Si è tenuto oggi in Piazza Mazzini il presidio organizzato dal Comitato 26 ottobre contro la commemorazione nostalgica della battaglia fascista di El Alamein organizzata dalla Brigata Folgore. Circa un centianio di persone hanno partecipato a questa prima iniziativa cittadina contro la guerra, le spese militari ed ogni fascismo. Mentre in Piazza Mazzini si susseguivano gli interventi al microfono per spiegare ai passanti i motivi della protesta, alla Rotonda d’Ardenza si concludeva con l’esposizione di armi, veicoli militari e strumenti di morte la commemorazione di El Alamein. La fiera della guerra organizzata dalla Folgore avrebbe dovuto tenersi alla Terrazza Mascagni, ma dopo la convocazione del presidio nella non lontana Piazza Mazzini, gli stand con sponsor e armi da guerra sono stati installati alla Rotonda, circondati dalle camionette della polizia, mentre i blindati dei carabinieri hanno militarizzato l’intero lungomare. Questa mattina si è invece tenuta presso la Caserma Vannucci la commemorazione ufficiale che ha visto la presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Graziano e del Sottosegretario alla Difesa Alfano. Nei loro interventi hanno sottolineato l’importanza dell’impegno dell’esercito italiano all’estero, esaltato il valore della famiglia, e la “leggenda” di El Alamein, ma il Genrale Graziano non ha mancato di prenderci in giro, lamentando “i troppi tagli che rischiano di indebolire l’esercito”. Ma si sa a militari e industria bellica i soldi non bastano mai, infatti il recente aumento dell’IVA, che ammonta ad un miliardo di euro e peserà sulle tasche di lavoratori e disoccupati, servirà a pagare i 975 milioni di euro spesi dal governo per acquistare elicotteri, aerei, apparati elettronici per l’Esercito prodotti da aziende della holding Finmeccanica.
Il presidio di oggi è servito a riaffermare le ragioni dell’opposizione a questo genere di celebrazioni, alle spese militari, al militarismo, alle politiche di austerità. Per tutto il pomeriggio la piazza è stata animata da interventi, striscioni e bandiere; dopo le 18 l’esibizione del Coro Garibaldi d’Assalto, intervenuto con canti popolari a sostegno delle iniziative di questi giorni, ha raccolto una piccola folla attorno al presidio. L’iniziativa si è conclusa con l’invito a partecipare all’importante manifestazione di domani. Il corteo che partirà alle 15:30 da Piazza Garibaldi domani sabato 26, concluderà queste due giornate di mobilitazione contro la guerra e le politiche di austerità.