DA SENZASOSTE.IT
Un’altra morte nel carcere delle Sughere di Livorno. L’ennesima per un carcere diventato da record per decessi e “suicidi”. Negli ultimi 10 anni sono stati 20 i morti, una carneficina. Il 2011 si è aperto con un’altra morte, quella di Yuri Attinà 28 anni residente nel quartiere Shangai che da pochi giorni era rientrato in carcere. La versione ufficiale dell’amministrazione carceraria è quella dell’infarto, un gioco del destino e un triste presagio visto che nel luglio del 2003 nel carcere delle Sughere moriva Marcello Lonzi anch’egli 28enne, anch’egli ufficialmente morto per infarto e la cui vicenda non si è ancora chiusa fra omissioni, omertà e perizie mediche contrastanti.
Rimane un dato di fatto: di carcere si muore e questo è a prescindere un altro omicidio di stato. Uno stato che non sa tutelare chi finisce in prigione con l’aggravante di dubbi e omissioni rispetto a continui pestaggi di cui i detenuti sono vittime come ultimamente i casi Bianzino e Cucchi hanno dimostrato. Nel 2010 nelle carceri italiane sono morti 98 detenuti.
Il carcere delle Sughere nella nostra città è sempre stato lontano dagli interessi delle istituzioni e dagli occhi della cittadinanza e al suo interno si continua a morire. E quasi sempre a finire in carcere e a morire sono i figli dei quartieri più poveri, delle classi più deboli e che spesso fuori non hanno nessuno.
E’ giunta l’ora di dire basta. Non lasciamo che anche Yuri venga sepolto senza che siano individuati omissioni e responsabili, senza che la città si prenda le proprie responsabilità, senza che chi gli voleva bene sappia cosa sia successo.
Per questo saremo sabato 8 gennaio alle ore 15 fuori dal carcere delle Sughere per gridare verità per Yuri e per non lasciare che un’altra morte venga bollata e insabbiata con false e retoriche frasi di circostanza.
Comitato Verità per Yuri
SABATO 8 GENNAIO ORE 15 – PRESIDIO FUORI DAL CARCERE DELLE SUGHERE