25 Aprile: resistere e lottare
Nel tardo pomeriggio di oggi abbiamo reso omaggio alla lapide dedicata a Filippo Filippetti, giovane anarchico livornese ucciso il 2 agosto del 1922 dai fascisti che giunti in forze da tutta la regione assaltarono in quei giorni la città.
Abbiamo portato un mazzo di fiori e appeso uno striscione che riportava “La repressione non ci può fermare, dopo il virus estirpa il capitale – 25 aprile – resistenza!”.
Ogni estate come Federazione Anarchica Livornese e Collettivo Anarchico Libertario ricordiamo proprio davanti a quella lapide in Via Provinciale Pisana Filippo Filippetti, caduto mentre insieme ad altri giovani antifascisti aveva attaccato con le armi i camion dei fascisti a Pontarcione. Con lui ricordiamo anche le altre vittime di quei giorni, popolani, militanti comunisti, anarchici, repubblicani e socialisti, tra i quali Luigi Gemignani, Gilberto Catarsi, Pietro Gigli, Pilade Gigli, Oreste Romanacci, Bruno Giacomini e Genoveffa Pierozzi.
Siamo tornati, ovviamente facendo attenzione alle prescrizioni sanitarie, di fronte a questa lapide in questo 25 aprile segnato da divieti delle manifestazioni e repressione per affermare collettivamente l’urgenza della lotta per la libertà di tutte e tutti.