciste) di
“/linguaggio
di altri tempi che evoca scenari inesistenti alimentando
tensioni
strumentali e pericolose/”. Ricordiamo a lorsignori che i
linguaggi
delle destre e dei servizi in Italia sempre si sono espressi
con le
bombe, gli esplosivi e le intimidazioni, da piazza Fontana alla
strage
alla stazione di Bologna.
Ci troviamo ora nella situazione
paradossale in cui, chi ha manifestato
pubblicamente contro l’entrata
dei fascisti di casapound in città, si
trova attaccato da più
fronti:
· da quello istituzionale con gli “avvisi orali” del
Questore che sono
atti intimidatori che violano la libertà personale
·
da quello amministrativo attraverso multe di oltre 5.000 € fatte dai
vigili
urbani,
· da quello politico-militare con la bomba carta
neofascista fatta
esplodere ieri notte.
Abbiamo impedito
l’entrata dei fascisti di casapound a Terni perchè *_il
fascismo è un
pratica razzista e violenta, è squadrismo e l’episodio di
questa
notte ne è l’ulteriore conferma._* Questi soggetti diffondono
odio
tramite la paura ed il razzismo. Terni non si spaventerà di fronte
a
chi è stato vinto dalla storia, davanti allo squadrismo neofascista.
Il
Centro Sociale e tutte le realtà della RAT (Rete Antifascista
Ternana)
continueranno a lottare contro questi individui a difesa di una
città
civile, democratica, antifascista e multiculturale, che fonda le
sue
radici nel lavoro, nella solidarietà, nella Resistenza e
nell’integrazione
sociale.
E’ per questo che lanciamo un appello per la
solidarietà e la vigilanza
democratica a tutte le persone, le
associazione e le istituzioni
democratiche della nostra città.
Terni
resiste.
CSA Germinal Cimarelli