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20/10: “Storie di arditi del popolo e donne ribelli”

“Storie di arditi del popolo e donne ribelli”

Sabato 20 ottobre ore 17

presso la Federazione Anarchica Livornese

Via degli Asili 33

 

Tra l’estate 1921 e quella del ’22, i quartieri popolari di Livorno e Ardenza opposero una decisa resistenza all’offensiva reazionaria delle squadre fasciste finanziate dal padronato e protette dalle forze dell’ordine. I protagonisti del primo antifascismo, quasi dimenticati, furono Arditi del popolo, ma anche operai, popolani, uomini e donne ribelli che, senza aspettare o rispettare ordini di partito, si organizzarono per difendere con l’azione diretta le libertà sociali e le conquiste della classe lavoratrice.

Fu così che, rinnovando lo spirito di rivolta che aveva animato il popolo livornese durante il Risorgimento, i quartieri del “sovversivismo” rappresentarono lo scoglio, più duro incontrato dal fascismo nella conquista della città e furono anche il terreno in cui sorse l’arditismo popolare.

Nell’agosto 1922, durante lo sciopero generale contro le violenze fasciste, si giungeva quindi all’epilogo, con l’estremo attacco militare all’ultima città toscana che resisteva al fascismo. Per vincere le barricate della difesa proletaria, oltre ai fascisti provenienti da mezza regione, si dovette fare ricorso alle autoblindo dell’esercito, allo stato d’assedio e agli arresti di massa.

La gravità dei conflitti sostenuti tra il 2 e il 3 agosto resta testimoniata dall’alto numero di vittime tra gli antifascisti e gli abitanti dei quartieri popolari: ben otto morti, tra cui tre anarchici, un comunista, un socialista, una donna, un ragazzo e un anziano.

A qualcuno di loro è stata dedicata una lapide, ma tocca all’antifascismo rinnovarne la memoria.

 

Ne parliamo con Marco Rossi, autore di una ricerca su Livorno sovversiva.

A seguire, alle ore 20 cena sociale.

Questo incontro conclude un ciclo di iniziative organizzato per il novantesimo anniversario dei fatti dell’Agosto 1922 dalla Federazione Anarchica Livornese e dal Collettivo Anarchico Libertario per la valorizzazione della memoria antifascista e degli arditi del popolo.

Collettivo Anarchico Libertario

collettivoanarchico@hotmail.it

http://collettivoanarchico.noblogs.org

Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.

cdcfedanarchicalivornese@virgilio.it

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Manifestazioni di solidarietà con i compagni bielorussi: foto e link

da: http://www.umanitanova.org/solidarieta-con-i-prigionieri-anarchici-biellorussi

alcune foto dalle manifestazioni di Roma e Londra e link ad altre iniziative di piazza in Europa.

 

Roma

Londra


Torino
http://anarresinfo.noblogs.org/2012/09/18/liberta-per-gli-anarchici-biel…

Parigi
http://www.federation-anarchiste.org/spip.php?article1074

Berlino

http://estrecho.indymedia.org/general/noticia/all-out-street

Bonn

http://asjbonn.blogsport.de/2012/09/23/solidaritaetsaktion-mit-den-gefan…

Sudwest

http://fda-ifa.org/wp-content/uploads/2012/09/IMG_3.jpg

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In ricordo di Piero Balestri

Domenica 16 settembre, all’età di 82 anni, ci ha lasciato il compagno Piero Balestri, meglio noto come “Burrasca”. Tutti coloro che almeno una volta sono entrati nella sede della Federazione Anarchica Livornese hanno avuto occasione di conoscerlo: Piero infatti curava la gestione della sede, che, finché le condizioni fisiche glielo hanno consentito, teneva aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalla mattina alla sera, curando in particolare la gestione del bar, ma non solo. Grazie a lui veniva ritirata la stampa, portata Umanità Nova nelle edicole, curate le noie quotidiane come bollette, lavori di manutenzione, rapporti con i vicini. Grazie alla sua presenza i compagni potevano frequentare la sede in qualsiasi momento, per una riunione d’emergenza, per fare uno striscione o un volantino, ma anche per studiare, per chiacchierare, per fare una bevuta. Memorabili i suoi ponci. Ma soprattutto preziosa l’esperienza che era in grado di comunicare per le vicende vissute nella sua intensa vita. Precocemente orfano, precocemente operaio, si imbarcò poi come marittimo e sul mare trascorse gli anni centrali della sua vita, con vicissitudini non indifferenti, che lo videro anche espulso dagli Stati Uniti. La sua era una famiglia di anarchici: Pietro Gori , in alcune occasioni, ebbe modo di pernottare in casa dei nonni paterni; suo padre fu tra i promotori dell’iniziativa, concretatasi, di intitolare una strada a Pietro Gori a Livorno.

Piero, anarchico da sempre, ha partecipato costantemente al dibattito politico, sempre pronto a confrontarsi animatamente e talvolta polemicamente -da qui il soprannome “Burrasca”- ma anche capace di comunicare dolcezza e tenerezza; ha preso parte fino agli ultimi istanti della sua vita alle iniziative dei compagni, che seguiva e sosteneva attivamente. Le compagne e i compagni livornesi lo ricordano con affetto.

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21/09 aperitivo e assemblea/dibattito sulla repressione in Bielorussia

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Iniziative in solidarietà con i prigionieri anarchici bielorussi

Appuntamenti:

Roma
Presidio  Sabato 22 settembre alle 10.30 presso l’ambasciata Biellorussa in via delle Alpi Apuane 16 (dietro Piazza Sempione)

Organizza il Gruppo anarchico Carlo Cafiero – F.A.I. ROMA /// www.carlocafiero.org

Torino
Presidio sabato 22 settembre ore 10/13 al Balon via Borgodora angolo via Andreis

Organizza la Federazione Anarchica Torinese fai_to@inrete.it  http://anarresinfo.noblogs.org

Reggio Emilia
Presidio Venerdì 21 Settembre ore 16 Via Emilia S. Pietro incrocio con via Gabbi

Organizza la Federazione Anarchica Reggiana /// 3485409847

Livorno

Venerdì 21 settembre
presso la Federazione Anarchica Livornese, Via degli Asili 33
ore 20 aperitivo
ore 21:30 Assemblea/dibattito sulla repressione in Bielorussia
con proiezione del video realizzato nel 2011 dall’Anarchist Black Cross bielorussa
organizzano:
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.

Palermo
Venerdì 21 settembre, alle 21.00 in via Lungarini 23, avremo il piacere di ospitare un nuovo appuntamento di Letture Maledette. Tema dei racconti che verranno letti: “Dietro le sbarre“. Da parte nostra, cogliamo l’occasione per dedicare la serata agli anarchici bielorussi detenuti e a tutti i prigionieri politici che stanno subendo la feroce repressione del presidente-dittatore Lukashenko. Anche Amnesty International non è rimasta indifferente alla situazione dei diritti umani in Bielorussia.

Organizza:
Spazio di cultura Libert’aria

Di seguito il comunicato dell‘IFA – Internazionale delle Federazione Anarchiche
che indice le giornate di solidarietà internazionale

Appello dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche

L’IFA fa appello alla solidarietà verso i detenuti politici in Bielorussia, fra i quali i nostri compagni anarchici. E’ passato molto tempo dall’ultimo appello alla solidarietà verso gli anarchici bielorussi. Oggi occorre con urgenza una nuova ondata di solidarietà, per far sì che escano dalle carceri. Per questo invitiamo a partecipare alla mobilitazione in solidarietà con i detenuti politici bielorussi il 22 e 23 di settembre 2012 (giorno delle elezioni parlamentari).

Gli attivisti Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich imprigionati nell’autunno 2010 e inverno 2011 e poi condannati a pene da 3 a 8 anni di carcere nel maggio 2011 per una serie di attacchi ai simboli dello stato e del capitale, sono alla fine del loro secondo anno di prigione. Durante questo periodo i loro compagni e parenti hanno fatto del loro meglio per aiutarli ad avere migliori condizioni di detenzione e liberarli. Nell’ottobre 2011 sono stati riconosciuti come prigionieri politici da parte di organizzazioni per la tutela dei diritti umani. Questo fatto ha dato loro migliori possibilità di essere liberati al più presto, perché in questo momento il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è sottoposto a pressioni da parte dell’Unione Europea per depenalizzare i reati politici e liberare i prigionieri a causa di tali reati. Dall’agosto 2011 ha anche amnistiato più di 30 di questi ma nessuno dei nostri compagni è stato liberato. Lukashenko ha detto pubblicamente che amnistierà soltanto coloro che avanzeranno una richiesta di grazia ammettendo la propria colpa e chiedendogli personalmente perdono e che tutti gli altri resteranno in prigione. Infatti a tutti i prigionieri anarchici è stato proposto diverse volte di firmare questa domanda. 5 di loro hanno rifiutato. Artsiom Prakapenka ha firmato dietro pressione ma è tuttora in carcere. Oggi in Bielorussia ci sono ancora 15 prigionieri politici fra i quali 5 nostri compagni e in più un altro incarcerato per un’azione di solidarietà con loro.

Tutti i prigionieri politici sono sottoposti a diverse forme di pressione da parte delle amministrazioni delle prigioni dove sono rinchiusi, perché Lukashenko vuole uscire da questa situazione come vincitore e far sembrare che non sia stata l’Unione Europea a forzarlo a liberare i prigionieri politici per paura di sanzioni politiche ed economiche. I casi di pressione sui prigionieri comprendono: trasferimenti in altri stabilimenti penali, privazione di aiuti alimentari dall’esterno, privazione e diminuzione di visite dei parenti, negazione di telefonate, ritardi nella consegna delle lettere, isolamento, trasferimenti in reparti carcerari a regime speciale, ecc.

Le Federazioni Anarchiche riunite al Congresso IFA si oppongono fermamente al fatto che i nostri compagni siano scambiati per benefici dall’Unione Europea e condannano le pressioni alle quali sono sottoposti. Facciamo appello alla protesta di tutti il 22 e 23 settembre contro queste torture e chiediamo l’immediata liberazione dei prigionieri politici bielorussi compresi gli anarchici.

www.i-f-a.org

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21/09 Solidarietà con i prigionieri anarchici in Bielorussia

Solidarietà con i prigionieri anarchici in Bielorussia

 

Solidarity with the anarchist prisoners in Belarus
Солидарность в Беларуси заключенным анархистам
Nell’Agosto di quest’anno l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche, su invito della Croce Nera Anarchica bielorussa, ha lanciato un appello per una mobilitazione internazionale dal 22 al 23 Settembre a favore dei prigionieri politici detenuti nel paese. In contemporanea con le elezioni per il rinnovo del parlamento che si terranno in Bielorussia proprio domenica 23 settembre
Anche lo Stato Bielorusso, come molte altre repubbliche ex-sovietiche, mantiene un carattere fortemente autoritario e repressivo. Negli ultimi anni a fianco di un’apertura al privato da parte del vecchio capitalismo di Stato si è avuto un ulteriore accentramento del potere nelle mani del Presidente della Repubblica, Aleksandr Lukaschenko, già esponente della burocrazia sovietica, che governa con il pugno di ferro la Bielorussia dal 1994.
Fra i detenuti politici che si trovano nelle carceri del Paese vi sono 6 compagni anarchici (Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich e Jauhen Vas’kovich), arrestati tra l’autunno 2010 e l’inverno 2011 e condannati nel Maggio 2011 a pene detentive che vanno dai 3 agli 8 anni con l’accusa di aver compiuto una serie di azioni dirette contro simboli del capitale e dello Stato.
Attualmente l’Unione Europea esercita pressioni sul governo di Lukaschenko affinchè liberi i prigionieri politici, uno status che dall’Ottobre 2011 riguarda anche i sei compagni anarchici in questione grazie al riconoscimento da parte di organizzazioni per i diritti umani. Finora Lukaschenko ha “graziato” 30 prigionieri politici dopo che questi avevano avanzato una richiesta ufficiale di perdono con implicita ammissione di colpa a lui personalmente indirizzata, cosa che gli anarchici rifiutano di fare. A Lukaschenko interessa uscire da vincitore in questa situazione, evitando sanzioni politiche o economiche da parte dell’UE e cercando di far passare la liberazione dei detenuti politici come un suo personale atto di benevolenza che implica la richiesta personale ed il pentimento. Ma i compagni anarchici non sono merce da barattare sul tavolo delle trattative tra burocrati di questo o quell’altro Stato, perciò è richiesta la nostra solidarietà attiva.
Anche in Italia si terranno iniziative di solidarietà con gli anarchici bielorussi in carcere. L’Internazionale delle Federazioni Anarchiche fa appello alla protesta di tutti il 22 e 23 settembre contro queste torture e chiede l’immediata liberazione dei prigionieri politici bielorussi compresi gli anarchici.
Venerdì 21 settembre
presso la Federazione Anarchica Livornese, Via degli Asili 33
ore 20 aperitivo
ore 21:30 Assemblea/dibattito sulla repressione in Bielorussia
con proiezione del video realizzato nel 2011 dall’Anarchist Black Cross bielorussa
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.

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Appello IFA per le giornate di solidarietà con i prigionieri anarchici in Bielorussia

da: http://federazioneanarchica.org/archivio/20120908cri1.html

 

IFA: Appello di solidarietà verso i compagni bielorussi detenuti

L’IFA fa appello alla solidarietà verso i detenuti politici in Bielorussia, fra i quali i nostri compagni anarchici. E’ passato molto tempo dall’ultimo appello alla solidarietà verso gli anarchici bielorussi. Oggi occorre con urgenza una nuova ondata di solidarietà, per far sì che escano dalle carceri. Per questo invitiamo a partecipare alla mobilitazione in solidarietà con i detenuti politici bielorussi il 22 e 23 di settembre 2012 (giorno delle elezioni parlamentari).
Gli attivisti Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich imprigionati nell’autunno 2010 e inverno 2011 e poi condannati a pene da 3 a 8 anni di carcere nel maggio 2011 per una serie di attacchi ai simboli dello stato e del capitale, sono alla fine del loro secondo anno di prigione. Durante questo periodo i loro compagni e parenti hanno fatto del loro meglio per aiutarli ad avere migliori condizioni di detenzione e liberarli. Nell’ottobre 2011 sono stati riconosciuti come prigionieri politici da parte di organizzazioni per la tutela dei diritti umani. Questo fatto ha dato loro migliori possibilità di essere liberati al più presto, perché in questo momento il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è sottoposto a pressioni da parte dell’Unione Europea per depenalizzare i reati politici e liberare i prigionieri a causa di tali reati. Dall’agosto 2011 ha anche amnistiato più di 30 di questi ma nessuno dei nostri compagni è stato liberato. Lukashenko ha detto pubblicamente che amnistierà soltanto coloro che avanzeranno una richiesta di grazia ammettendo la propria colpa e chiedendogli personalmente perdono e che tutti gli altri resteranno in prigione. Infatti a tutti i prigionieri anarchici è stato proposto diverse volte di firmare questa domanda. 5 di loro hanno rifiutato. Artsiom Prakapenka ha firmato dietro pressione ma è tuttora in carcere. Oggi in Bielorussia ci sono ancora 15 prigionieri politici fra i quali 5 nostri compagni e in più un altro incarcerato per un’azione di solidarietà con loro.
Tutti i prigionieri politici sono sottoposti a diverse forme di pressione da parte delle amministrazioni delle prigioni dove sono rinchiusi, perché Lukashenko vuole uscire da questa situazione come vincitore e far sembrare che non sia stata l’Unione Europea a forzarlo a liberare i prigionieri politici per paura di sanzioni politiche ed economiche. I casi di pressione sui prigionieri comprendono: trasferimenti in altri stabilimenti penali, privazione di aiuti alimentari dall’esterno, privazione e diminuzione di visite dei parenti, negazione di telefonate, ritardi nella consegna delle lettere, isolamento, trasferimenti in reparti carcerari a regime speciale, ecc.
Le Federazioni Anarchiche riunite al Congresso IFA si oppongono fermamente al fatto che i nostri compagni siano scambiati per benefici dall’Unione Europea e condannano le pressioni alle quali sono sottoposti. Facciamo appello alla protesta di tutti il 22 e 23 settembre contro queste torture e chiediamo l’immediata liberazione dei prigionieri politici bielorussi compresi gli anarchici.

 

Call of the IAF for solidarity with imprisoned comrades from Belarus

IAF calls for solidarity with the political prisoners in Belarus, including our anarchist comrades. It has been a long time since the last call for solidarity with the Belarusian anarchists appeared. Today we have to admit that the new wave of solidarity is needed urgently to help them out from the prison. That’s why we call you to participate in days of action in solidarity with Belarusian political prisoners on 22nd-23rd of September 2012 (parliament election day)
The activists Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich that were detained in autumn 2010 and winter 2011 and then sentenced to 3 to 8 years of prison in May 2011 for a series of attacks on state and capital symbols are finishing their second year in jail. During this time their comrades and relatives did their best to help them feel comfortable in custody and set them free. In October 2011 they were acknowledged political prisoners by right-watch organizations. This fact gave them bigger chances to be freed as soon as possible, because at the moment the President of Belarus, Alexander Lukashenko, faces pressure from the European Union with the demands to set free all the political prisoners and decriminalize them. From August 2011 he has already pardoned more than 30 of them, but none of our comrades was granted freedom. Lukashenko said publicly, that he will pardon only those, who will write the petition for pardon, thus admitting their guilt and asking him personally for mercy. All the rest will remain in prison, he stated. In fact all imprisoned anarchists were many times asked if they want to sign such petition. Five of them refused to do it. Artsiom Prakapenka signed it under pressure but he is still in prison. Now there are 15 political prisoners left in Belarus, among them are 5 our comrades and 1 more, imprisoned for the action of solidarity with them.
All the political prisoners are experiencing different kinds of pressure from the administration of the prisons they are held in, because Lukashenko wants to be a winner in this situation and make it as if it is not the EU that forces him to set free the political prisoners in fear of more political and economic sanctions. The cases of pressure on the prisoners include: transfers to other penal institutions, deprivation of food supply from the outside, deprivation and cuts on the dates with relatives, deprivation of phone calls, delays and gaps in letters’ supply, placing to the solitary cell, transfers to a penal facility with special regime, etc.
The Anarchists Federations joined at the IAF meeting strongly oppose the fact that our comrades are now traded for benefits form the EU and condemn the pressure that they experience. We call everybody to protest on the 22nd and the 23rd of September against these tortures and demand the immediate liberation of the political prisoners of Belarus, including anarchists.

 

Appel de l’IFA à solidarité avec les camarades biélorusses emprisonnés

L’IFA appelle à la solidarité avec les prisonniers politiques biélorusses, dont les camarades anarchistes concernés. Le premier appel à solidarité avec les anarchistes biélorusses a été lancé il y a longtemps maintenant. Mais force est de reconnaître qu’une nouvelle vague de solidarité s’impose de manière urgente pour les aider à sortir de prison. C’est pourquoi nous appelons à participer aux journées de solidarité avec les prisonniers politiques biélorusses les 22 et 23 septembre 2012 (jour d’élections législatives en Biélorussie).
Les activistes Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich sont détenus depuis l’automne 2010 et l’hiver 2011. En mai 2011, ils ont été condamnés à 3 et 8 ans de prison pour une série d’attaques sur des symboles de l’Etat et du capitalisme. Ils finissent actuellement leur deuxième année en prison. Pendant ces années, leurs camarades et leurs proches ont fait de leur mieux pour rendre leur captivité moins pénible et les faire sortir de prison. En octobre 2011, ils ont été reconnus comme prisonniers politiques par les organisations de défense des droits de l’homme. Cela accroit leur chance de libération rapide, car le président biélorusse, Alexander Lukashenko, fait actuellement face à des demandes pressantes de l’UE afin que les prisonniers politiques soient libérés et amnistiés. Depuis août 2011, il a déjà gracié plus de 30 d’entre eux, mais aucun de nos camarades n’a été libéré. Lukashenko a declaré publiquement qu’il graciera seulement ceux qui acceptent de rédiger une demande de pardon (admettant ainsi leur faute). Ainsi, il a été demandé plusieurs fois aux anarchistes emprisonnés s’ils voulaient signer une telle lettre. 5 d’entre eux ont refusé de le faire. Artsiom Prakapenka l’a signé sous la pression mais il est encore en prison. Il reste à présent 15 prisonniers politiques en Biélorussie, parmi lesquels 5 de nos camarades, ainsi qu’une personne détenue pour une action de solidarité avec eux.
Tous les prisonniers politiques subissent différents types de pression de la part de l’administration et des prisons où ils sont détenus, car Lukashenko veut sortir vainqueur de cette situation et faire comme si ce n’était pas l’UE qui l’a forcé à libérer les prisonniers politiques (par peur de sanctions politiques et économiques plus lourdes). Les cas de pression sur des prisonniers incluent : transferts vers d’autres lieux de détention, privations de nourritures provenant de l’extérieur, privations de visites des proches, privation d’appels téléphoniques, retards et trous dans la délivrance du courrier, placement en isolement ( ? > mitard), transfert dans des cellules au régime spécial.
Les Fédérations Anarchistes réunies au Congrès de l’Internationale des Fédérations Anarchistes à St Imier s’opposent fermement à ce que nos camarades servent de monnaie d’échange avec l’UE et condamnent les pressions dont ils font l’objet *. Nous appelons à manifester les 22 et 23 septembre afin de dénoncer les tortures en Biélorussie et de demander la libération immédiate des prisonniers politiques, dont nos camarades anarchistes.

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16/09 APERITIVO + PROIEZIONE e DIBATTITO

 

Domenica 16 settembre
presso la Federazione Anarchica Livornese in Via degli Asili 33

ore 20: Aperitivo
ore 21e30: Proiezione e dibattito
sul film “Salvador, 26 anni contro”

Collettivo Anarchico Libertario
collettvoanarchico@hotmail.it
http://collettivoanarchico.noblogs.org/

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Resoconto e dibattito sull’Incontro Internazionale dell’Anarchismo di Saint Imier

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09/07 Resoconto/dibattito sull’Incontro Internazionale dell’Anarchismo di Saint Imier

Venerdì 7 settembre
presso la Federazione Anarchica Livornese
in Via degli Asili 33, Livorno
ore 20: Aperitivo abbondante
ore 21: Resoconto e dibattito sull’Incontro Internazionale dell’Anarchismo di St. Imier
Dall’8 al 12 agosto migliaia di persone hanno partecipato all’Incontro Internazionale dell’Anarchismo che si è tenuto a Saint Imier, in Svizzera, a 140 anni di distanza dalla fondazione dell’internazionale antiautoritaria avvenuta proprio in quella cittadina.
Anarchici ed anarchiche da tutto il mondo hanno dato vita a cinque giornate di confronto e di solidarietà. Dibattiti, cinema, assemblee, e poi giornali, libri, musica e spettacoli. Numerose delegazioni hanno preso parte al congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche.
Un appuntamento storico, manifestazione della vitalità e della diffusione del movimento anarchico, della lotta per un mondo senza stati né classi.
Ne parleremo con i compagni di Livorno che hanno partecipato a queste giornate presentando anche foto e materiali.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.

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