TERRORISTA È CHI DEVASTA E MILITARIZZA I TERRITORI
22 febbraio GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE NO TAV
Circa 600 imputati, più di un migliaio di indagati, decine di persone sottoposte a varie restrizioni (obbligo o divieto di dimora, foglio di via), multe da centinaia di migliaia di euro, un processo contro 53 no tav condotto in un’aula bunker, diversi compagni da mesi agli arresti domiciliari. Alla durissima repressione in atto da tempo contro le lotte NO TAV, si è aggiunto un nuovo capitolo. Lo scorso 9 dicembre quattro attivist* vengono arrestati con l’accusa di terrorismo: sono ritenuti responsabili di danneggiamento ad alcune attrezzature del cantiere, come talvolta è avvenuto in questa lotta ventennale di resistenza.
Secondo il teorema della procura di Torino, un’ opposizione concreta a decisioni prese in sede istituzionale implica una finalità di terrorismo.
In questo modo, qualsiasi lotta sociale che si ponga in contrasto con decisioni assunte in sede politica o economica può essere non solo criminalizzata mediaticamente, ma anche incriminata con imputazioni gravissime. Nell’attuale contesto assistiamo ad un inasprimento della repressione politica e sociale, di cui gli arresti e le denunce di Roma e Napoli avvenute il 13 febbraio, sono solo uno degli ultimi esempi.
E’ quindi evidente che in questo tentativo di attaccare frontalmente il movimento NO TAV si sperimentano dei modelli che potranno essere applicati in futuro ad ogni forma di dissenso reale.
Per questo motivo il movimento NO TAV ha lanciato l’appello per una mobilitazione nazionale sui vari territori per il 22 febbraio
– Contro l’accusa di terrorismo e la criminalizzazione di chi lotta;
– In solidarietà con tutti i no tav imputati e indagati;
– Per la liberazione di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò e degli altri no tav ancora ai domiciliari;
– Per rilanciare le lotte;
– Perché chi attacca alcuni/e di noi, attacca tutte e tutti;
– Per ribadire con forza che fermarci è impossibile.
Livorno ha risposto all’appello, per sostenere la lotta NO TAV ed esprimere solidarietà a quanti sono colpiti dalle repressione, ma anche per denunciare, una volta di più, ciò che sta avvenendo a livello locale. La nostra città si trova ad affrontare una grave problematica ambientale e una dura situazione repressiva.
I SIN (Siti di interesse nazionale per la bonifica) della zona industriale di Livorno risultano al quinto posto in Italia per incidenza di malattie e mortalità per cause ambientali, dietro alla Terra dei Fuochi, litorale Vesuviano, Marghera e Trieste e l’amministrazione comunale, per minimizzare il problema, spinge perché alcune di queste aree in ambito portuale vengano declassate a SIR come successe proprio a Marghera e a La Maddalena.
Dopo lotte di anni, il rigassificatore è stato comunque imposto alla città, senza nemmeno consentire un referendum e senza che si sia creata la tanto sbandierata occupazione: per ora zero richieste di gas liquido, ma bollette più salate e un mostro ecologico presente nel nostro mare
Le lotte sociali portate avanti da studenti, giovani, disoccupati, senza-casa, precari, lavoratori e da tutti coloro che vogliono una radicale trasformazione sociale sono oggetto di una repressione brutale, che mira ad annientare non solo l’opposizione e le esperienze di autogestione, ma anche lo stesso diritto di manifestazione e di espressione.
Molti sono i processi in corso a carico di numerosi giovani: il 4 marzo inizia il processo per una manifestazione studentesca del 2010, nel mese di aprile proseguirà il “processone” che vede imputate 22 persone per le manifestazioni del 30 novembre 1 e 2 dicembre 2012. Ricordiamo che nella prima delle tre giornate si svolse proprio un’iniziativa di sostegno alla lotta NO TAV, con una contestazione a Bersani, uno tra i più ferrei sostenitori dell’alta velocità. Anche in questo caso, tre giorni di mobilitazione in risposta alle violenze poliziesche sono stati presentati, secondo la logica del teorema accusatorio, come una pianificata azione eversiva.
La lotta NO TAV è la lotta di tutti
La difesa del territorio dalle devastazioni è una lotta che tutti portiamo avanti
La difesa della libertà di espressione e di manifestazione, la resistenza alla violenza imposta dai poteri forti è una lotta che tutti portiamo avanti
Livorno aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale
SABATO 22 FEBBRAIO
ore 16,30 Piazza Attias: presidio/manifestazione
SOLIDALI NO TAV LIVORNO