da: senzasoste.it
Sembra incredibile, ma a due mesi di distanza dall’incidente del cargo Venezia, che ha perso in mare circa duecento bidoni di rifiuti tossici, continua il balletto delle versioni fornite dalla compagnia e dalle autorità. Continuano a susseguirsi versioni contrastanti sul luogo dove sarebbe avvenuto l’incidente, sulla dinamica, sul numero dei bidoni, sul loro contenuto, sulle modalità previste per il recupero e così via.
Prima si tace, poi si parla di cobalto, poi sparisce il cobalto e viene fuori il nichel, i bidoni da 198 diventano 112…
L’unica cosa certa è che nel nostro mare ci sono almeno 40 tonnellate di rifiuti tossici che se non verranno recuperati provocheranno un disastro (ammesso che il disastro non sia già in corso …)
Niente quadra in questa vicenda. Per questo temiamo che, nonostante sia stato annunciato l’inizio delle operazioni, non vi sia una reale volontà da parte della compagnia Grimaldi di procedere rapidamente e a proprie spese al recupero dei bidoni, né da parte di Comune, Provincia, Prefettura e Capitaneria di Porto, di fare chiarezza sulla vicenda e garantire la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente marino.
Particolarmente grave l’atteggiamento del sindaco di Livorno Cosimi che ha mentito dichiarando di essere stato avvisato dell’incidente solo dopo molto tempo, quando invece sapeva e non ha ritenuto di dover avvisare tempestivamente la popolazione.
Quello del cargo Venezia è l’ennesimo incidente che avviene nel nostro mare, si pensi al Concordia e alla chimichiera che sabato scorso ha urtato il pontile Solvay di Vada; da tempo il nostro porto è indicato come uno snodo di primo piano nel traffico internazionale di rifiuti tossici.
Questo probabilmente non preoccupa quegli amministratori locali che vogliono imporci il rigassificatore offshore, una bomba galleggiante priva dei minimi requisiti di sicurezza che inquinerà il Santuario dei Cetacei, né il presidente della Regione Rossi che indica come precedente virtuoso da seguire per il nostro porto l’affare delle navi dei veleni Karin B e Deep Sea Carrier.
Con la nostra manifestazione chiediamo quindi:
LA VERITA’ SU QUANTO AVVENUTO A BORDO DEL CARGO VENEZIA IL 17 DICEMBRE L’IMMEDIATA RIMOZIONE DEI BIDONI TOSSICI A TOTALE CARICO DELLA GRIMALDI LE DIMISSIONI DEI FUNZIONARI INCAPACI E DEL SINDACO DI LIVORNO UN’INDAGINE CREDIBILE SUL LIVELLO DI INQUINAMENTO DELLE NOSTRE ACQUE E SULLE MALATTIE PROVOCATE DALL’INQUINAMENTO NEL NOSTRO TERRITORIO
INVITIAMO TUTTI I MANIFESTARE SABATO 18 FEBBRAIO, RITROVO ORE 15, IN PIAZZA CIVICA
Vertenza Livorno, rete per la difesa della salute e dell’ambiente