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Kavala – I FASCISTI TIRANO FUORI LE ARMI DURANTE UN’AZIONE ANTIFASCISTA

Dai compagni di Kavala, grecia

I FASCISTI TIRANO FUORI LE ARMI DURANTE UN’AZIONE ANTIFASCISTA – Antifascismo militante ovunque – Kavala Antinazi

Kavala – Sabato 21 Maggio Alcuni nazi della città hanno fatto irruzione nel festival di 10 giorni dell’Università di Kavala, dove hanno dimostrato apertamente la loro vigliaccheria e distrutto la macchina della compagna di uno dei due antifascisti presi di mira, che era lì al festival. Sono poi immediatamente scomparsi, dato che hanno avuto la sfortuna di essere stati visti, mentre compivano la loro eroica azione, da molti occhi testimoni che casualmente passavano lì dove era parcheggiata la macchina e in quel momento.

Kavala – Domenica 22 Maggio Mentre i due antifascisti presi di mira erano al festival di 10 giorni, nel porto di Kavala quattro carogne fasciste sono state scoperte da alcuni antifascisti e sia loro che le loro macchine hanno avuto la lezione che si meritavano. Da veri codardi quali sono, essendo incapaci di gestirsi le conseguenze delle loro azioni fasciste, uno di loro, senza vergogna, mentre scappava ha tirato fuori la sua pistola e dopo aver sparato in aria, ha puntato la sua pistola verso gli antifascisti, che si sono fermati di colpo. Il deliro malato fascista di certo non si è fermato qui, hanno preso e picchiato gravemente una antifascista, che non ha esitato ad affrontare i vigliacchi, le hanno puntato alla testa la pistola e l’hanno presa a calci anche una volta svenuta a terra. Mentre alcuni antifascisti stavano accorrendo ad aiutarla, due dei quattro fascisti (Triantaphyllos Alexandridis and Andreas Rigoulis Sold) che stavano ripiegando – essendo sono stati traditi dagli altri due fascisti che li hanno lasciati lì da soli – hanno urlato “d’ora in poi solo con le armi” mentre mostravano le armi.

Di sicuro questo è il risultato della reale cooperazione e della rassomiglianza tra la polizia e la feccia di estrema destra, e della piena consapevolezza da parte della polizia delle azioni quotidiane dei fascisti con coltelli, pistole e qualsiasi altra cosa che stimoli il loro pene. A causa di tutte queste cose che connettono la polizia, i misantropi e i topi di fogna, nelle ore seguenti la città è stata messa sotto regime poliziesco, con gli sbirri sparsi in tutte le zone della città, dall’Università di Kavala fino al porto, facendo continui controlli a qualsiasi sospettato (possibilmente antifascista).
Permettendo così alla loro mano destra (i fascisti) di andare in giro liberamente e di mostrarsi per le strade in cerca di antifascisti, agendo evidentemente come parastato di polizia.

Gli antifascisti stavano difendendo il loro squat, e poi si sono raggruppati e hanno dato il via ad una protesta determinata, con una forte energia antifascista diretta verso il centro della città per cercare, con molta rabbia, i nazisti bastardi che già erano stati avvisati dalla polizia dell’arrivo del blocco antifascista nel centro città, dalla caccia che i fascisti avevano iniziato si sono ritrovati a nascondersi. Il corteo si è diretto poi al commissariato per insultare in ogni modo gli sbirri impauriti, che hanno tentato disperatamente di negare la loro responsabilità nell’incitamento e nella protezione alle gang fasciste della città. Il corteo è poi tornato allo squat Vyronos 3 e gli antifascisti si sono messi a guardia dello squat.
In mezz’ora i rigurgiti fascisti Triantaphyllos Alexandridis e Andreas Rigoulis si sono spostati nella zona dello squat con la macchina del secondo, che è un veicolo con il contrassegno disabili, perché suo padre è in sedia a rotelle, e che senza problemi il suo figlio neo nazista usa costantemente per le spedizioni fasciste.
Lasciateci dire che il sopracitato padre, il giorno che Kasidiaris – un parlamentare di Alba Dorata – organizzò un dibattito pieno d’odio all’Hotel Galaxy a Kavala, se ne stava di fianco alla polizia che si era disposta di fronte a Mikel (un bar di via Venizelos) impedendo al blocco antifascista di spostarsi in direzione dell’hotel che ospitava i rappresentanti del partito neonazista, i responsabili dell’assassinio di Pavlos Fyssas. Quel giorno, dopo che tutti i fascisti della città si erano definiti solamente patrioti e tentavano in tutti i modi di convincerci che non avevano niente a che fare con la politica di partito, cioè con Alba Dorata, sono stati pubblicati online da alcuni giornali dei video dell’evento che mostrano Triantaphyllos Alexandridis, Andreas Rigoulis e Kostas Tonios (uno dei dirigenti del neonato partito di estrema destra L.E.P.E.N., e uno dei 13 che hanno denunciato i due antifascisti presi di mira) tutti lì ad ascoltare le parole dello scagnozzo degli assassini (= Alba Dorata) che furbamente cercavano di nascondersi dietro agli altri partecipanti per non farsi riprendere dalle telecamere.

I fascisti che si muovevano attorno allo squat, sono stati visti dagli antifascisti che hanno urlato ai Nazi di avvicinarsi, e come ci si poteva immaginare, quando loro erano a una distanza sicura rispetto alla zona dello squat e al gruppo che stava difendendo lo spazio, lo schifoso vigliacco Triantaphyllos Alexandridis è uscito dalla macchina e ha provocando gli antifascisti di venire verso di lui, cosa che loro hanno fatto, e come risultato è risalito velocemente nell’auto scomparendo all’istante, cosa in cui i fascisti sono davvero abili ed esperti.

Martedì 24 maggio Gli antifascisti hanno fatto un corteo determinato nel centro della città. Circa 50 antifascisti hanno distribuito volantini descrivendo gli eventi sopra menzionati e scandendo costantemente slogan antifascisti. Il dipartimento di polizia si trovava lungo il tragitto del corteo, là ancora una volta i poliziotti sono stati insultati. La polizia ha tenuto un comportamento cauto, restando schierata dentro l’ingresso del dipartimento, indossando l’attrezzatura antisommossa. Il corteo si è concluso allo squat e sono stati distribuiti volantini presso i vicini blocchi di condomini, per rendere noti gli eventi e le ragioni del corteo.
Mercoledì 25 maggio Circa 100 antifascisti si sono riuniti a Faliro Park e hanno informato le persone che erano là riguardo agli attacchi fascisti che avevano avuto luogo a Kavala negli ultimi giorni. I compagni hanno appeso uno striscione in un luogo del parco dove potesse essere visibile dalla strada principale, hanno distribuito volantini e hanno intonato slogan antifascisti. All’inizio le forze di polizia hanno girato per la città, con due squadre antisommossa alla sede di Alba Dorata, le squadre DIAS in moto nel quartiere Vironos dove vive il nuovo Roupakiases (Roupakiases è il nazista di Alba Dorata assassino di Pavlos Fyssas) della città e ovviamente tutti gli agenti in borghese di Kavala setacciavano il centro della città, concentrandosi su Faliro Park e il quartiere intorno allo squat.
Naturalmente, i poliziotti in borghese non potevano mancare dal parco deve gli antifascisti si erano riuniti; questi poliziotti in borghese, codardi come i loro servi neonazisti, sono venuti al parco con le proprie figlie e i propri figli per ficcanasare, spingendo i propri figli sulle altalene a 5 metri dalla folla radunata. Per rispetto dei bambini che non sono responsabili della mancanza di senso della vergogna dei propri padri poliziotti, i compagni hanno deciso di non insultarli.
Dopo un’ora gli antifascisti hanno preso la strada principale dopo il parco e è iniziato il corteo, diretto verso il quartiere in cui vivono i due nazisti ( Triantafphyllos Alexandridis e Andreas Rigoulis) per tutta la durata del corteo, polizia antisommossa, polizia in moto (squadre DIAS) e agenti in borghese hanno seguito gli antifascisti. Possiamo dire che tutta la polizia di Kavala e tutto ciò che erano riusciti a portare dalle città vicine era persente.
Il corteo era molto acceso, slogan contro la polizia e contro i fascisti sono stati intonati incessantemente e i compagni hanno informato il quartiere sul nuovo Roupakiases che hanno nella loro area ed il fatto che la polizia non solo ha nascosto la minaccia con la pistola, ma anche che tutto questo è successo sotto la loro protezione.
I poliziotti hanno seguito la marcia fino a quando si è conclusa allo squat Vironos 3, tenendosi a meno di 20 metri dagli antifascisti e provocandoli con i loro commenti ironici. Quando il corteo è arrivato alla strada proprio sotto lo squat, gli antifascisti si sono fermati e hanno chiuso la strada ai poliziotti, rendendo loro chiaro che avrebbero dovuto fare dietro-front e andarsene. In particolare quando i residenti della zona hanno iniziato ad uscire sui balconi e ad essere informati degli eventi e delle ragioni del corteo, i poliziotti se ne sono andati totalmente irritati. Tale insoddisfazione dalla parte dei poliziotti era evidente ogni volta che il corteo si fermava e informava il quartiere.

A KAVALA COME IN OGNI ALTRO POSTO,
DISTRUGGI I FASCISTI IN OGNI QUARTIERE

POLIZIOTTI E NAZI SONO LA STESSA BANDA
FASCISTI TORNATE NELLE FOGNE

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Posted in Anarchismo, Antifascismo, Generale, Internazionale, Repressione.

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