volantino che sarà distribuito domani al corteo di domani contro la Bossi-Fini e contro lo sfruttamento

BASTA SFRUTTAMENTO!
BASTA BOSSI-FINI!
CHIUDERE SUBITO I C.I.E.!
La strage di Lampedusa non è una tragica fatalità, ma è la conseguenza di vent’anni di politiche dell’immigrazione razziste e orientate allo sfruttamento. Il governo che adesso “piange” le centinaia di uomini, donne e bambini scomparsi in mare, è composto da quegli stessi partiti responsabili di queste morti. Sono gli stessi che hanno istituito i C.I.E., veri e propri lager, dove migliaia di persone sono detenute solo perché clandestine, costrette a vivere in situazioni disumane, a subire violenze e maltrattamenti. Sono gli stessi che hanno creato il reato di clandestinità, che hanno sostenuto la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini e i pacchetti di sicurezza.
L’obiettivo di queste politiche è quello di rendere le lavoratrici ed i lavoratori migranti sempre più ricattabili. Chi lavora con il rischio di perdere il permesso di soggiorno allo scadere del contratto, sotto la continua minaccia di essere rinchiuso in un C.I.E., è costretto ad accettare qualsiasi condizione di lavoro. Le leggi sull’immigrazione di fatto istituzionalizzano e regolano lo sfruttamento e la precarietà di centinaia di migliaia di lavoratori immigrati, garantendo per i padroni profitti sicuri. Ma queste politiche servono anche ad alimentare il razzismo, criminalizzando le persone immigrate, e soprattutto dividendo i lavoratori tra italiani e stranieri, rompendo la solidarietà di classe e assicurando sempre maggior potere, profitti e privilegi per chi ci governa e ci sfrutta.
Bisogna smettere di credere alla propaganda che vuole i migranti colpevoli di ogni male della società. I veri responsabili della miseria e della disoccupazione sono invece il governo ed i padroni.
Sosteniamo le lotte dei migranti! Le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati sono le lotte della lavoratrici e dei lavoratori italiani!
Collettivo Anarchico Libertario
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By collettivo
– Ottobre 11, 2013

CORTEO ORE 9 DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Lunedì 23 e venerdì 27 settembre si sono svolte presso la sala sindacale del Comune di Livorno due assemblee molto affollate di migranti presenti sul territorio livornese, in prevalenza senegalesi.
Le assemblee, promosse dalla Unione Sindacale di Base Migranti, sono state convocate per discutere la situazione sempre più drammatica relativa ai premessi di soggiorno anche in relazione alle numerose minacce di respingimento legate alle sanatorie del 2009/2012.
E’ necessario mobilitarsi come stanno facendo a Brescia ed in altre città contro gli effetti della legge Bossi – Fini che legando il permesso di soggiorno al contratto di lavoro produce discriminazione, ricatti e precarietà.
Per questo a conclusione della assemblea è emersa la proposta di organizzare a Livorno per sabato 12 ottobre una manifestazione di piazza che partendo dalle ore 9:00 da piazza della Repubblica si rechi presso la questura di Livorno.
Non siamo più disposti ad accettare ricatti e lunghe attese, precarietà e sfruttamento causati da leggi ingiuste e razziste! Mobilitiamoci con forza e determinazione per:
– Permessi di soggiorno subito per tutti/e: sanatorie 2009 e 2012, flussi, rinnovi!
– Basta lentezze burocratiche, basta truffe, basta pagare!
– Basta legge Bossi-Fini. Basta sfruttamento!
– Piena cittadinanza a chi nasce in Italia
– Diritti come essere umani
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By collettivo
– Ottobre 11, 2013
Settimana di lotta nazionale In difesa dei territori, contro vecchi e nuovi colonialismi.

Tutti in piazza CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITÀ E IL SACCHEGGIO DEI TERRITORI
12- 19 OTTOBRE: SETTIMANA NAZIONALE DELLE LOTTE
Ogni giorno migliaia di persone in tutta Italia, sparse in una miriade di comitati, associazioni, collettivi o anche individualmente, si mobilitano in vario modo a causa della disoccupazione, della mancanza di casa, del peggioramento delle condizioni di lavoro, della decadenza della scuola e della cultura, dell’assenza di adeguate strutture sanitarie, contro il saccheggio e la devastazione di interi territori in nome del profitto, contro il razzismo, contro le installazioni dell’industria militare e molto altro ancora.
Nella settimana che va dal 12 al 19 ottobre sono previste numerose mobilitazioni e campagne di lotta su tutto il territorio nazionale.
Livorno, al pari di altre città, sta vivendo la crisi peggiore dal dopoguerra.
La nostra città è governata da una classe dirigente e politica che sta devastando il nostro territorio e affossando qualsiasi tentativo di partecipazione diretta dei lavoratori e delle lavoratrici e di riscatto sociale.
Insorgiamo, riempiamo le città, i comuni, i quartieri, restituiamoci dignità, facciamo vedere la nostra rabbia a chi ci opprime, partecipiamo al cambiamento necessario di questa società!
SABATO 12 OTTOBRE: GIORNATA DELLE LOTTE SUI TERRITORI
Ore 9,00 Corteo delle comunità migranti. Solidarietà per la strage di Lampedusa e rinnovo dei permessi di soggiorno
Ore 12,00 presidio del comitato disoccupati e precari piazza Cavour
Ore 16,00 assemblea aperta dei comitati ambientalisti livornesi sulle principali problematiche ambientalidella città c/o Teatrofficina Refugio
Ore 18 assemblea popolare di fronte al comune organizzata dai comitati cittadini. Contro lo sversamento delle acque radioattive nel canale dei Navicelli , e contro la decisione di rinnovare le autorizzazioni alla Lonzi metalli e alla Ra.Ri. Per una politica rifiuti zero
Ore 20 Inaugurazione del nuovo anno al C.P 1921 (Via dei Mulini 29) Cena e dj set
DOMENICA 13 OTTOBRE: GIORNATA CONTRO LE NOCIVITÀ
dedicata all’ambiente e contro lo sfruttamento dei territori
dalle ore 16,00 fino a tarda sera presso l’ex Circoscrizione 1 occupata in Via delle Sorgenti, tombolata popolare, assemblea pubblica, cena e spettacolo dei “Loungerie” per l’inaugurazione del nuovo centro civico dei quartieri nord
MARTEDÌ 15 OTTOBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’AUSTERITY
Presidio itinerante per il centro cittadino e assemblea popolare
Concentramento alle ore 18 in Piazza XX Settembre
VENERDÌ 18 OTTOBRE:SCIOPERO NAZIONALE DEI SINDACATI DI BASE
Aderiamo in massa! Chiunque può scegliere di fare sciopero!
Manifestazione a Roma concentramento ore 10 piazza della Repubblica.
SABATO 19 OTTOBRE: ASSEDIAMO I PALAZZI DEL POTERE
Tutti e tutte a Roma! – Ritrovo ore 8:45 alla stazione di Livorno.
Ex Caserma Occupata – Centro politico 1921 – Ska Livorno Est – B.S.A. Livorno, Vertenza Livorno, Teatro Officina Refugio – Comitato livornese disoccupati e precari – U.S.B. Livorno – Forum dell’acqua, Collettivo anarchico libertario
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By collettivo
– Ottobre 11, 2013
da: senzasoste.it
ASSEMBLEA CITTADINA PER UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA, LE SPESE MILITARI E LE POLITICHE DI AUSTERITA’
Anche quest’anno la Brigata Paracadutisti Folgore si sta preparando a commemorare la battaglia di El Alamein.
Ogni anno questa commemorazione nostalgica è celebrata con parate, sfoggio di mezzi da guerra, armi e strumenti di morte. Un’occasione che richiama guerrafondai, fascisti ed estremisti di destra da tutta Italia. Una celebrazione di una guerra passata, che giustifica le guerre del presente e prepara quelle di domani. Ma anche una celebrazione della rapina quotidiana compiuta ai danni dei lavoratori e della lavoratrici per foraggiare l’apparato militare, per sostenere i profitti delle industrie di guerra.
Nel 2010 e nel 2011 a Livorno delle partecipate manifestazioni unitarie hanno portato in piazza l’opposizione ad ogni parata nostalgica, al militarismo, ad ogni guerra, alle spese militari, alle politiche di austerità. Lo scorso anno le celebrazioni si sono tenute a Pisa, ma hanno trovato anche là una decisa opposizione.
Rispetto agli scorsi anni le condizioni delle fasce più povere della popolazione si sono aggravate, la disoccupazione è aumentata, mentre chi lavora vede sempre più peggiorare le proprie condizioni di lavoro. Intanto le spese militari nel 2012 hanno raggiunto i 26,46 miliardi di euro.
Nei giorni scorsi alcuni singoli e organizzazioni che negli anni passati hanno partecipato alla costruzione delle manifestazioni contro la celebrazione di El-Alamein, si sono ritrovati per un incontro preliminare nel quale tutti i soggetti hanno rinnovato la propria intenzione e il proprio impegno per costruire una giornata di lotta in continuità con le esperienze degli scorsi anni.
Si invitano tutte le realtà che hanno partecipato alle manifestazioni degli scorsi anni e tutti coloro che condividono questo percorso a contribuire alla preparazione della manifestazione e a partecipare all’assemblea cittadina che si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 21 presso il Centro Sociale Anziani di Borgo, in Via degli Asili 47.
ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA
Giovedì 10/10 alle ore 21
presso il Centro Sociale Anziani di Borgo
in Via degli Asili 47
Comitato promotore
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By collettivo
– Ottobre 9, 2013
Volantino distribuito questa mattina durante il corteo organizzato dal Coordinamento Studentesco Livornese

AUTORGANIZZAZIONE E LOTTA
Venti anni di tagli e riforme hanno portato la scuola nelle condizioni attuali:
classi pollaio, un’istruzione sempre più scadente ed allineata con il potere, edifici scolastici fatiscenti, totale aziendalizzazione della scuola con l’ingerenza sempre più ingombrante di privati e affaristi. Intanto in nome del “merito” si vuole trasformare la scuola in una specie di “talent show” in cui si premia il più bravo ad imparare la lezione a memoria, lasciando nell’ignoranza tutti coloro su cui non conviene investire.
Questo è il frutto di politiche condotte dai governi di centrodestra e centrosinistra che si sono alternati negli ultimi anni; politiche portate avanti anche dall’attuale governo delle “larghe intese” che vede uniti PD e PDL.
Ora più che mai è chiaro il ruolo della scuola nella società. Le politiche dei governi ci mostrano come l’istituzione scolastica non abbia minimamente lo scopo di creare cittadini capaci di utilizzare criticamente le proprie conoscenze.
LA SCUOLA E’ SFRUTTAMENTO E PRECARIETA’
La scuola prepara ad accettare lo sfruttamento sul lavoro. L’aziendalizzazione e l’ingerenza dei privati nella scuola lega ancora di più l’apprendimento al profitto economico e alle competenze richieste dalle aziende. Con l’alternanza scuola lavoro, gli stages, i tirocini gli studenti imparano ad essere sfruttati lavorando senza essere pagati. Ma la scuola fa molto di più: insegna ad accettare e giustificare le diseguaglianze sociali.
LA SCUOLA E’ AUTORITARISMO
L’istituzione scolastica è organizzata in modo fortemente gerarchico. Gli studenti imparano ad obbedire a regole assurde, ad essere puniti, ad accettare le imposizioni dell’autorità. La scuola prepara dunque ad accettare la società autoritaria, prepara ad essere oppressi. La scuola è anche strumento di propaganda nazionalista e religiosa. Infatti è ormai obbligatorio lo studio dell’inno nazionale, che per qualcuno gli studenti dovrebbero cantare come soldatini. La propaganda religiosa è invece presente con l’ora di religione cattolica, mentre la questione del crocifisso nelle aule si ripresenta periodicamente. La scuola impone il modello politico istituzionale insegnando agli studenti a non impegnarsi in prima persona per difendere i propri interessi, ma a delegare le proprie idee e le proprie azioni votando un rappresentante.
LA SCUOLA E’ REPRESSIONE E CONTROLLO
Gli studenti sono abituati ad essere continuamente controllati e giudicati. L’autoritarismo nella scuola si manifesta anche nella repressione e nel controllo degli studenti e delle loro attività. Il voto di condotta ne è uno degli esempi più evidenti. La repressione ed il controllo si concretizzano in rapporti, brutti voti e sospensioni per aver partecipato ad occupazioni, autogestioni o assemblee non autorizzate, nel bollare come “assenza collettiva” la partecipazione di massa alle manifestazioni, nel divieto di distribuire volantini a scuola.
La scuola ha questo ruolo perché la società è basata sull’oppressione e sullo sfruttamento. Lo sviluppo libero delle capacità di ciascuno, la formazione di coscienze libere non è possibile nella scuola, ma solo all’interno di una pratica libera di educazione, in una società libera.
Proprio per questo è importante che gli studenti rilancino la lotta. Senza avere fiducia nei partiti, è fondamentale praticare l’azione diretta, organizzandosi dal basso a partire dalle scuole, dai collettivi, unendosi alle lotte dei precari, dei lavoratori, dei disoccupati e a tutti coloro che stanno alzando la testa contro le politiche di austerità. Rilanciare la lotta per una società libera, non solo contro questo governo, ma contro ogni governo, per un mondo di liberi ed eguali.
Collettivo Anarchico Libertario
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By collettivo
– Ottobre 4, 2013

No all’intervento militare in Siria!
Da oltre un mese Stati Uniti, Francia e Turchia si sono dichiarati pronti ad attaccare la Siria, ma nonostante le minacce, tra ultimatum e passi indietro, l’intervento militare non è ancora partito.
Le trattative diplomatiche di queste settimane hanno lo scopo di spartirsi ciò che resta di un paese ormai distrutto, divenuto negli ultimi anni terreno di scontro tra quelle stesse potenze imperialiste che adesso ne decidono le sorti a tavolino.
In Siria infatti da due anni si combatte una guerra civile alimentata, con l’invio di armi, mercenari, agenti dei servizi segreti e dei corpi speciali, principalmente da Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Russia, Francia, Iran.
Agli stati imperialisti non interessano i diritti umani e neppure la lotta all’uso delle armi chimiche che loro stessi hanno ampiamente usato nelle guerre degli ultimi anni.
Dopo oltre centomila morti e oltre cinque milioni di rifugiati, si prepara un nuovo massacro che non porterà alla pace ma che verrà pagato dalle popolazioni, così come dimostrano le guerre contro Libia, Iraq, Afghanistan, Kosovo, Somalia….
Come anarchici non possiamo che stare dalla parte della popolazione oppressa che in Siria ha reclamato libertà e giustizia sociale, e che dopo l’intervento delle potenze straniere si trova presa fra due fuochi: la dittatura di Assad da una parte, i mercenari e i fanatici religiosi dall’altra.
Il governo Letta sembra essere prudente, ma è perfettamente in linea con la politica guerrafondaia dei suoi alleati.
Il governo infatti ha inviato la nave da guerra Andrea Doria a largo del Libano dove sono già presenti 1800 militari italiani per la missione Unifil. L’Italia inoltre è già disseminata di basi USA, da sempre strategiche per gli interventi nell’area mediterranea. L’ultimo chiaro esempio ci viene dall’aggressione NATO alla Libia del 2011, quando una semplice messa a disposizione delle basi, si è trasformato uno dei più importanti interventi dell’aeronautica militare italiana.
In ogni caso una nuova guerra significherà anche in Italia nuove politiche di austerità e di sacrifici sulla pelle degli sfruttati per pagare nuove spese militari. Ma anche più repressione, maggiore militarizzazione dei territori e aumento della presenza militare statunitense con nuove basi di guerra.
Sabotiamo la guerra! Fermiamo i macellai!
Basta basi militari! Basta produzioni di morte!
Sosteniamo la lotta NO MUOS, contro la nuova grande base americana a Niscemi in Sicilia!
Federazione Anarchica Livornese
Collettivo Anarchico Libertario
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By collettivo
– Settembre 18, 2013
Pubblichiamo il testo del volantino distribuito dalla Federazione Anarchica Livornese e dal Collettivo Anarchico Libertario durante i “Funerali del mare”, manifestazione contro l’arrivo del megarigassificatore galleggiante a largo delle coste livornesi. Di seguito alcune foto dalla manifestazione alla quale hanno partecipato oltre 2000 persone.
NO AL SACCHEGGIO – NO ALLO SFRUTTAMENTO
NO AL RIGASSIFICATORE!
Scendere in piazza questa sera è importante per riaffermare le ragioni della lotta contro il rigassificatore, un movimento che negli scorsi anni ha portato in piazza a Livorno migliaia di persone. Il movimento contro il rigassificatore, oltre ad aver contato su un’ampia partecipazione, ha contribuito a far emergere con urgenza in città le questioni della salute e dell’ambiente, favorendo lo sviluppo di numerose lotte sul territorio e stringendo legami a livello nazionale con numerosi altri movimenti popolari.
Nonostante l’ampio movimento di opposizione al progetto, nonostante stragi come quelle di Viareggio e Genova abbiano dimostrato ancora una volta come la sicurezza e la salute collettive siano sempre subordinate ai profitti di pochi affaristi, l’impianto di rigassificazione sembra essere pronto a entrare in funzione. Adesso che la “FSRU Toscana”, il famoso “bombolone”, è arrivato a largo delle coste livornesi, dobbiamo tornare a denunciare le menzogne e l’arroganza delle istituzioni. Tra le numerose bugie dell’amministrazione locale va evidenziata la falsa promessa di riduzione delle bollette del gas. È stato confermato anche dalla stampa nazionale quanto i comitati affermano ormai da tempo: il rigassificatore porterà bollette più salate ai livornesi, che dovranno garantire di tasca propria i profitti della società OLT.
I “funerali del mare” non saranno i funerali delle lotte, possono invece essere un’occasione per rilanciare mobilitazioni dal basso in difesa della salute e dell’ambiente. È importante adesso dare continuità ai percorsi assembleari, estendere la partecipazione attiva, rifiutando ogni delega al partito o al politico di turno, coscienti che nessuna soluzione può esserci da parte di quelle istituzioni che piegano le proprie stesse leggi per favorire chi devasta i territori e avvelena la popolazione, da parte di quelle istituzioni che reprimono con violenza chi lotta per la salute, contro la militarizzazione, contro lo sfruttamento e il saccheggio capitalista.
Una ennesima dimostrazione del ruolo delle istituzioni ce l’ha data alcune settimane fa la Regione Sicilia. In Sicilia un ampio movimento popolare contro la costruzione del MUOS (un nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari per la marina militare USA) si oppone alla definitiva militarizzazione dell’isola, alla guerra, all’attentato alla salute degli abitanti della zona. Nello scorso aprile la Regione Sicilia aveva revocato le autorizzazioni per l’installazione del MUOS sotto la pressione del movimento popolare, a fine luglio però la Regione stessa ha revocato il proprio provvedimento di revoca delle autorizzazioni, dando il via libera formale ai lavori. Un voltafaccia che ha fatto venire a galla i precedenti accordi della Regione Sicilia con il Ministero della Difesa per garantire la partenza effettiva dei lavori sulla pelle della popolazione.
Se vogliamo vincere, se vogliamo ottenere dei cambiamenti possiamo solo affidarci alle nostre forze. Come anarchici sosteniamo l’autorganizzazione delle lotte, attraverso un metodo assembleare ed orizzontale, attraverso la pratica dell’azione diretta ed il rifiuto della delega ai partiti. Coloro che subiscono come lavoratori e come abitanti i danni dello sfruttamento e della devastazione ambientale sono gli unici che possono migliorare le proprie condizioni, nessuno lotterà al loro posto. Solo in questa prospettiva sarà possibile bloccare davvero questi progetti devastanti e costruire una concreta alternativa, libera e autogestionaria.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese






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By collettivo
– Agosto 5, 2013
Volantino cha sarà distribuito questa sera durante i “funerali del mare” contro l’arrivo del nuovo megarigassificatore
NO AL SACCHEGGIO, NO ALLO SFRUTTAMENTO
NO AL RIGASSIFICATORE!
Scendere in piazza questa sera è importante per riaffermare le ragioni della lotta contro il rigassificatore, un movimento che negli scorsi anni ha portato in piazza a Livorno migliaia di persone. Il movimento contro il rigassificatore, oltre ad aver contato su un’ampia partecipazione, ha contribuito a far emergere con urgenza in città le questioni della salute e dell’ambiente, favorendo lo sviluppo di numerose lotte sul territorio e stringendo legami a livello nazionale con numerosi altri movimenti popolari.
Nonostante l’ampio movimento di opposizione al progetto, nonostante stragi come quelle di Viareggio e Genova abbiano dimostrato ancora una volta come la sicurezza e la salute collettive siano sempre subordinate ai profitti di pochi affaristi, l’impianto di rigassificazione sembra essere pronto a entrare in funzione. Adesso che la “FSRU Toscana”, il famoso “bombolone”, è arrivato a largo delle coste livornesi, dobbiamo tornare a denunciare le menzogne e l’arroganza delle istituzioni. Tra le numerose bugie dell’amministrazione locale va evidenziata la falsa promessa di riduzione delle bollette del gas. È stato confermato anche dalla stampa nazionale quanto i comitati affermano ormai da tempo: il rigassificatore porterà bollette più salate ai livornesi, che dovranno garantire di tasca propria i profitti della società OLT.
I “funerali del mare” non saranno i funerali delle lotte, possono invece essere un’occasione per rilanciare mobilitazioni dal basso in difesa della salute e dell’ambiente. È importante adesso dare continuità ai percorsi assembleari, estendere la partecipazione attiva, rifiutando ogni delega al partito o al politico di turno, coscienti che nessuna soluzione può esserci da parte di quelle istituzioni che piegano le proprie stesse leggi per favorire chi devasta i territori e avvelena la popolazione, da parte di quelle istituzioni che reprimono con violenza chi lotta per la salute, contro la militarizzazione, contro lo sfruttamento e il saccheggio capitalista.
Una ennesima dimostrazione del ruolo delle istituzioni ce l’ha data alcune settimane fa la Regione Sicilia. In Sicilia un ampio movimento popolare contro la costruzione del MUOS (un nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari per la marina militare USA) si oppone alla definitiva militarizzazione dell’isola, alla guerra, all’attentato alla salute degli abitanti della zona. Nello scorso aprile la Regione Sicilia aveva revocato le autorizzazioni per l’installazione del MUOS sotto la pressione del movimento popolare, a fine luglio però la Regione stessa ha revocato il proprio provvedimento di revoca delle autorizzazioni, dando il via libera formale ai lavori. Un voltafaccia che ha fatto venire a galla i precedenti accordi della Regione Sicilia con il Ministero della Difesa per garantire la partenza effettiva dei lavori sulla pelle della popolazione.
Se vogliamo vincere, se vogliamo ottenere dei cambiamenti possiamo solo affidarci alle nostre forze. Come anarchici sosteniamo l’autorganizzazione delle lotte, attraverso un metodo assembleare ed orizzontale, attraverso la pratica dell’azione diretta ed il rifiuto della delega ai partiti. Coloro che subiscono come lavoratori e come abitanti i danni dello sfruttamento e della devastazione ambientale sono gli unici che possono migliorare le proprie condizioni, nessuno lotterà al loro posto. Solo in questa prospettiva sarà possibile bloccare davvero questi progetti devastanti e costruire una concreta alternativa, libera e autogestionaria.
Collettivo Anarchico Libertario
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By collettivo
– Agosto 4, 2013
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By collettivo
– Agosto 4, 2013
Questo è il volantino diffuso in questi giorni in città per pubblicizzare l’iniziativa in memoria di Filippo Filippetti che si terrà Venerdì 2 agosto alle ore 18:30 di fronte alla lapide di Via Provinciale Pisana 354.

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By collettivo
– Luglio 31, 2013