da senzasoste.it
Strage del Moby Prince. Un appello per il 24° anniversario
10 aprile 1991 – 10 aprile 2015
Il 10 Aprile del 1991 la nave traghetto Moby Prince dell’armatore Onorato, partita dal porto di Livorno e diretta ad Olbia in Sardegna, entra in collisione a pochi minuti dalla partenza con la petroliera AGIP Abruzzo e viene avvolta dalle fiamme.
140 persone tra equipaggio e passeggeri persero la vita sul Moby Prince. 140 persone che furono vittime di una strage.
Non fu una fatalità. La nave traghetto Moby Prince non era in condizioni di sicurezza, infatti viaggiava con l’impianto antincendio splinter spento, con un solo radar funzionante dei tre presenti a bordo e con un’apparecchiatura radio che presentava continui cali di frequenza, problema che rese impossibile comunicare una chiara richiesta di soccorso dopo la collisione.
I soccorsi
La ricerca di verità e giustizia da parte dei familiari non ha finora trovato alcuna risposta nelle aule di tribunale. Le autorità giudiziarie decisero di procedere nei confronti di persone che avevano avuto solo un ruolo marginale nella vicenda, per reati prescrivibili, senza mai prendere seriamente in considerazione il reato di strage e senza mai andare a scavare dove stavano le responsabilità, ossia verso l’armatore e la Capitaneria.
Depistaggi, insabbiamenti, minacce, ricatti, manomissione delle prove, menzogne. In questi 24 anni chi voleva che non si facesse luce sulla strage del Moby Prince ha provato in ogni modo ad ostacolare chi ancora oggi continua a portare avanti la battaglia per la verità e la giustizia. Sono metodi ben noti, gli stessi usati per coprire le responsabilità delle stragi di stato e delle bombe fasciste. Sono gli stessi metodi usati per coprire le responsabilità di industriali, speculatori e politici che per fare affari avvelenano i cittadini e uccidono i lavoratori, una strage quotidiana causata dall’imposizione di sempre peggiori condizioni di vita e di lavoro alla maggioranza della popolazione per il profitto di pochi.
A distanza di 24 anni vicende simili continuano ad accadere: La strage di Viareggio del 2009, quando l’esplosione del gas fuoriuscito da un vagone cisterna di un convoglio ferroviario uccise 33 persone, è stata causata dalla mancanza di sicurezza sulla linea, una situazione che gli stessi lavoratori delle ferrovie avevano già segnalato; La strage del traghetto Norman Atlantic, di proprietà dell’armatore Visentini, in cui lo scorso 28 dicembre sono morte 11 persone mentre altre 19 sono risultate disperse, è stata causata dalla mancanza di sicurezza sulla nave. Il traghetto necessitava di essere riparato e viaggiava sovraccarico.
Il 10 Aprile a Livorno, come ogni anno nell’anniversario della strage del Moby Prince, nel quadro delle commemorazioni ufficiali, si terrà il corteo dal Municipio in Piazza Civica fino alla lapide dedicata alle vittime all’Andana degli Anelli.
È importante essere presenti anche quest’anno alla commemorazione in Comune e in piazza, al fianco dei familiari delle vittime.
Perché la verità e la giustizia non arrivano dalle aule di tribunale o dai vertici della politica, ma dalle lotte dei cittadini per la salute, dalle lotte dei lavoratori per la sicurezza sui posti di lavoro, dalla lotta di tutte e tutti perché fatti simili non si ripetano più.
Livorno vuole verità e giustizia
6 aprile 2015